Arrestata l'SS dell'Alto Adige Uccise il miliardario di Lima?

Arrestata l'SS dell'Alto Adige Uccise il miliardario di Lima? Il "re delle sterline naziste,, di Bolzano Arrestata l'SS dell'Alto Adige Uccise il miliardario di Lima? E' l'ex colonnello Frìederick Schwend; la vìttima è di orìgine genovese - Catturato nella sua villa trasformata in fortino: aveva documenti segreti - In Italia colpì a raffiche di mitra un fiumano - Implicato in traffici d'armi, avrebbe fatto uccidere un conte spagnolo Lima, 15 aprile. (Ansa) l.a polizia ha airestato IVx colonnello nazista Friederich Schwend, che si presume sia implicato nell'assassinio del madiate della pesca Luis Banchcro Rossi. L'arresto è stato provocato du una denuncia del giornalista tedesco Herbert I Solili, amico e collaboratore d'un giornale dell'ucciso. Schwend, che ora si dedicava all'allevamento di pollame, è stato arrestato dopo che la sua casa di campagna era stata perquisita all'alba: l'ex colonnello ne aveva fatto un vero fortino, in cui gli inquirenti hanno trovato documenti segreti di grande importanza. Dopo la fine della guerra, Schwend sarebbe passato al servizio del controspionaggio statunitense, emigrando in Perii col nome di Wenceslag Turi. Da allora la slampa locale lo ritenne capo di una misteriosa organizzazione denominata « Ragnatela », che si propone di aiutare i criminali di guerra nazisti rifugiati in Sudamerica. Il giornalista che ha denunciato Schwend sta nascosto, temendo per la propria vita. Bolzano, 15 aprile. (e. p.) L'ex colonnello nazista Friedrich Schwend, arreslato nel Perù per l'assassinio del magnate Banchero Rossi, nell'estate 11)44 uccise in Alto Adige, con una raffica di mitra, il fiumano Teofìlo Kamber, di 30 anni, che a Castel Labers, presso Merano, collaborava con lui nella fabbricazione delle sterline false che gli agenti del Terzo Reich, durante il periodo bellico, avevano diffuso in tutto il mondo per mettere in crisi l'economia britannica. Schwend, che era soprannominato « il re delle sterline » e « il signore di Castel Labers », con la moneta falsa aveva anche finanziato la spia Cicero, il cameriere turco che aveva servito i nazisti mentre lavorava presso l'ambasciatore britannico in Turchia. Schwend aveva anche finanziato le operazioni per la liberazione di Mussolini. Friederick Schwend era emigrato in Perù subito dopo l'avvento-di Hitler, perché antinazista, ma dopo lo scoppio della guerra era venuto in Italia. Catturato dalle SS e portato in Germania si arruolò nella Gestapo, per avere salva la vita. Per le sue doti di abilissimo finanziere e di organizzatore, gli venne affidata la direzione dell'» Operazione Bernhard », per la fabbricazione di false sterline inglesi, che durò molti mesi e fu compiuta nei sotterranei di Castel Labers in grandissimo segreto e con la collaborazione dei migliori falsari europei liberati appositamente dalle carceri. Nel castello, una costruzione medievale che sorge sulle alture che sovrastano la conca meranese, furono stampati 1500 milioni di sterline che emissari clandestini portavano agli agenti segreti del Reich e alle rappresentanze della Germania nei paesi neutrali. L'assassinio del fiumano Teofilo Kamber avvenne perché questi, incaricato di trasportare una valigia di sterline e documenti di grande importanza a Villach, in Austria, durante il viaggio, giunto nelle vicinanze di Bolzano, costrinse con la pistola una segretaria di Schwend e un autista, che lo accompagnavano, a proseguire il viaggio fino in Valsugana, da dove fuggì da solo. A Belluno, però, Kamber fu arrestato dalle SS e portato a Merano. Il giorno seguente Schwend lo accompagnò con una buona scorta verso Bolzano, ma lungo il