Una regione dell'Iran è sconvolta dal terremoto: migliaia le vittime

Una regione dell'Iran è sconvolta dal terremoto: migliaia le vittime Distrutti nella notte interi villaggi di contadini Una regione dell'Iran è sconvolta dal terremoto: migliaia le vittime Impossibile un bilancio esatto dei morti e dei feriti, soprattutto donne e bambini immersi nel sonno, gli uomini erano già al lavoro - La scossa è della massima violenza, i sismografi sono impazziti - Aiuti con elicotteri, truppe al lavoro per i soccorsi Teheran, 10 aprile. L'Iran è stato ancora sconvolto da un terremoto di una violenza eccezionale che ha colpito una vasta regione del paese a sud di Teheran. Secondo una comunicazione delle autorità i morti sarebbero un migliaio, mentre altre fonti parlano di 2000 o 4000 morti. Si tratta di una cifra relativamente contenuta perché il sismo ha colpito una regione scarsamente abitata. « Si è trattato di uno dei più violenti terremoti che ha colpito il nostro Paese » ha affermato uno scienziato dell'Istituto di geofisica dell'università di Teheran. L'intensità è stata di 7 gradi della scala Richter, che ne eonta in tutto otto. Il sismo è avvenuto alle 5,38 locali, le 3,08 ora italiana, in un momento in cui gran parte della gente che abita nella zona era immersa nel sonno. L'epicentro è stato localizzato in un punto a circa 900 chilometri a sud della capitale, dove si trovano i villaggi di Qeer e Karzin. Le comunicazioni con questi due villaggi, 200 chilometri a sud-est di Shiraz, sono interrotte. Il governatore della provincia di Fars, che ha sorvolato la zona con un elicottero, ha detto che almeno un quinto delle case sono crollate. Immediatamente da Shiraz e da Teheran cominciavano a partire squadre di soccorso e convogli per la zona sinistrata. Appena informato del terremoto, lo Scià ordinava al principe Mahmoud Reza, che già si trovava nella regione colpita, di assumere il controllo delle operazioni di soccorso. Verso la zona colpita sono stati inviati numerosi elicot- teri carichi di medicinali, coperte e generi alimentari da lanciare alle popolazioni colpite come primo soccorso. Sono stati mandati pure reparti del genio e di altre armi dell'esercito, con il compito di soccorrere le popolazini e di ristabilire i collegamenti telegrafici e telefonici. Le vittime sarebbero soprattutto donne e bambini, dato che la maggior parte degli uomini, quando è avvenuto il terremoto erano in strada verso i campi per iniziare il loro duro lavoro. La violenza del sismo, indi¬ cata dagli strumenti dell'Istituto di geofisica che sono letteralmente impazziti, è stata confermata dalla ricognizione aerea. I piloti hanno riferito, qualche ora dopo le scosse, che dalle montagne che circondano i villaggi di Qeer e Karzin continuavano a staccarsi ancora grossi massi e frane imponenti che precipitando a valle provocavano colonne densissime di polvere. Il terremoto na colpito una zona che si trova a soli 200 chilometri da Persepoli, dove nello scorso ottobre lo Scià e capi di Stato e di governo di ogni Paese celebrarono con uno sfarzo eccezionale i 2500 anni dell'impero persiano. Questa regione, dopo anni di siccità, venne seppellita nell'inverno scorso da sette metri di neve; ciò provocò numerose vittime fra la popolazione. La zona è esclusivamente agricola; la maggior parte dei villaggi che vi sorgono sono fatti di case costruite con mattoni di fango, che crollano alle primescosse. Un terremoto della stessa intensità di quello odierno provocò nel 1968 oltre 10 mila morti nell'Iran orientale. (Ap) U R.S.S. Humailan Baghdad l KUWAIT P1 Mashhtd IRAN T,ibas

Persone citate: Mahmoud Reza, Richter

Luoghi citati: Baghdad, Iran, Kuwait, Teheran