Anacreontiche di Dallapiccola e altre musiche contemporanee

Anacreontiche di Dallapiccola e altre musiche contemporanee Anacreontiche di Dallapiccola e altre musiche contemporanee Nel concerto dei Musici, brani di Quaranta, Mosso e Mariatti Serata di musiche contemporanee al Conservatorio per « I Musici di Torino ». Il giovane direttore Gianluigi Gelmetti ha aperto la serata con le due Liriche di Anacreonte di Luigi Dallapiccola, straordinario amalgama di strumentalità e intuito vocale, che ha trovato nel mezzo soprano Luisella Ciaffi Ricagno un'interprete eccellente per timbro e fraseggio. Nel Trattenimento musicale per cinque strumenti di Felice Quaranta la presenza di arpa e vibrafono (assieme a clarinetto, violino e violoncello) segna la linea domi- nante in cui si mantiene il lavoro, fatto di impasti delicati (specie nella Serenata intermedia) anche se sotto questo aspetto piacevole si nasconde un tessuto di notevole impegno costruttivo. Arricchita da due prime esecuzioni di autori torinesi la seconda parte, con Sei schizzi su testi brevi di Apollinaire per voce e strumenti di Carlo Mosso e « I bandisti di Brema, favola musicale » di A. F. Mariatti. Il primo lavoro appartiene a un Mosso meno teso del solito alla sperimentazione, e compiaciuto anzi di alcuni arcaismi che muovono dall'ultimo Debussy anti impressionista delle Sonate o del Noel des eniants: sono sei brani brevissimi ma con una vitalità concentrata e succosa che perviene a un eccitante potere evocatore, confermando la felice stagione in cui il compositore è entrato da qualche tempo. La « favola musicale » (su testo dei Grimi del Mariatti unisce alla voce recitante un gruppo di cinque strumenti a fiato; questi sono trattati con mano esperta in una specie di suite o divertimento cameristico, ma l'invenzione musicale salvo alcuni frammenti manca di quelle facoltà mimiche, o come si dice oggi, gestuali, che sono la sostanza della musica a programma. Forse il modello incombente di Pierino e il lupo di Prokofiev avrà consigliato una tematica riservata, demandando i valori nar' rat ivi essenzialmente al recitante, che essendo Gualtiero Rizzi, ha avuto tutto lo spic¬ co necessario. Ottime le doti di direttore messe in mostra in ogni brano dal Gelmetti, molto applaudito assieme alla Ciaffi (solista anche nel lavoro di Mosso), al Rizzi e ai compositori presenti in i sala. S- P-

Luoghi citati: Mosso, Torino