Gli affiatati cantori con toga e soggolo

Gli affiatati cantori con toga e soggolo ! concerti a torino Gli affiatati cantori con toga e soggolo 11 coro universitario Goitre alla Pro Cultura Verni/zi e la pianista Brugnolini all'Auditorium Con ammirevole tenacia e dedizione il maestro Roberto Goitre riesce a mantenere in piedi la benemerita istituzione del Coro Universitario, che oltre all'ovvia difficoltà del continuo rinnovamento di le| ve ha da lottare con ostacoli ! d'ogni genere, non esclusi la soppressione della sovvenzione che un tempo il Comune accordava, e i vuoti che le esigenze del servizio militare aprono nelle file maschili. Ciò nonostante il coro vive e si rinnova. Sabato, nella saletta della Pro Cultura Femminile, sotto la guida del maestro Goitre ha eseguito un programma di alto livello artistico. Dopo una canzone francese di Josquin Desprès, un mottetto e due madrigali di Palestrina, il celebre mottetto Cantantibus organis di Marer.zio, un bel madrigale di Monte verdi, e una scena delVAmflparnaso di Orazio Vecchi. La seconda parte del programma associava satanicamente due mortali nemici come Hugo Wolf e Johannes Brahms: quello con quattro sofisticate e difficili Canzoni spirituali, questo con tre classici e distesi Canti popolari tedeschi. Un folto pubblico ha ascoltato con compiacimento e calorosamente applaudito il maestro Goitre e i suoi bravi cantori, tutti austeramente addobbati in accademiche toghe con soggolo bianco. m. m. * * Di Ugalberto De Angelis la ! Rai ha fatto conoscere, sotto I la direzione di Fulvio Vernizzi in prima esecuzione, Sei Immagini per orchestra, coro e voce recitante su testi di Antonio Mazzoni. Allievo di Lupi e Dallapiccola, il De Angelis ha dato un lavoro di proporzioni brevi e chiare, condotto secondo tutte le regole della buona composizione che non può scontentare nemmeno i nemici più prevenuti della musica moderna; al contrario, si presenta con una veste piacevole, quasi euforica nella scelta dei timbri, determinati spesso dagli impasti più delicati. Tuttavia queste Sei Immagini non aggiungono molto ai risultati di trasparenza sonora ottenu | ti dal Dallapiccola delle Laudi («Altissima luce») e del Volo di notte. Plasticamente mosso il trattamento del coro quasi « a cappella » nella quinta Immagine, ma con il torto di concludere nel «parlato», un mezzo linguistico che si è oggi rapidamente consumato e che in ogni caso, dopo il Coro degli zitti di Dallnpiccola, è difficile condurre a risultati non scontati. Buone le accoglienze fatte al lavoro e all'autore che le ha divise con il Vernizzi, con Alberto Peyretti che ha curato l'impegnativa preparazione corale e con la voce recitante Natale Peretti. Con la collaborazione della pianista Adriana Brugnolini è stato poi eseguito il Concerto op. 13 di Britten, opera giovanile che molto deve a Debussy (anche a quello poco battuto della Fantasia per pianoforte e orchestra), ma che si ascolta ancora con -.Macere; la Brugnolini ha trovato la qualità sonora e l'incisività adatta alle varie pagine della lunga composizione e, festeggiata a lungo, ha ancora suonato fuori programma un Notturno di Chopin. Nella seconda parte Fulvio Vernizzi ha diretto la Settima Sinfonia di Beethoven ottenendo dall'orchestra risultati particolarmente buoni, per affettuosità di espressione, nell'Allegretto. Caldissimi applausi. g# p.

Luoghi citati: Palestrina