Per ritorme e pensioni si minacciano scioperi

Per ritorme e pensioni si minacciano scioperi Una conferenza stampa di Cgil, Cisl e Uil Per ritorme e pensioni si minacciano scioperi I sindacati sollecitano l'aumento delle pensioni, la riforma della pubblica amministrazione, la sistemazione di tutti gli statali (non solo i dirigenti), gli aiuti alle industrie tessili, il rinnovo del patto per i braccianti i o ( Nostro servizio particolare ) Roma, 18 aprile. « Si stanno creando, in campo sindacale, situazioni gravi, esplosive. Le confederazioni dei lavoratori si impegnano a intervenire direttamente perché siano risolte con i provvedimenti più idonei. Altrimenti si dovrà ricorrere a ogni forma di protesta e di pressione, compresa una mobilitazione generale con scioperi e manifestazioni ». Cosi hanno dichiarato i segretari generali della Cgil e della Cisl, Lama e Storti, e il segretario confederale della Uil, Simoncini, in una conferenza stampa. Essi hanno illustrato la posizione delle tre organizzazioni sull'aumento delle pensioni, la riforma della pubblica amministrazione, la sistemazione dei funzionari direttivi dello Stato, gli interventi in favore delle aziende tessili in crisi, il rin novo del patto nazionale dei braccianti e le iniziative legislative per la previdenza in agricoltura. Per l'aumento delle pensioni degli ex lavoratori dipendenti, « le confederazioni, ha rilevato Lama, non sollevano eccezioni sugli aspetti formali, cioè sul come realizzare i miglioramenti (decreto legge o provvedimento amministrativo'.'), ma chiedono che il governo precisi con chiarezza la natura dell'acconto e la decorrenza dei futuri benefici che dovranno essere trattati con il prossimo governo ». L'intera operazione di riassetto degli stipendi e delle carriere degli statali sarà compromessa, ha poi soste mito il segretario generale della Cisl, Storti « se il governo manterrà l'illogico criterio di emanare il decreto delegato per la sistemazione dei dirìgenti prima di quello sul riordinamento dei servizi cen trali è periferici dello Stato che ne costituisce il presupposto giuridico e politico ». Lama ha detto che l'onere previsto per i dirigenti in 28 miliardi annui salirebbe in inrtarracsrr«hnvtaSli stessi miglioramenti do ,. vranno certamente essere e'I stesi a oltre 170.000 statali del I le carriere direttive (militari. realtà a 900 miliardi, perché | insegnanti ecc.). cui spetterebbe, secondo legge, un trattamento economico equiparato. Le tre confederazioni daranno anche il loro appoggio ai tessili impegnati in una decisa azione per evitare massicci licenziamenti, la chiusura di non poche aziende e una ristrutturazione non idonea. « Lo sciopero del 21 aprile, ha osservato il segretario generale della Piltea-Cgil, Garavini, costituirà un avvertimeli to per il governo. Seguiranno a breve scadenza altre azioni». Per lo sblocco della vertenza relativa al nuovo patto dei braccianti e alla parità previdenziale, la pressione delle confederazioni non sarà certamente più tenue. La conferenza stampa si è con elusa con la conferma che ci sarà una « tregua » sinaacale di dieci giorni per le elezioni. Subito dopo l'azione riprenderà con particolare intensità, ha sottolineato Simoncini, perché è indispensabile superare situazioni che sono diventate assai critiche per i lavoratori, g. f.

Persone citate: Garavini, Lama, Simoncini, Storti

Luoghi citati: Roma