Riunione di sindaci della valle Chisone di Gigi Mattana

Riunione di sindaci della valle Chisone Chiedono aiuti e protezione Riunione di sindaci della valle Chisone I danni del maltempo sono stati ingenti in tutta la zona - La strada del Sestriere è rimasta bloccata per una settimana (Dal nostro inviato speciale) Finestrelle, 15 aprile. ii Nel 1972 e inammissibile che una strada statale resti interrotta per una settimana — dice l'ing. Giovanni Nasi, sindaco di Sestriere —. Comprendiamo benissimo che e stalo un inverno eccezionale ma i danni che abbiamo dovuto subire sono stati notevoli ». Oggi a Fenestrelle si sono riuniti i sindaci dei cinque Cornimi montani della Val Chisone, Roreto, Fenestrelle, Usseaux, Pragelato e Sestriere. Scopo del convegno era la formulazione di un bilancio dei danni provocati dal maltempo e la delibera di un ordine del giorno da inviare alle autorità regionali e nazionali affinché vengano presi provvedimenti. « A memoria d'uomo — dicono i valligiani — non si ricordano nevicale simili e soprattutto concentrate in un periodo così breve: finora tutto era andato bene, l'inverno scorso l'intera organizzazione e entrata in crisi. La strada da Roreto a Sestriere corre in una zona montana e soggetta in alcuni tratti alla caduta di valanghe: ebbene, pur essendo a conoscenza del volume di traffico che la nostra vallala sopporta. l'Anas non ha costruito e non ha in programma una sola opera di protezione. Ma la cosa più grave è che anche il servizio di sgombero neve non ha funzionato, non per cattiva volontà della ditta appaltatrice ma per mancanza dell'attrezzatura adatta ». L'inverno non è stato clemente con la Val Chisone: il comune di Fenestrelle ha avuto danni per 300 milioni, la rete stradale e fognaria è tutta da rifare, le fonti di captazione dell'acquedotto sono saltate, una trentina di case è inutilizzabile. A Sestriere, come dice l'ing. Nasi, sono stati spesi 30 milioni più del solito per sgomberare la neve, ne occorreranno altri 301 per rifare l'acquedotto e il | danno per perdita di turisti j causata dalle condizioni stra-1 dali è valutabile sui sessanta i milioni. Ma se Fenestrelle e Sestriere, pur non nuotando nell'oro, saranno in grado in qualche modo di ricostruire, per alcune frazioni la situa- i zione è drammatica. A Balboutet lo spopolamento si è fatto sentire; ma | nelle vecchie case vivono ancora più di cento persone, in maggioranza vecchi che conducono una vita grama con quel poco che riescono a strappare alla montagna; su questa povera gente è ancora piombato l'inverno che ha reso inabitabili le case e distrutto le malghe degli alpeggi. « Tutta la situazione della vallata e da rivedere — dicono i cinque sindaci — sìa dal lato delle opere pubbliche che da quello turistico: soltanto così potremo far uscire questa gente da una miseria che ormai ha troppi anni per essere ancora sopportata. Proprio in questi giorni sono stati demandati alla Regione i poteri amministrativi per la costituzione delle comunità montane in luogo dei vecchi consigli di valle: speriamo che i fondi che ci saranno concessi ci consentano di uscire da una situazione drammatica ». Quelli della strada, dello sviluppo turistico e dello spopolamento sono problemi comuni a tutte le zone montane; in Alto Adige da molti anni sono stati elaborati piani consorziali e le iniziative turistiche e immobiliari affi- j date ai Comuni che gestisco-1 no l'incremento delle loro aree come in una normale società per azioni: in Piemonte, finora, siamo rimasti indietro, ma pare che vi sia la ferma intenzione di recuperare tutto il tempo perduto, come testimonia l'iniziativa dei 5 sindaci. « Il nostro incontro — conclude l'ing. Nasi — non vuole essere soltanto una denuncia e una richiesta alle autorità, ma soprattutto il primi passo per giungere a una cooperazione dei Comuni della valle. Abbiamo avuto un periodo diffìcile, ora dobbiamo evitare che queste situazioni sì ripetano: se tutti ì valligiani si uniranno, potremo dare un maggior peso alle nostre proposte. Noi vogliamo che i turisti vengano in Val Chisone, ma che siano sempre sicuri di arrivarci e' ripartire, che la loro sia una vacanza senza preoccupazioni. Non dovremo fare una cattiva figura soltanto per un po' di neve ». Gigi Mattana

Persone citate: Giovanni Nasi, Nasi