Annata record per gli asparagi

Annata record per gli asparagi In Piemonte un raccolto precoce, abbondante e pregiato Annata record per gli asparagi I prezzi sono ragionevoli (600-700 lire al chilo), considerato che siamo all'inizio di stagione - A Santena una produzione di pregio, che alla fine di giugno supererà i 30 mila quintali e i , l a l 5 l o i r a a me ai noo no- (Dal nostro inviato speciale) Santena, 15 aprile Se anche per gli asparagi, come avviene per i vini, ci fosse una graduatoria annuale di qualità, il 1972 sarebbe un'«annata eccezionale». «Da tempo non si aveva una produzione così precoce », afferma soddisfatto il prosindaco di Santena, Mario Migliore. Il « ciclo dell'asparago », infatti, va da San Giuseppe (19 marzo) fino alla fine di giugno; quest'anno, però, già all'inizio di marzo se ne potevano raccogliere i primi esemplari. Gli asparagi 1972 sono grossi, hanno un sapore denso, come lo definiscono i competenti, e sono di colore verde-violetto intenso. L'« annata eccezionale » ha in parte smentito i tecnici, che avevano previsto un periodo di stanca del terreno con sensibile flessione della produzione per alcuni anni. Infatti, le asparagiaie, per il loro carattere di perennità, assorbono in grande misura gli umori ferrosi del terreno. Di conseguenza, a cicli produttivi ricchi subentrano stagioni con pochi asparagi; quest'anno la produzione era prevista « debole ». Le molte ore di sole ai primi di marzo e le scarse piogge hanno sconfìtto le previsioni pessimistiche e nella « capitale dell'asparago » è esplosa l'euforia. A marzo, quando un chilo di asparagi costava sulle 1500 lire, la produzione quotidiana era già di 250-300 quintali al giorno. Lo scorso anno, si producevano 200 quintali al giorno. Quest'anno, a fine giugno, si prevede di superare il record dei 30.000 quintali, con affari superiori ai 600 milioni. La cifra è significativa se si considera che a Santena, annualmente, c'è un giro economico agricolo di due miliardi. Il « boom » produttivo dell'asparago santenese ha fatto da argine alla concorrenza proveniente da altre regioni italiane e dall'estero. Molti compratori cittadini sono convinti di mangiare il « santenese » simile all'asparago di Argenteuil; in realtà, spesso il negoziante «contrabbanda» per «santenesi» asparagi emiliani, veneti o laziali, anch'essi di qualità, ma con minore contenuto ferroso. La scarsa produzione negli scorsi anni dell'asparago santenese ha favorito quelli delle altre regioni, come pure gli asparagi della California, più sottili e meno colorati. Nell'attuale stagione, dunque, il « santenese » ha battuto sul tempo e sulla qualità la concorrenza: agli stessi prezzi delto scorso anno (600 lire al chilo' per la qualità media; 700 per la migliore) si possono comprare i veri asparagi locali. Il prosindaco Migliore spiega il successo del « santenese » che ormai è presente non soltanto nei negozi piemontesi, ma è richiesto in tutta Italia. « A Santena — dice — c'è stata una veloce industrializzazione, con tutti i problemi ad essa collegati; tuttavia, e qui sta il segreto, i santenesi non hanno dimenticato l'asparago, anzi, hanno fatto iti modo che anch'esso continuasse a essere una fonte di ricchezza per la comunità ». Tradotto in cifre, questo attaccamento alle origini agricole significa il lavoro di 500 famiglie alla coltura dell'asparago oltre a quello di 200 orticoltori su appezzamenti più ridotti. A Santena le 500 famiglie lavorano in prevalenza su estensioni da 3000 a 5000 metri quadri, nella zona a monte del rio B;mna. E' qui che esiste il maggiore « agglomerato » di asparagiaie con il più cospicuo giro di affari. Tuttavia, nell'economia dell'asparago, un posto importante spetta pure ai 200 orticoltori che si sono insediati nella zona a sud del rio Banca, con coltivazioni di 10002000 metri quadri. Dallo scorso anno sono proliferati proprio questi piccoli produttori che in un triennio (il tempo di un'asparagiaia per diventare produttiva) porte ranno un nuovo impulso all'economia santenese. L'annata positiva ha galvanizzato le autorità locali che, per i tradizionali festeggiamenti, hanno promesso « grandi cose ». Innanzitutto, alla Fiera dell'asparago (13-14 maggio), si prevede un afflusso eccezionale di compratori con contrattazioni sulle centinaia di milioni; c'è poi la « novità », ossia la sfilata delle « asparagette», belle figliole che a mo' delle majorettes attraverseranno le vie di Santena « vestite con i colori dell'asparago ». Infine, una curiosità. Un gruppo di santenesi, ispirandosi all'elogio dell'asparago e delle qualità diuretiche dell'asparagina fatto dallo scrittore seicentesco Gio Batta Croce, hanno deciso di lanciare sul mercato un nuovo aperitivo, l'« Aspar ». La bevanda, naturalmente a base di asparagina, è già in vendita a Santena e pare riscuota un buon successo. Edoardo Battone Una nuova macchina a i i ndpnonttdsmps2cditaz Santena. Un grossista prepara le ceste d'asparagi per la spedizione (F. Moisio)

Persone citate: Aspar, Edoardo Battone, Mario Migliore, Moisio