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Ulster: 30 attentati nelle ultime 36 ore Morta una donna, 22 feriti Ulster: 30 attentati nelle ultime 36 ore E' la risposta dell'Ira all'iniziativa britannica « di pacificazione » - Danni per un miliardo e mezzo - Ucciso un "guerrigliero" (Nostro servizio particolare) Londra, 14 aprile. L'Irlanda del Nord è ancora scossa dagli attentati terroristici dell'Ira: nel giro di 36 ore, sono esplose 30 bombe. I danni sono ingenti: si calcola che la serie di attentati sia costata almeno un miliardo e mezzo di lire. Ci sono stati anche 22 feriti, e una donna di 64 anni ha perso la vita. Questa nuova serie di attentati ha un chiaro significato politico: l'Ira respinge l'iniziativa britannica per l'Ulster, e intende proseguire la lotta armata sino alla fine. Le prospettive di una soluzione della crisi appaiono quindi remote, nonostante le masse cattoliche ora siano favorevoli all'apertura di negoziati. Oggi, le bombe sono scoppiate a Garvagh, ove sono rimaste danneggiate alcune cisterne di petrolio, a Londonderry, nella foresta di Tullymore, e a Belfast. Non ci sono state vittime. A Strabane e a Derry, i guerriglieri hanno anche sparato contro le truppe. I soldati hanno risposto al fuoco: un terrorista è stato ucciso. Ad Antrim è stato demolito un circolo sportivo, mentre a Castlewellan è stato pressoché raso al suolo un club massonico. A Dungiven, nella contea di Tyrone, ima pattuglia della milizia è stata fatta segno a colpi di arma da fuoco. L'ex primo ministro irlandese, Brian Faulkner, ha accusato il governo inglese di distogliere gli occhi dalle continue aggressioni perpetrate dall'Ira. Parlando ieri, nel corso di una riunione del consiglio delle donne unioniste, Faulkner ha dichiarato che « il governo inglese sembra intenzionato a dare via libera ai terroristi ed alle bombe ». « Londra — ha esclamato Faulkner — sembra convinta che distogliendo gli occhi dal problema se ne possa sbarazzare ». Bernadette Devlin, nonostante sia già sotto processo per avere preso parfe a dimostrazioni non autorizzate, ha annunciato che interverrà ad alcune marce di protesta durante il week-end. La giovane deputata cattolica ha detto di voler «mettere alla prova il segretario di Stato per l'Ulster, William Whitelaw». Con il suo gesto, la Devlin rischierà di essere condannata nuovamente e finire in galera. Renato Proni *