Dossier Rivera: parole senza fondamento

Dossier Rivera: parole senza fondamento Sul capitano del Milan incombe la minaccia di una dura squalifica Dossier Rivera: parole senza fondamento Pubblicalo il lesto completo degli accertamenti compilili dall'Ufficio Inchiesta della Federcalcio - Gli atti trasmessi alla Commissione Disciplinare che dovrà prendere una decisione - 11 giocatore ha confermato le sue dichiarazioni: l'indagine ha accertato che le accuse sono infondate - Rivelali i criteri seguiti dalla Can per la designazione dei direttori di gara - Secondo il giudizio di Rivera Michelotti «non sa arbitrare» Premessa Al Dichiarazioni di alcuni tesserati doll'A.C. Milan S.p.A. riportate dalla stampa: Il ATTRIBUITE AI, SU: GIANNI ni VER A secondo quanto riportato dalla stampi nazionale del 13-3-1972 e particolarmente dai |2u2UdSnJ ,5^It'v,1 L", j;""/.'"" tirilo Sitati. Corriere tirila Sera e Stadio, al termine della gara Cagllarl-Mllan, giocata a Cagliari il giorno IL' precedente, il capitano delPA.C. Milan. Gianni Rivera, pillando con alcuni glorilaI listi, mentre si trovava nel •pullman tu attesa di lasciali' lo stadio, avrebbe dichiaralo: ai di essersi aspettato, ancor i prima della gara Juventlls-Mllan ; del 20-2-1972, che da parie del sig. Campanai! sarebbe stato in| vialo al Milan un « siluro »; bl dir a Torino il piami (del sig. Campanatl) era soltanto in parte riuscito; c) che a. Cagliari il «piano» era riuscii" meglio; ili òhe la logica delle cose era che « bisognava « far perdere il Milan; 1 ' l.'ritirili Stampa della 1 ige coninnici: La presidenza federale Ila ricrvutn dall'ufficio d'inchiesta la relazione sugli accertamenti effettuali in ordine alle pubbliche dichiarazioni rese da tesserali delt'A.C. Milan. Rilevato ilic dalla documentazione in aiti inni sussistono clementi por l'apertura ili una turmale inchiesta si e pertanto sialiitim di rimettere tutta la documentazione alla Commissione Disciplinare della Lesa nazionale professionisti elle se ne varrà nel procedimento già instaurato presso la slessa a carico dei siCuori (danni Rivera e Nereo Rocco. ;i seguito del dcrcrtRicntu ila parte della presidenza delta Lega nazionale professionisti. Questo il contenuto del « dossier Rivera »: OGGETTO: Itela/lune sudi accertamenti eseguiti in ordine alle dichiarazioni pubblicamente rese da le-.ser.ili ilelI'VC. Milan dopo la cura Cagliari-Alilan del 12*3-19*2. allo scopo di verificare se sussistano violazioni all'art. I del regolamento di disciplina, l.i- indagini suini siale avocate personalmente dal duitnr Giacomo Banci, capo dell'Ufficio Inchiesta, il ijuale i- siain affiancato dal dottor Corrado De Biase, collaboratore dell'ililiein stessa. : ri rlir il Milan avrebbe potuto vincere lo scudetto soltanto se tosse riuscito ad accumulare olio o nove punti di vantaggio e rlie non vi sarebbe comunque riuscito | lineile- Campanaii fosse rimasto al suo posto: fi che esso Rivcra non avevi paura di lare tali dichiarazioni, essendo disposto a ricorrere, in raso di necessita, anello alla magistratura ordinaria. Il giorno successivo, sempre secondo alcuni organi di stampa, il Rivcra avrebbe rilasciato ulicrio ri dichiarazioni, sostenendo: «1 (i Ci- una differenza tra errore e furto c quello che eì 6 sialo fatto i- un vero furto » (Unità 14-3-721; /n ci Si avoli a l'arbitro Michelotti non ha avuto pudori. Ila in vernalo almeno ottanta punlzioCagliari e ci riti Ce una mafurto c'è. una i; ii E' il ferzo ci "rubano" in ( l'arse Scrii 13 ni a favore del deva in faccia... i Ila o tra errore bella differenza., campionato che questo modo i marzo 19721; ri ii Se ho raccontalo dolio storie ini dovrebbero squalillcare a vita. Ma devono dimostrare che sono stale storie» {Gazzetta dello Sport 14-3-72); il) ti Dovrebbero squalificarmi a vita, oppure colpire le persone rlic vanno colpite.., Che io deb ba perderà un campionato, porche Campanatl e in polemica con tutu gli arbitri, non ci sto » iLa Stampa 14-3-72). Nei giorni seguenti il Rivera alleluiava, sempre secondo quanta riportalo dai giornali, le sue di chiarazioni, assumendo: hi « lo non ho inteso accusare Campanatl od altri di disonestà. Se la disonesta esiste lo deve provare la Federcalcio, non io perché non ho prove., »: « Ilo