Una donna arrestata per l'agente ucciso

Una donna arrestata per l'agente ucciso La rapina di piazza Vittorio a Roma Una donna arrestata per l'agente ucciso Ha 21 anni ed è di Rieti - Nega in carcere il disertore fermato dai carabinieri (Nostro servizio particolare) Roma, 5 aprile. Per la rapina di piazza Vittorio la Mobile romana ha arrestato (mesta sera una giovane donna di Rieti, Paola Cambonetli, di 21 anni. Contro di lei il sostituto procuratore della Repubblica, Claudio Vitalonc, che guida l'inchiesta sull'omicidio dell'agente Antonio Cardilli, aveva firmato ieri l'altro il mandato di cattura. Nel documento consegnato al capo della squadra mobile romana, dott. D'Alessandro, il magistrato indica gli articoli 575 c 576 del codice di procedura penale e accusa la giovane donna di omicidio a scopo di rapina. Sull'operazione di polizia che ha portato all'arresto della Cambonetli, negli ambienti della questura di Roma c'è il massimo riserbo. Non si vuole indicare il ruolo della ragazza nell'assalto al furgone del Banco di Roma che fruttò ai banditi 220 mi- lioni di lire in contanti ne si precisano le circostanze della cattura. Tanta riservatezza suscita perplessità dopo l'arresto compiuto ieri dai carabinieri che in aperta campagna hanno bloccato il disertore dalla leva Luigi Bordoni di 22 anni, indicato come il presunto autista della « banda delle belve », la gang che faceva capo ad Arnaldo Gesmundo, uno degli uomini di via Osoppo. Sull'arresto di Paola Cambonetti non si hanno indiscrezioni; sembra però che la Squadra Mobile romana l'abbia già condotta nel carcere di Rebibbia per consentire domani al dottor VitaIone di interrogarla. Il suo arresto sembra collegato all'affìtto di un appartamento nei pressi di piazza Vittorio. Se la notizia fosse vera, confermerebbe che ad assaltare il furgone del Banco di Roma e ad uccidere l'agente Cardilli con una sventagliata di mitra possa essere slata effettivamente la « banda delle belve ». decimata dalla polizia italiana il 23 febbraio scorso con l'arresto del suo capo e di quattordici dei suoi gregari. Il Bordoni, interrogato in carcere dal sostituto procuratore Vitalone, si è chiuso nel silenzio, dopo aver negato di essere in qualche modo coinvolto nell'uccisione dell'agente Cardilli. Sulla posizione di Bordoni il magistrato si riserva di decidere: contro di lui non è stato ancora firmato un ordine di arresto per l'assalto al furgone del Banco di Roma. Egli deve però rispondere di altre rapine, di diserzione e di associazione per delinquere. s

Persone citate: Antonio Cardilli, Arnaldo Gesmundo, Bordoni, Cardilli, Claudio Vitalonc, D'alessandro, Luigi Bordoni, Vitalone

Luoghi citati: Rieti, Roma