In che modo aumentare le pensioni di Giancarlo Fossi

In che modo aumentare le pensioni IMMINENTE? In che modo aumentare le pensioni Per dare un acconto di 30 mila lire, si utilizzerebbero i fondi che ITnps ha a disposizione per le «tredicesime» (Nostro servizio particolare) Roma, 15 aprile. Sono oltre nove milioni e mezzo i pensionati della previdenza sociale, ex lavoratori dipendenti e autonomi, che attendono il sollecito riconoscimento di un aumento mensile e l'impostazione di un provvedimento generale, die elimini le non poche lacune lasciate aperte dalla riforma approvata nel Ititi!). Per le pensioni degli ex lavoratori autonomi (che sono esattamente 2.2811.1100 ) una soluzione è già stata quasi definita. Il ministero del Lavoro ha predisposto un decreto delegato, che prevede la maggiorazione dei « minimi » dalle attuali 19 mila 750 lire a 24.000 lire al mese, a partire dal 1" luglio 1972 c la completa parificazione, dal 1" luglio 1975, delle stesse pensioni minime a quelle corrisposte ai lavoratori dipendenti. Gli «autonomi» potranno anche versare contributi più elevati, per raggiungere un migliore trattamento, mentre oggi esiste un'unica classe di contribuzione. Più difficile, invece, appare un eventuale aumento delle pensioni degli ex lavoratori dipendenti (fa' milioni 243 mila), degli ex dipendenti dei fondi speciali ( 302 mila ) e delle pensioni sociali corrisposte agli ultrasessantacinquenni in povertà (766 mila). Nell'attuale situazione è impossibile varare un normale disegno di legge, e tanto meno si può ricorrere a un provvedimento d'urgenza, cioè a un decreto-legge, che dovrebbe essere ratificato dalle Camere entro due mesi dalla sua presentazione. Si sta tentando la «via amministrativa» per maggiorare le pensioni degli ex lavoratori dipendenti almeno nella stessa misura delle pensioni degli ex lavoratori autonomi. Il presidente dell'Inps, Montagnani, s'è dichiarato « disponibile » per una soluzione amministrativa, ma la Corte dei Conti avrebbe esjpresso parere contrario. Il ministro Donat Cattin ha ora suggerito un'altra possibilità, alla quale s'è pensato alcuni anni or sono in analoghe circostanze, di fronte a pressanti richieste dei pensionati statali. Si tratterebbe di utilizzare i fondi disponibili per il pagamento della «tredicesima» a tutti i pensionati ex lavoratori dipendenti, fino alla concorrenza di 30 mila lire. Se la proposta sarà accolta, entro luglio questa somma dovrebbe essere regolarmente versata, assicurando cosi un miglioramento corrispondente a circa 501)0 lire al mese dal primo luglio al 31 dicembre 1972. La questione sarà affrontata al piU presto dal Consiglio dei ministri: il governo è deciso a trovare una soluzione positiva, sia pure transitoria. Con un successivo provvedimento, che sarà presentato al Parlamento subito dopo la sua riapertura, verrebbero ripristinati i fondi per il pagamento della «tredicesima» in dicembre, ma soprattutto si imposterebbe una completa ristrutturazione della materia, tenendo conto delle precise richieste avanzate dalle federazioni dei pensionati aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil, e dalle stesse segreterie nazionali delle tre confederazioni. Non v'é dubbio che la grande maggioranza delle pensioni della previdenza sociale siano ferme a livelli assai bassi nel settore degli ex lavoratori dipendenti; le pensioni minime e quelle inferiori al minimo (si tratta prevalentemente di pensioni di reversibilità e cumulative) sono il 66 per cento del totale, cioè sono circa 4 milioni 100 mila, ed il loro importo globale di 1246,4 miliardi di lire incide per il 52 per cento sul complesso della spesa delle pensioni per gli.ex lavoratori dipendenti. Le pensioni al di sotto dei minimi sono 454 mila 300, pari a circa l'8 per cento del totale, e l'importo relativo è di 100 miliardi di lire, corrispondente al 4 per cento della spesa totale per le pensioni. Il tipo di pensioni in cui i minimi sono prevalenti è quella di invalidità (77,5 per cento del totale), mentre nella categoria delle pensioni corrisposte ai superstiti il numero delle pensioni supera la metà (54 per cento) e un terzo si trova al di sotto del minimo (31 per cento). Significativo il fatto che 1 milione 20 mila 900 pensioni raggiungono un importo mensile variabile fra il minimo e le 40 mila lire; 503 mila 400 pensioni fra le 40 mila 1 e le 60 mila lire; 164 mila 500 pensioni fra le 60 mila 1 e le U0' mila lire; 60 mila 200 pensioni fra le 80 mila 1 e le 100 mila lire, e cosi via fino a 5200 pensioni di importo superiore a 200 mila lire il mese. Giancarlo Fossi tvev3svsmlddilcscl

Persone citate: Donat Cattin, Montagnani

Luoghi citati: Roma