tragitto, durante una breve sosta, fece fuoco sul prigioniero con il suo mitra, freddandolo. Nel '55 Friedrich Schwend fu condannato in contumacia (dopo la guerra era fuggito in Perii) per omicidio aggravato a 24 anni di reclusione dalla corte d'assise di Bolzano, ma il processo fu annullato per vizio di procedura. Venne nuovamente giudicato | a Bolzano il 16 maggio 1964 e gli venne inflitta una pena di 21 anni di reclusione. La condanna venne confermata nell'autunno dell'anno successivo dalla corte d'appello di Trento. Il nome di Schwend venne alla ribalta della cronaca, nel 1IHÌ4, per un altro delitto, avvenuto nel Perù e che a quell'epoca fece sensazione. La polizia peruviana aveva arrestato sua figlia, Ingrid, e il marito, il ricco « fazendero » Juan José Oliveira, accusati di aver ucciso il conte di origine spagnola José Emanuel Sartorius. Ingrid Schwend dichiarò di aver commesso il delitto per legittima difesa, perché il Sartorius avrebbe tentato di violentarla, ma l'ex colonnello della Gestapo accusò del delitto il genero. Se condo le risultanze dell'inchiesta, pero, autore del delitto sarebbe stato lo stesso Schwend, per ragioni politiche. Era emerso, infatti, che illaCeApHesVlainaqcznd4evfbcnp il conte Sartorius era in conlatto, come l'ex « signore di Castel Labers », con gruppi di ex nazisti rifugiati in Sud America alla ricerca di importanti documenti segreti di Hitler. A Lima Friedrich Schwend ebbe anche un impiego presso la filiale peruviana della Volkswagen, ma era noto che la sua vera attività (anche in base alle accuse che gli aveva lanciato il genero) era quella di trafficante di armi, che vendeva alle organizzazioni clandestine in Argentina e anche ad alcuni governi del Sud Africa. Genova, 15 aprile. nn. b.l Banchero Rossi, di 45 anni, figlio di un ligure emigrato in Sud America, diventato, da zero, il « re della farina di pesce », azionista di banche e di giornali, fu ucciso, la notte di Capodanno, nella sua lussuosa villa alla periferia di Lima. Il cada¬ vere fu scoperto solo alcuni giorni dopo, nella stanza da bagno: l'assassino aveva legato l'industriale italo-americano, lo aveva picchialo con furia selvaggia, tanto da sfigurarlo, e lo aveva quindi finito a coltellate. Il padre di Luis Banchero Rossi era un contadino di Carsi, un paesino della Valbrevenna, nell'entroterra genovese, emigrato in Perù fra le due guerre: si stabili a Tacna e visse facendo il vinaio. Suo figlio (che nel giro di pochi lustri sarebbe diventato plurimiliardario) lasciò Tacna e si trasferi a Lima appena ventenne, occupandosi del commercio di oli minerali. Alcuni suoi conoscenti, rientrati in Italia dal Sud America, lo descrissero come « un uomo di personalità eccezionale, dotato di un viga re Inori del comune e can lo spirito e l'entusiasmo di un autentico pioniere ». Agli inizi degli Anni Cinquanta co¬ minciò a occuparsi di pesca, quindi il suo interesse si estese alla lavorazione della farina di pesce, che si rivelò ben presto un'attività molto fortunata e redditizia: costruì stabilimenti dove attualmente vengono lavorate migliaia di tonnellate al giorno di pesce. Con l'aumento del suo patrimonio, Banchero cominciò a occuparsi anche di altri settori: soprattutto quello bancario, diventando principale azionista del Banco di Credito del Perù, e quello editoriale, acquistando il quotidiano nazionale El Correo. Si calcola che fosse interessato in una trentina di imprese industriali. Banchero si interessò anche di politica, stringendo buoni rapporti col presidente della Repubblica Belaunde Terry, poi esautorato dalla giunta militare. Era tornato in Italia per l'ultima volta nel 1969, per fare visita ad alcune zie residenti a Genova.