I "B 52,, su Hanoi e su Haiphong Mosca: mercantili russi colpiti di Giorgio Fattori

I "B 52,, su Hanoi e su Haiphong Mosca: mercantili russi colpiti La reazione americana all'invasione nordvietnamita I "B 52,, su Hanoi e su Haiphong Mosca: mercantili russi colpiti Washington decisa a limitare l'« escalation » - Ieri i bombardamenti al Nord non sono ripresi, le truppe di terra Usa non sono impegnate - Ancora incerta la situazione ad An Loc, ma i « para » di Saigon resistono - Minacce su Laos e Cambogia La Casa Bianca annuncia: « L'ambasciatore degli Stati Uniti ha risposto alla protesta sovietica e non si è trattato di scuse » (Dal nostro inviato speciale) l'tapao (Thailandia), 17 aprile Dalla base aerea americana di Utapao in Thailandia, a sud-est di Bangkok, ho visto partire le fortezze volanti B 52 verso Hanoi e Haiphong, primo bombardamento delle due città nordvietnamite da quando il 31 marzo del '68 Lyndon Johnson diede l'ordine all'aviazione di non spingersi oltre il 19" parallelo. Le fortezze volanti sono decollate a squadre di tre, quasi ininterrottamente per tutta la mattina: alcune erano del nuovo modello, arrivate da Omaha nei giorni scorsi, così che il totaie dei B 52 impiegati in Indocina, tutti di base a Utapao, è di circa 80. Per la più violenta offensiva acrea degli ultimi anni, alle fortezze volanti si sono uniti gli altri 6110 apparecchi Phantom e Thunderchief a disposizione del Comando Usa in Vietnam. Il porto di Haiphong (88 km a est di Hanoi) è stato attaccato dalla prima ondata di bombardieri alle due del mattino locali di ieri, e sette ore dopo è cominciato il bombardamento di Hanoi. Secondo il comando americano sono stati colpiti e incendiati depositi di camion e benzina alla periferia della capitale nordvietnamita. Il ministro delle Informazioni di Hanoi ha invece affermato che le bombe sono cadute anche nei perimetro urbano. Nel porto di Haiphong, il più importante centro di rifornimento sovietico per l'armata di Giap, risultano danneggiati alcuni piroscafi, fra i quali uno russo e uno della Repubblica democratica tedesca. (Secondo Mosca, le navi sovietiche colpite sono quattro). Rfo , e ì e i i uo o i n- r o a, ; ~t Un ufficiale russo e alcuni marinai, afferma Hanoi, sono rimasti feriti. Il portavoce americano a Saigon si è rifiutato di confermare o smentire il bombardamento dei docks del porto. Ha anche respinto la tesi di Hanoi di un attacco «barbaro e terrorista» che ha provocato centinaia di morti e feriti fra i civili. «I nostri obbiettivi sono militari — ha detto —. D'altra parte non ho visto una guerra dove anche dei civili non vengano uccisi». Anche sul bilancio dell'attacco, che secondo gli americani ha provocato « chiari segni di confusione e scoramento », le versioni contrastano. Hanoi annuncia d'avere abbattuto 15 aerei fra i Citali una fortezza volante. Il Comando Usa segnala invece la perdita di un ricognitore e di un cacciabombardiere Phantom, mentre altri due Phantom sono caduti ieri nei « raids » di guerra sul Sud Vietnam. I missili ariaaria d'una squadriglia Phantom hanno distrutto, informa il Comando, tre Mig 21 intercettati « nella zona militare di Hanoi-Haiphong ». I Mig 21 di produzione sovietica, sono i più veloci apparecchi a disposizione dei norvietnamiti ed è la prima vo'ta dall'inizio dell'offensiva di Pasqua che vengono impe gnati in combattimento dai cacciabombardieri americani Secondo testimonianze di pi loti, i Mig non avrebbero ava to il tempo di sganciare i loro missili in questa che viene definita la più importante batta glia tra aerei in Vietnam de gli ultimi cinque anni. La decisione di bombardare Hanoi e Haiphong ha suscitato aspre ripercussioni politiche, ma, afferma il portavoce del generale Abrams, essa non rappresenta che «una logica ritorsione all'invasione dell'esercito nordvietnamita». II quotidiano del partito comunista di Hanoi Nhan Dan scrive che i massicci attacchi dell'aviazione americana sono un riconoscimento implicito dei successi nordvietnamiti contro le truppe di Saigon. Molti osservatori americani condividono realisticamente questa tesi: per rallentare la pressione al Sud non c'era altro mezzo, dicono, che lanciare la controffensiva aerea senza esclusione di colpi. «La decisione della battaglia — ribatte il quotidiano comunista — avverrà sul terreno del Sud Vietnam. Nixon non può farcela con i suoi B 52 perché la nostra armata è incomparabilmente più forte di quella di Saigon». Gli americani sono, invece, i abbastanza ottimisti, perché ' l'azione devastante delle for; tezze volanti ha rallentato an\ che la spinta nordvietnamita 3 sulla città di An Loc (95 km a i nord di Saigon). Si prevede . però che la lunga battaglia per la conquista del capoluoj go — per ora il principale obj biettivo del generale Giap — non sia finita. I commandos combattono casa per casa. In questa giornata che può segnare una nuova svol| ta nella guerra, un comuni( caio informa che altri 5000 I soldati Usa sono stati rimpatriati. Il totale dei « Gi » i in Vietnam è adesso di 85 mila, ma con la niobilitazioj ne della VII Flotta nel Gol! fo del Tonchino la marina ha raddoppiato i suoi effettivi: 34 mila. Il presidente Nixon non se la sente di frenare la vietna; mizzazione della guerra, ma ' teme di perdere tutto e raf! forza la potenza d'urto di marina e aviazione. Su questa I analisi quasi tutti sono d'ac- (rnmpgnrEtrgsdBggubippslpHNmBo i. I cordo, ma alcuni sostengono e che i nordvietnamiti, per rea- I gire ai bombardamenti, cercheranno adesso di trascinare nella mischia le forze terrestri americane, chiuse nelle basi militari e finora estranee ai combattimenti. I Giorgio Fattori

Persone citate: Abrams, Lyndon Johnson, Nixon, Phantom, Secondo Mosca