Il possidente rapito aveva paura l'avevano minacciato con lettere di Mario Guerrini

Il possidente rapito aveva paura l'avevano minacciato con lettere Imponenti rastrellamenti in Sardegna per il sequestro Il possidente rapito aveva paura l'avevano minacciato con lettere L'allevatore, 58 anni, informava sempre la moglie dei suoi spostamenti e fino a qualche tempo fa non viaggiava mai solo - Aggredito poco dopo aver lasciato la fattoria - Ritrovata la sua auto Cagliari, 26 aprile. Un ricco allevatore di Borore, paese in provincia di Nuoro, è da ieri pomeriggio prigioniero dei banditi che lo hanno rapito mentre- la sciava ,a slla faUorja a qua! (Dal nostro corrispondente) l'IIche chilometro dal paese: le prime ricerche, condotte con un imponente spiegamento di uomini, non hanno dato sinora esito: è stata trovata soltanto l'auto del possidente, una « l lini » familiare, abbandonata fra gli alberi al¬ la periferia di Nuoro Il sequestrato è Giovanni I Sias. 58 anni, allevatore di ' bestiame, E' considerato uno j degli uomini più facoltosi di: Borore, un paese di pastori : e conladini a dieci chilometri i da Macomer, cittadina della I Sardegna centrale, nella qua- \ le si trovano grandi caseifici. ; Giovanni Sias è sposato con j Pietrina Colleo, non ha figli. ;A metà strada fra il paese ,Macomer. il possidente ha luna fattoria-modello con 80 ettari di terreno e una cinquantina di mucche selezionate. Al bestiame bada un pastore, ormai anziano, Gio' vannangelo Demartis, 71 anI ni, di Borore, da appena due I mesi alle dipendenze dell'al¬ levatore. Ieri Giovanni Sias ha tra scorso parte della giornata al-1 la fattoria, in località Marti-: naghe. Con il pastore ha lavorato dalle 5 del mattino sino alle 9. Poi è tornato in j paese. Nel pomeriggio, alle 17, è risalito sulla sua « 1100 » j | I familiare per raggiungere ' nuovamente la fattoria. Da j Borore a Martinaghe ci sono : non piti di 10 minuti di auto. : In campagna il possidente do i veva trattenersi non più di S I un'ora: per questo, prima di j \ lasciare la sua abitazione, ha I ; detto alla moglie: « Alle 18,30 j sarò a casa ». Un'abitudine, | ; questa, di informare i fami- , bari sugli orari e i luoghi dei suoi spostamenti, impostagli dal timore dei banditi. Gio- vanni Sias temeva infatti di essere rapito: in passato aveva ricevuto più volte lettere minatorie e amici di un certo ambiente gli avevano consigliato di non recarsi da solo in campagna. Il suggerimento era stato seguito per | un certo tempo e Giovanni i Sias aveva addirittura evitato di andare al lavoro nella I sua fattoria a Martinaghe. I carabinieri hanno Interj rogato il vaccaro Giovannan! gelo Demartis, il quale ha di! chiarato che Giovanni Sias aveva lasciato la fattoria j qualche minuto prima delle | 18.30. Un automobilista che ; vive a Borore, Mario Mancol ni, ha stamane affermato di I aver incrociato intorno alle | 18.45 la vettura di Giovanni Sias. che conosce personalmente. «Ho visto la "1100" di sfuggita — ha detto —, j procedeva velocemente e stava imboccando la "Carlo Fc I lice" in direzione di Maco\ mer ». i II rapimento è quasi certa- 1 mente avvenuto a poche centinaia di metri dalla fattoria, nella strada campestre che porta a Martinaghe. I carabinieri, infatti, hanno trovato a una curva alcuni massi che probabilmente sono stati usati dai banditi per bloccaj re la strada. I rapitori, allon| tanatisi sull'auto della vitti-1 ma, prima di giungere alla periferia di Nuoro hanno abbandonato la vettura, nascondendola fra gli alberi; poi hanno trasferito l'ostaggio su altra macchina o sono discesi e a piedi hanno incominciato la marcia nella campagna nuorese. Mario Guerrini | i I j ! ! j | ; l I | j I \ Giovanni Sias (Telefoto)

Persone citate: Carlo Fc I, Demartis, Giovanni Sias, Mario Mancol