Trovate morte in una condotta d'acqua l'ex religiosa e la figlioletta scomparse

Trovate morte in una condotta d'acqua l'ex religiosa e la figlioletta scomparse Scoperte dal guardiano di una diga a Porto d'Adda presso Lecco Trovate morte in una condotta d'acqua l'ex religiosa e la figlioletta scomparse Le vittime hanno 39 e 2 anni: si sono gettate nel fiume abbracciate - Mancavano da 20 giorni Si era pensato che la donna avesse finto il suicidio per commuovere l'uomo che l'aveva resa madre scorso iDal nostro corrispondente) Lecco, 4 aprile, tg.g.i Rosetta Bonalumi, la vx suora trentanovenne di Meniti', e la figlioletta Lucia, di 22 mesi sono state trovati' morte in un canale vicino a Lecco: erano scomparse (li casa il Ili marzo Questa mattina alle novepresso la griglia di protezione della condotta forzatad'acqua che immette nella diga di Porto d'Adda, il custode degli impianti, Dante Mazzoleni, di 49 anni, notava duecorpi umatli cne affioravano n.a j rin,lti e slj arrjUsti irat tenuti dalla griglia. Anche a prima vista i corpi apparivano come quelli d una donna sui quarant'anni I e di una bimba di circa due. Poiché il Mazzoleni era al ; ' corrente della scomparsa del- ila Bonalumi e della figlio- I letta lungo il corso dell'Adda 1 e delle inutili ricerche effet- | tuate dai sommozzatori nel fiume, lasciava un collega a ; trattenere i corpi con un un- cino perché la corrente non ' li trascinasse via e correva ;1 ad avvertire i carabinieri, i 1 militari, con l'aiuto di \1 alcuni pescatori, recuperava-,1 no i due cadaveri ancora j , stretti per mano, malgrado il lungo percorso nelle acque del fiume e poi lungo le con- 'dotte forzate che conducono ; alla diga di Porto d'Adda, : Recuperate le due salme e I avvertita una sorella della itiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiitiiiitiiiiti onna che abita a Merate, I stato effettuato un ricono- ! cimento che ha confermato i uanto si pensava. Il rinvenimento dei due cor- i e il riconoscimento sono vvenuti quando ormai l'eco ella scomparsa si era spena. Il 16 marzo infatti era tata notata la scomparsa da Merate della Bonalumi e deia figlioletta: il giorno dopo ! ra stata ritrovata a Calusco I d'Adda, a una decina di chi-1 ometri da Merate e sempre | nei pressi del fiume, l'utili-] aria che là donna si era fat- ! a prestare dalla sorella di-1 endole che ne aveva biso- ! gno per recarsi a fare lai pesa a Lecco: sui sedili po-1 teriori dell'auto era stato 1 rovato un biglietto in cui la ! donna informava i parenti di I avere intenzione di uccidersi La Bonalumi, prima suora e poi infermiera, era divenata madre di Lucia dopo la relazione con un uomo sposato. In un primo momento si era pensato che la donna avesse scritto il biglietto manifestando intenzioni suicide per commuovere l'uomo che l'aveva abbandonata dopo averla resa madre, invece la Bonalumi aveva veramente pensato di l'aria finita trascinando con sé nel fiume la piccola Lucia. I due cadaveri sono stati trasportati nella camera mortuaria del cimitero dove saranno sottoposti all'autopsia ordinata dal sostituto procuratore della Repubblica: si vuole accertare se la morte di madre e figlia è veramente imputabile ad annegamento I in sei; il 31 scorso altrettanti ! avevano tentato la fuga, ma i due, sorpresi sui tetti, erano a stati convinti dal sostituto procuratore della Repubblica dottor Parola a rientrare: gli stessi sono oggi tra i nuovi evasi. Gli evasi sono i diciot-tenni Giovanni Misso, Carlo Girò e Giacinto Diamanti, di Genova il primo e di Carrara o ! gli altri due, il diciassettenne o I Claudio Forno, di Volpiano -1 (Torino) e Angelo Fioldini, di e | 16 anni, di Carrara. -] I cinque giovani, decisa l'e-- ! vasione, hanno aggredito tre -1 guardie carcerarie, quindi, do- - ! po averle immobilizzate, le ai hanno rinchiuse in una delle -1 celle, quindi si sono impos- o 1 sessati delle chiavi del porto-a ! ne e dopo avere staccato il tei I lefono sono fuggiti. Quando, a a oo a dopo qualche tempo, il diret tore Rizzoli si è accorto della fuga e ha dato l'allarme, glievasi erano ormai lontani. Il 16 marzo scorso dal «Buoncompagni», dopo avere immobilizzato alcune guardie e il portinaio erano fuggiti il milanese Giorgio Vacca, il Girò, il Forno, il torinese Do- nato Aliano, di 16 anni, Bene detto Ligorio, di 17 anni, pure di Torino, e il quattordicenne alessandrino Fernando Trevi san. Trevisan, Forno, Vacca e Girò venivano riacciuffati do PO qualche giorno. La sera del 31 marzo però gli ultimi due, insieme a Giuseppe Car tisano, di 16 anni, di Arma di Taggia, al torinese quindicen ne Pasquale Pasciuto, a Gia- cinto Diamanti e Pietro Bian chi, di 14 e 17 anni, entrambi di Carrara, immobilizzate due guardie, fuggivano ancora at traverso i tetti del carcere, Dato l'allarme, giungevano sul posto i carabinieri e si scopriva che due degli evasi, il Diamanti e il Girò, erano ancora sul tetto dell'edificio. A fatica, parlamentando a lungo, il sostituto procurato re dottor Parola riusciva a convincerli; i due scendevano I e rientravano in cella, f. m.