aeeiisaio Campanai! ed alenili arbitri di incapacità, perche' di questo Ilo le prove, parlano gli itilimi risultali » (Corriere della Sera 15-3-72); in «(Voglio soliamo precisare elle nuli ho accusato nessuno di malafede o di corruzione. Ilo soltanto parlato di Incapacità, Non ho mai avuto l'idea di assurgermi a ruolo di giudice, ne tanto meno di accusatore, ilo riferito, soltanto, alcuni faiti come, sei coiido ine. sono realmente acca dilli ii i/; Tempo 15-3-72); ci e Sii ben chiaro che io non ilio mal mosso accuse agli arbitri ' di disonesta, corruzione e malafede. Ho soliamo accusato Cani panati di incapacità a designare I gli arbitri per le partilo del Millanti 'La Stampa 15-3-1972), ; ; I i|I'| o ; una tinse simile alla seguenl i: ; a Tra errore e furio c'è tutu belI la differenza » e dimostrava di i aver richiesto ai giornali La Gaz| ~rtla del Popolo c Slatini una inolila smentita, esibendo le coI pie dei relativi telegrammi. Ammetteva, poi, di aver parlalo di ii malìa ii con il dirigenti? del Cagliari. Arriea. ma di averlo fa!' lo in tono assolutamente seller | zoso. essendo in grande conlideo : za con il predetto dirigente. I.'al Jenatore Rocco sosteneva, inline. I di non aver mai pensato che da parir di qualcuno esistesse della malafede per danneggiare il Mij luti rd asseriva tieni raro nella normalità gli errori drsh arbitri Che la sua squadra aveva dovuto subire. Quanto dichiaralo dal sig. Roci co. a proposito del suo scambio di battute enti il sic. Anlca. ve; ulva controllalo con l'interrogato. I rio dell'» strsso vice presidente della società sarda il quale con * fermava'In pieno il tono seller| zoso delle parole del inculco del i Milan. L'avv, Sordido negava di aver urino ipure essendo presente nel pullman) le parole attribuite a Rivera, Dichiarava di aver saputo dello affermazioni del predetto ; soltanto il lunedi sera e di aver 1 invitalo formalmente il giocatore a non rilasciare ulteriori dichiarazioni, 11 presidente del Milan, a precisa domanda, dichiarava di i non ritenere sussistere alcuna macchinazione per danneggiare la I sua società c sosteneva che. se soli auto avesse pensato una cosa 'i dei genere, avrebbe preso unte | le iniziative del caso nella sede opportuna. Lamentava, comunque, che la sua squadra ni parlile importanti aveva dovuto su : biro errori dei direttori di gara. I il Milan. inoltre, a suo dire, sa , rebbe stalo scollo per « espcri j menti poco convincenti ». nel scn so che, a suo gare di rilievo, sarebbero siati designati «arbitri alle prime armi » e citi in misura maggiore rispetto alle altre so- ! cicla. (ili interrogatori .sopra missini. ' li permettono di rispondere comi: segue ai due questi! oggetto del- j l'indagine, enunziali al pai agra lo li): 11 non vi e dubbio che Riveru ' ha pronunziato la maggior parie dolio frasi a lui attribuite: ciò e stalo confermato dallo stosso Ri¬ vera e dal signor Rocco. Non vi sono elementi, invece, per ritenere che il signor Rocco abbia fatto lo afférmazioni che. gli sono slate attribuite da due quotidiani; affermazioni ohe egli, peraltro, come si è. dello, ó sialo sollecito a smentire. Quanto al riferimento alla « malia ». contenuto nello « battute » .scambialo con il signor Arriea, questo e sialo fatui sicuramente per scherzo sicché ad esso non deve attribuirsi rilievo alcuno: L'i il Riverii ha ammesso d: non possedere alcun demento a sostegno dei suoi sospetti. Egli ha Insistito nel!'affermare di non ossero In erario di dire so il signor Campanai] agisca in una data maniera per danneggialo deliberatamente il Milan o semplice 1 niente perche, non all'altezza deli la situazione. Ma non vi o duoi blo che, in questa maniera, egli I ha lasciato aperto come posslblI le (anche se assolutamente non 1 provala, come da lui riconoscili to) la versione della macchina ' zinne posta in essere ai danni della sua società. In queste alter' inazioni, peraltro, il Riverii ó. sta| to contraddetto e smentito dal - suo allenatore, dai suoi compagni : di squadra ascoltati e principili I mente dal suo presidente. | Per menti approfondirò gli st è voluto avere accerta- ' /.un col- iloqiuo con I membri della Can e ciò anche per aderire al desiderio dol ragionici' Campanai! che aveva richiesto un incoili ni. Sono