Offensiva sempre più violenta dei nordvietnamiti in Indocina
Offensiva sempre più violenta dei nordvietnamiti in Indocina Il presidente Nixon interrompe le vacanze Offensiva sempre più violenta dei nordvietnamiti in Indocina Rinforzi da Saigon in marcia verso il fronte - L'aviazione americana compie i più massicci bombardamenti dal 1968 (Dal nostro corrispondente) New York, 3 aprile. Continua tra sanguinosi ombattimenti l'invasione del- a provincia settentrionale dei Sud Vietnam, da parte delle truppe di Hanoi. Le basi principali intorno a Quang Tri, la capitale, sono state sgomberate, ed è in corso an che lo sfollamento dei civili dalla città. Da Saigon, partono in continuazione rinforzi, ed è stata imposta la censura sulle notizie dal fronte. L'aviazione americana si accinge ai più massicci bombardamenti in territorio nordvietnamita dal 1968. A Washington, il presidente Nixon ha interrotto le vacanze pasquali e convocato il Consiglio di sicurezza nazionale, diretto dal consigliere Kissinger e dal capo di stato maggiore Moorer. Egli ha anche consultato telefonicamente il segretario di Stato Ro gers e il ministro della Difesa Laird. Nixon, hanno dichiarato i portavoce, «segue gli sviluppi nel Vietnam con estre ma attenzione, e prenderà una decisione sul da farsi». Secondo i portavoce della Casa Bianca, il disimpegno americano dal Vietnam del Sud non è minacciato. Le rassicurazioni di Washington non bastano a nascondere l'allarmante realtà. Dai combattimenti del Tel nel 1968, non si assisteva a una ripresa cosi violenta del la guerra. L'alto comando americano ha richiamato d'urgenza, dalle Filippine e dal Giappone, le portaerei Kitty Hawk e Constellation. Appena esse si affiancheranno alla Coral Sea e all'Han- dmrcl4ltasz—pc—v—rnrlc rhp qì trnunnn rriù npl I COCA-, cne SI trovano già nei golfo del TonchinO, gli Usa di- 1 sporranno di 275 apparecchi, più 250 circa di stanza nelle basi sudvietnamite e tailandesi. L'alto comando ha promesso di bloccare l'invasione. L'offensiva comunista era attesa dalla visita del presidente Nixon a Pechino, il 22 febbraio, ma ha colto egualmente di sorpresa americani e sudvietnamiti. Le truppe regolari di Hanoi non hanno- incontrato molta resistenza. Allargandosi a ventaglio hanno conquistato la base cinque, presso il confine col Cambogia, e il villaggio di Don Gha a oriente. E' impossibile predire che cosa accadrà nei prossimi giorni. Qui, a New York e a Washington, si teme che la paziente opera del presidente Nixon per il disimpegno divenga inutile. Non c'è ottimismo , neppure in vista del «vertice» al Cremlino, del 22 maggio. Può darsi che domani o dopodomani sera il Presidente rivolga un appello alla Nazione: le prossime ore diranno se questo è o no il frangente più difficile in cui egli si è trovato dall'elezione. e. c. | ! CINA ; SAIGON
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