Sciopero totale a Mendoza Stato di allerta a Cordoba
Sciopero totale a Mendoza Stato di allerta a Cordoba Improvvisa crisi per Lanusse Sciopero totale a Mendoza Stato di allerta a Cordoba Una manifestazione spietatamente repressa dalla polizia: un morto, 69 feriti, 56 arrestati Riunione della giunta militare a Buenos Aires Buenos Aires, 5 aprile. Uno sciopero generale di 24 ore ha oggi bloccato quasi tutte le attività di Mendoza, la città a 1100 chilometri da Buenos Aires che ieri è stata teatro dei più gravi incidenti da quando il presidente Lanusse divenne capo dello Stato un anno fa. Un operaio di 36 anni è rimasto ucciso e 69 persone sono state ferite negli scontri di ieri fra la polizia, l'esercito e i dimostranti che protestavano per le nuove tariffe elettriche. Gruppi di rivoltosi, che secondo il governo erano guidati da « attivisti » giunti da altre parti del Paese, hanno incendiato 150 vetture in massima parte appartenenti a funzionari dell'amministrazione provinciale. L'abitazione del governatore Francisco Gabrielli, che ieri aveva rassegnato le dimissioni, è stata presa a sassate, e molti negozi sono stati saccheggiati. Lo sciopero è stato indetto stamane dalla Confederazione generale del lavoro (Cgt) per protesta per la brutale repressione da parte delle for¬ ze dell'ordine. Vi hanno aderito la maggior parte dei sindacati. Gabrielli, che è un esponente del partito conservatore che per lungo tempo ha governato nella provincia di Mendoza, si è dimesso in segno di protesta per gli ordini che erano stati impartiti dall'esercito alla polizia provinciale per una spietata repressione della manifestazione. Lo ha sostituito il gen. Luis Gomez Centurion. Il presidente Alejandro Lanusse, che si trova a dover fronteggiare la più grave minaccia al suo governo da quando assunse i poteri, ha presieduto una riunione della giunta militare. Le forze di sicurezza sono state poste in stato di allerta nella città industriale di Cordoba, dove i manifestanti hanno rovesciato i due precedenti governi militari. Una dichiarazione della Confederazione generale del lavoro attribuisce gli episodi di violenza alla politica economica del governo e all'azione di repressione delle forze dell'ordine. (Ap)
Persone citate: Alejandro Lanusse, Cordoba, Francisco Gabrielli, Gabrielli, Luis Gomez Centurion, Mendoza
Luoghi citati: Buenos Aires
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