Nemmeno al liceo di Pinerolo c'è una cattedra per la Cabrini

Nemmeno al liceo di Pinerolo c'è una cattedra per la Cabrini Secondo trasferimento in pochi mesi Nemmeno al liceo di Pinerolo c'è una cattedra per la Cabrini Il preside non crede opportuno cambiare professore a due mesi dalla fine dell'anno scolastico - Propone all'insegnante di rimanere « a disposizione » e magari riordinare la biblioteca del liceo (Dal nostro inviato speciale) Pinerolo. 18 aprile. La « professoressa dello scandalo », Giuliana Cabrini, a « patata bollente che nessuno vuole raccogliere », | come lei stessa si autodefinìsce, continua la sua odissea per i licei dell'Italia setten-1 trionale. Trasferita dal « Carlo Al- I berto » di Novara al « Grigo-1 letti » di Pordenone in seguito alla pubblicazione del suo I libro « Alla mia prof, con rab- j bia ». una raccolta di lettere a lei indirizzate dagli allievi, Giuliana Cabrini si è vista chiudere la porta in faccia dal nuovo preside, professor Rizzolati. I motivi della cat-1 tiva accoglienza sono abbastanza comprensibili: sareb-1 be assurdo sostituire un insegnante a due mesi dalla fine dell'anno scolastico; non essendoci altre cattedre vacanti, l'unica soluzione è « restare a disposizione » e aspettare che le cose maturino. E' arrivato quindi il nuovo trasferimento « per servizio », questa volta a Pinerolo. Giuliana Cabrini ha informato con un telegramma il preside del liceo classico locale, prò-1 fessor Piero Albera, che si presenterà domani. Il professor Albera, a sua volta, ha saputo che la « patata bollente » sarebbe stata destinata a lui da voci ufficiose e, ieri mattina, da una circolare esposta in provveditorato. Ma il ministero non gli ha ancora inviato nessuna comunicazione ufficiale. Neppure qui l'accoglienza sarà delle più calorose: « Non ho prevenzioni contro di lei I — premette il preside — non j to ammazzato nessuno, seni- 1 plicemente si è trovata a di- \ sagio in un certo ambiente I per le sue idee moderniste ». 1 II discorso che Giuliana Ca- i brini si sentirà fare, però, sa-1 rà molto simile a quello già I sentito a Pordenone: « La j cattedra di latino e greco — I— continua Albera — è già \ occupata dal professor Corsani. A due mesi dalla fine dell'anno, che in pratica con le feste, si riducono a 30 giorni, cambiare insegnante sa- , rebbe controproducente ». 1 Giuliana Cabrini, cioè, do- | evrà rimanere una volta di più I r« a disposizione della scuo- \ sla », dal momento che non '. aci sono altre cattedre. « Avrei \ lbisogno. per esempio — di-, nce il preside — di qualcuno I fcile rimettesse in ordine la \ vbiblioteca. Potrebbe fare que sto lavoro: starebbe un po' tranquilla e si prenderebbe 1 s ugualmente lo stipendio ». j l Che «la professoressa dello i l scandalo» accetti questa prò- j b posta è ancora da vedersi, i hUfficialmente la pubblicazio- j p ne del libro — accusato da ' « più parti di essere scritto j e in un linguaggio troppo libe- - N ro — non ha nulla che ve-1 m dere con i trasferimenti. Non j C'T? S i'r^tfn ' cui e oggetto al ministero 1 della Pubblica istruzione a causa dei suoi metodi didattici avanzati, primo fra tutti l'eccessiva confidenza con gli allievi, dai quali si faceva da- | esperienza didattica. Non le mancano le manife- I re del tu. Ma i trasferimenti \ sono una realtà, l'inchiesta '. anche. Per tutta risposta Giu\ liana Cabrini ha quasi termi, nato, durante il soggiorno I forzato a Pordenone, un nuo\ vo libro ispirato alla sua 1 stazioni di solidarietà. Gli al j lievi del liceo di Pordenone i l'hanno invitata ad un'assem j blea al termine della quale i hanno dichiarato il loro ap j poggio alla professoressa ' « che aveva il diritto di non j essere rimossa dal liceo di - Novara » e annunciato una 1 manifestazione. rn. var. j *- R I I j 1 1 1 La professoressa Giuliana Cabrini con il figlio (Moisio)

Luoghi citati: Italia, Novara, Pinerolo, Pordenone