siali ascoltati, oltre al signor Campanai!, anche i signori Adami e Ferrari Aggradi ed é slato possibile constatare con | quanto scrupolo, zelo od obietti vita vengono designali i direttori di gara. I criteri che stanno alla base dello designazioni sono moltopll' ci. SI tiene conto del desideri I degli arbilrl nomiti ad indicare già prima dell'inizio del campionato le sedi non gradite) e degli eventuali incidenti verificatisi nel| la stagione precedente e durante il campionato in corso; viene valutala l'Importanza dello gare con riferimento alla classifica e si considera la valutazione tecnica e il grado di forma degli arbitri, quale risulta dai rapporti dei commissari speciali. Nrlla seconda parte del campionato non si prescinde da ulteriori considerazioni di opporli! nilà, quali quelle: di tener presente la città di appartenenza degli arbitri in relazione alla posiziono In classifica della squadra della loro città; di evitare una successiva designazione dello stesso arbitro ad ima squadra che. pure senza strascichi polemici, abbia perduto in casa; di non designare un arbitro alla soelotà che debba incontrarsi, la domenica successiva, con la squadra della città dell'arbitro. Tutto ciò è stato illustrato dai componenti la Can c constatalo personalmente dagli inquirenti attraverso l'esame dogli atti e d'ufiìcio. In particolare, per quanto riguarda il Milan, si è poluto rilevare dall'esame dolio schede intestate ad ogni singola società, esistenti presso la Can e nullo in copia alla presente relazione, ohe della società ha avuto fuori casa Itino alla gara di Cagliari) gli arbilrl internazionali Lo Bello (3 volle). Allgonosc (2 volle) e sii arbitri cosiddetti an- FMg(LeAr(hccczccLfniI nlI I s' sI I| rmcteaj { ì ! i i /.inni (con un minimo di sei anni in scric Al Barbaresco (2 volle), Fioroni (due volte), Lattanzl c Michelotti. In casa, il Milan ha ricevuto gli arbitri internazionali Toschi (2 volici, Francescon, Angonese, Lo Bello, l'arbitro anziano Giunti, ed I «giovani» Serallnl (in scric A dalla stagione BR-(i!)l, Trinchtcri (69-70), Museali (liR-tlll) c Cali (69-70). Non diverso trattamento hanno avuto: — La Juventus che ha avuto In I casa gli arbitri « giovani » Tritichierl e Menegali. — Il Torino, che ha avuto In casa gli arbitri «giovanili Fanzini!, Lazzaroni, Casarin e fuori casa Serafini. — Il Cagliari, che ha avuto in casa gli arbitri « giovani n Trono, Lazzaroni, Cantelli o Trinchorl o fuori casa Ciucci. Mascali e Menegali. — La Fioroni ina. che ha avuto in casa gli arbitri « giovani u Me- I negali (due volle), Panzlno, dal luisi o ruori casa Serafini. I — L'Inter, che ha avuto In cuI sa gli arbitri « giovani » Glallul ' si. Menegali e fuori casa Serafini. Per quanto riguarda poi l'urbiI Irò Michelotti, che ebbe a dirigo | re la gara Cagllari-Mllan dol 12 marzo 11172. e il caso di rilevare che 11 prodotto era stato designa to, in precedenza, alla Juventus (gara interna con l'Atalanta ed esterna con la Roma), al Cagliari igara Interna con il Veronal, alla Fiorentina (gara esterna con il Catanzaro) e all'Inter (gara esterna con il Mantova). Conclusioni Non spella cerio K questo uflirio esprimere pareri né formulare proposlr. Sembra soltanto Il casti di porre in rilievo che c'i accertamenti condotti hanno j pnrlalii ad escludere l'esistenza { di qualsiasi aziono diretta coì inunque a turbare lo svolgimeli! tu del campionato, mediante i una pretesa opera di perseci!i zinne ai danni ilell'A. C. Milan. in slessii presidente e l'allenatore di della società hanno francamente escluso che qualcosa ilei genere possa essere avvenuta. Il ii sospetto » del signor Rivera, oltre clic non provalo, e certamente del lutto «lestitiiit'i di fondamento, E* rimasta altre, si smentita dai radi l'asserita errata designazione di arbitri (cioè con il frequente Impiego di direttori di cara Inespèrti), che avrebbe danneggiata II Milan. sì è potuto, Infatti, constatare con quanta cura e competenza l'organo tecnica procede alle designazioni e si è anche accertato come sia stalo sempre loniilii presente il criterio (li distribuire equamente s'i arbitri alle varie società. | | | ' I| Presidente, allenatore c capitano Milan: Sordiilo, Rocco c Rivcra

Luoghi citati: Cagliari, Mascali, Torino