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la motocicletta Guida anche chi sta sul sellino posteriore la motocicletta Guida anche chi sta sul sellino posteriore E' importante il comportamento del passeggero - Non deve spostarsi per non squilibrare il veicolo, né disturbare il guidatore Queste note sono dedicate a chi va in motocicletta in coppia ed al passeggero in particolare. Mogli, fidanzate, amiche che amate le gite in compagnia e che in motocicletta slate abitualmente sedute dietro al marito, fidanzato o amico che sia, questi consigli sono per voi. Regola prima: per partecipare attivamente alla guida della motocicletta, anche quando si sta solo dietro, sembra un controsenso, non bisogna fare assolutamente nulla. Qualsiasi movimento in sella, anche solo uno spostamento del peso, o piegare la lesta di qua e di là, specialmente in curva, si risolve in una reazione della motocicletta che il pilota avverte e che deve correggere. Perciò, una volta in marcia, non muovelevi e, se proprio dovete farlo, agite con calma, approfittando di un rettilineo. La miglior posizione è quella a ridosso del pilota stesso, le mani appoggiate intorno al suo busto, la testa da un lato, sempre lo stesso. Il passeggero deve lare un corpo unico con il pilota e mantenersi completamente rilassato in modo da poter seguire gli spostamenti di chi guida senza opporre resistenza. Se dalla sella posteriore non vedete la strada perché il pilota vi copre la visuale, guardate il panorama piuttosto, ma non spostatevi mai di qua e di là: chi guida è colui che sta davanti ed a vedere la strada è sufficiente che sia lui. A differenza poi di quanto succede in automobile, in motocicletta la conversazione è vietata, rigorosamente. E' già di per sé una cosa diffìcile parlare, e farsi capire fra il rumore dello scarico, quello del vento e l'effetto schermante del casco (che è buona norma indossare sempre), se poi si aggiunge che un eventuale tentativo di colloquio può essere di disturbo per il pilota teso nella guida, ben si comprende come il galateo motociclistico sconsigli assolutamente di parlare al guidatore. Attenzione infine ai « consigli di guida » quando vi fermate. Il pilota fa certamente tutto quello che sa e nel migliore dei modi possibili per le sue capacità. Può risultargli piuttosto spiacevole sentirsi dire: perché non hai frenato? Come mai cambi sempre marcia? Non vedi che c'è la ghiaia per terra? Non stare a sinistra, non siamo in Inghilterra, e via di questo passo. Se ci tenete ad andare in motocicletta non fatelo, la prossima volta potrebbe andarci da solo. Guido Rosani