In arresto l'amico romano dei barbiere "terrorista,, di Remo Lugli

In arresto l'amico romano dei barbiere "terrorista,, Nuovi personaggi del "caso Feltrinelli,, In arresto l'amico romano dei barbiere "terrorista,, Alfonso Socci è accusato, come il torinese Michele Castiello (latitante), di aver costituito bande armate - II giudice Colato ha interrogato in Sardegna l'ergastolano Mesina - Oggi si decide sulla richiesta di scarcerazione dell'aw. Lazagna (Dal nostro inviato speciale) Milano, 26 aprile. Si allunga l'elenco delle persone colpite da ordine di cattura, nell'inchiesta Feltrinelli. Oggi il sostituto procuratore Guido Viola ha firmalo quello contro l'impiegato della motorizzazione civile Alfonso Socci, 35 anni, abitante a Roma, che era in stato di fermo da domenica scorsa. L'accusa: « Costituzione di bande armate contro la sicurezza dello Stato » (da 5 a 15 anni di reclusione per i promotori, da 3 a 9 per i partecipanti); Io stesso reato, cioè, che e stato imputato al barbiere torinese Michele Castiello, 25 anni, latitante. C'è correlazione tra questi due ordini di cattura perché i due nuovi personaggi entrati nell'inchiesta si conoscevano e avevano mantenuto rapporti che, secondo gli inquirenti, erano di carattere rivoluzionario. Il dottor Viola, ad una precisa domanda, ha risposto stamane: «Riteniamo che ci fossero collegamenti tra Socci, Castiello e Feltrinelli». Il sostituto procuratore Viola ha aggiunto: «Nel corso di questa inchiesta si è passa ti dalla morte di Feltrinelli alla sua organizzazione, poi ci si è spostati ad altre organizzazioni, sempre a carattere clandestino, indipendenti, ma collegate». Socci e Castiello farebbero parte, evidentemente, di una di queste ultime. Gli è stato chiesto se tutte hanno una determinata colorazione politica e Viola ha risposto: «Non possiamo saperlo. Quello che sappiamo è che le idee dì Feltrinelli erano rivoluzionarie, non reazionarie, di tipo sudamericano; idee certamente di sinistra». Nell'abitazione romana del Socci, in via Ricci Curbastro 56, sono stati sequestrati documenti compromettenti tra cui messaggi cifrati del tipo di quelli che furono trovati nell'alloggio milanese in via Subiaco 7, dove, sabato 15 aprile, vennero arrestati Giuseppe Saba e Augusto Viel. Ma secondo gli inquirenti, pur avendo una matrice apparentemente simile, dovrebbero essere due codici diversi. Viola, stamane, nel corso di | un breve incontro con i gior¬ nalisti è apparso preoccupato. Gli è stato chiesto se qualcosa lo turbava. «No — ha risposto — sono stanco, è un'indagine faticosa e stiamo l. orando molto». «E' travolto dagli avvenimenti?», gli è stato ancora domandato, e lui ha risposto: «Sono io che travolgo gli avvenimenti». Sono giorni di intenso lavoro; l'istruttoria sommaria deve chiudersi entro la fine del mese per essere trasformata in istruttoria formale, poiché il 30 aprile saranno trascorsi quaranta giorni dall'incarcerazione dell'avvocato Giovan Battista Lazagna. Tutti gli atti dovranno passare al giudice istruttore (è già stato designato il dottor Ciro De Vincenzo) il quale sarà affiancato dal dottor Viola come pubblico ministero. Il p.m. avrfr una funzione di organo propulsivo, potrà sollecitare interrogatori, proporre arresti, ma le decisioni finali spetteranno al giudice. E' stato chiesto al dottor Colato, giunto dalla Sardegna, dove ha interrogato in carcere il bandito Graziano Mesina: «Mesina ha detto di avere avuto contatti con Feltrinelli?». Risposta: «E' una , » i . cosa talmente grossa che non posso dirlo». Una risposta che non dice né sì né no, ma che può far propendere per un si. Mesina — lo si è scritto anche nei giorni scorsi — aveva detto di essere stato avvicinato da «qualcuno» che gli proponeva di mettersi al servizio del separatismo sardo trasformando i banditi sardi in guerriglieri. Il giudice De Vincenzo, ancor prima di assumere l'istruttoria, dovrà pronunciarsi sull'istanza di scarcerazione dell'avvocato Lazagna, per la quale Viola ha pia dato parere negativo. E' probabile che la decisione sia presa domani. Ha detto De Vincenzo: «Ho richiesto il certificato penale del Lazagna e sono in attesa che vii arrivi». E' un indizio che può deporre a favore di una potenziale intenzione del giudice di scarcerare l'imputato. L'ordine di cattura emerso questa mattina a carico del Socci ha meravigliato il suo legale, avvocato Lorenzo Sotis, di Roma. Il legale ha detto: «Dall'interrogatorio di ieri non è derivato nulla che possa far pensare ad una costituzione di bande armate. Tutt'al più si potrebbe parlare di un'associazione che si propone fini politici». Secondo Sotis, il Socci, che fino al '68 abitava a Torino dove aveva stretto amicizia con il barbiere Michele Castiello, aveva smesso ogni attività politica con il suo trasferimento nella capitale. «Con il Castiello — dice ancora il legale — il Socci tenne poi una corrispondenza, ma solo amichevole. La maggior parte dei documenti trovati nel suo alloggio si riferisce a tempi lontani». Abbiamo parlato anche con l'avvocato torinese Antonio Forchino, difensore del Castiello. Forchino ricevette il barbiere dopo che i carabinieri gli avevano perquisito, a Torino, il negozio, in via Santa Chiara 22, e l'abitazione in via Ferrere 16/C. Dice l'avvocato Forchino: «Effettivamente il Castiello ricevette una lettera dal Socci, forse datata 190!). nella quale si parlava di un ipotetico programma rivoluzionario con l'esemplificazione del rapimento di Giovanni Agnelli. Ma poi, forse alla fine del '69 o all'inizio del '70, il Socci scrisse di nuovo al Castiello per dirgli di lasciar perdere, perché del Fari (MI) (una sigla che forse significava «Fronte armato rivoluzionario italiano marxista leninista » - n.d.r.) non si faceva più niente, in quanto la gente aveva preferito aderire ad altri gruppi. In altre parole — dice ancora l'avvocato Forchino - - la prima era stata una proposta che non si era concretizzata e che, d'altra parte, il Castiello aveva lasciato cadere già da tempo». Secondo Forchino, i rapporti tra il Socci e il Castiello erano nell'ambito delle intenzioni e delle discussioni politiche. Viola ha manifestato, a questo proposito, il proprio pensiero: «Anche i progetti assumono valore quando ci sono collegamenti tra persone e gruppi». Stasera si è avutfi una lunga riunione tra il procuratore capo De Peppo e i sostituti Viola e Colato, i quali hanno fatto il punto sull'inchiesta Feltrinelli, anche in previsione della formalizzazione dell'istruttoria. Remo Lugli

Luoghi citati: Milano, Roma, Sardegna, Torino