La nuova frontiera del calcio di Lino Manocchia

La nuova frontiera del calcio Negli Stati Uniti altri tentativi di lanciare il "soccer,, La nuova frontiera del calcio Dopo vari fallimenti (con « deficit » per parecchi miliardi) i dirigenti americani si affidano ai vecchi assi del campionato italiano - Altafini e Haller nell'elenco dei giocatori da ingaggiare (Nostro servizio particolare) New York, 17 aprile. Gli Stati Uniti ci riprovano: per la quarta volta si tenterà di lanciare il calcio, che qui viene chiamato « soccer » per dlstinguerlo dal « football » che è il rugby americano. L'ultimissima trovata per reclamizzare il nuovo campionato è legata al nome di Helenio Herrera, il popolare allenatore della Roma. Più di un dirìgente statunitense aveva fatto balenare la possibilità d'ingaggiare il u mago » perché ti un allenatore del suo calibro potrebbe rappresentare la chiave di volta per lanciare definitivamente il calcio in Usa ». Helenio però ha fatto sapere che non si muoverà dall'Italia e allora, tanto per restare in famiglia Herrera, la squadra dei « Cosmos » di New York ha ingaggiato suo figlio Helenito (il ventenne giocatore avviato al calcio dal « mago »), il quale è atteso per la prossima settimana. Si ricomincia, insomma, con ogni tentativo inteso a lanciare una buona volta uno sport che in America è un po' una « cenerentola ». La caparbia ostinazione dei dirigenti americani è commovente, visto l'infelice esito delle esperienze passate. Per dare una idea del due precedenti fallimenti bastano poche cifre. La prima stagione ha registrato una affluenza di appena 2000 spettatori per partita ed un deficit totale di nove milioni di dollari pari a circa conque miliardi e mezzo di lire. La sola squadra di New York chiuse la sua seconda stagione con un passivo di cinque milioni dì dollari, qualcosa come tre miliardi di lire. Per allestire le « rose » dei titolari, le otto squadre che partecipano al secondo torneo statunitense, pescarono a piene mani in Sud America ed in Europa. Gli « Stars » di St. Louis, ad esempio, ingaggiarono il brasiliano De Brlto, l'italiano De Robertls (ex ala del Bari), l'olandese Hoogerman ed il tedesco Seissler. La società più ricca, quella dei « Cosmos » di New York, stanziò complessivamente 15 milioni di dollari, assicurandosi l'allenatore inglese Gordon Bradley e l'attaccante Maliszewiski, un oriundo polacco nato in Argentina. I «Lancers» di Rochester ingaggiarono l'ex terzino juventino Gorl, oggi si fanno i nomi di Altafini, Cinesitiho, Haller, Sorniani La storia del calcio Usa risale al lontano 1932, quando il Brescia fece la sua apparizione sui campi americani. Da allora. Milan, Inter, Fiorentina, Napoli, Vicenza e squadre di serie A si sono via via alternate attirando sugli spalti dello Yankee Stadlum sino a olire 40 mila spettatori. Un record per queste parti. La Tv, che avrebbe dovuto contribuire positivamente, fu un fai llmento. La Cbs. una delle mas slme stazioni televisive statimi tensi pagò 2 milioni e 300 mila dollari per teletrasmettere le partite domenicali alle quali, sfortunatamente, intervennero poche migliaia di appassionati. Dopo questi fiaschi tecnico-finanziari, si fecero avanti grossi nomi della industria l quali gettarono le basi per la u costruzione n di un apparato calcistico poderoso. Il miliardario di Dallas nel Texas, Lamar Hunt, presidente della « World Tennis Ine » alle cui dipendenze sono oltre 20 tennisti più famosi del momento, fondò la u Dallas Tornado » e promise che in un paio di anni avrebbe fatto assurgere il calcio in primo piano. Mister Hunt ha mandato l suoi a scouts il in Europa per trovare il meglio sia nel settore allenatori che in quello dei giocatori. Intanto, per aprire il ciclo calcistico, che in America va da fine aprile agli inizi di gennaio, gli americani hanno invitato i sovietici della Dinamo, gli scozzesi del Celtic e per far contenti le centinaia di migliaia di meridionali italiani il Catanzaro che il 13 giugno disputerà un paio di partite. In questi ultimi tempi le relazioni tra le società e leghe varie d'America con la Federazione calcio italiana sono andate migliorando. A giorni il presidente della Lega Italo-americana di calcio, al suo quattordicesimo anno di vita con venti squadre che portano i nomi di Juventus, To "/io, Milan, Napoli, Roma ecc., consegnerà personalmente al pre siderite Franchi una targa quale seomo ai rlcmtoxcljnento. Il pre | sidente della Liac (Lega italo- ■- americana di calcio) Felice Li| paruli porterà altresì al presi dente Ugolini, della Fiorentina, una targa ricordo donata dal soI dalizio fiorentino di Brooklyn. Lino Manocchia