Le donne si ribellano all'Ira

Le donne si ribellano all'Ira Le donne si ribellano all'Ira Firmano una petizione per chiedere la fine delle ostilità (Nostro servizio particolare) Londra, 1 aprile. La comunità cattolica dell'Ulster comincia a reagire positivamente alla radicale iniziativa del governo britannico per risolvere la crisi. Le donne di Belfast, per esempio, si stanno ribellando contro i guerriglieri dell'Ira, che spadroneggiano nei loro quartieri. Questa rivolta è stata provocata dalla morte di una madre di dieci figli. Martha Crowther, uccisa alcuni giorni fa nel distretto cattolico di Andersontown, durante uno scontro a fuoco tra terroristi e truppe. Un gruppo di madri cattoliche avrebbe persino aggredito due guerriglieri. Altre hanno minacciato l'Ira di rivelare all'esercito britannico i nomi dei loro guerriglieri, se la campagna terroristica non cesserà. L'Ira, come noto, continua la guerriglia, nonostante l'iniziativa inglese sia stata accolta con favore a Dublino e dai politici cattolici nordirlandesi. Nei dieci giorni seguiti all'annuncio del piano inglese, sei persone sono state uccise e cinquanta ferite. Le esplosioni sono state trenta. Ma ora la comunità cattolica è stanca della guerriglia. Non solo essa ha sofferto gli effetti delle esplosioni e degli attentati dell'Ira, ma ha dovuto subire anche le durissime repressioni dei soldati inglesi, che l'hanno terrorizzata nelle case e nelle strade. Perciò, le donne di Belfast stanno raccogliendo le firme per una petizione, perché cessino le ostilità. Questa petizione verrà presentata nei prossimi giorni a Sean Mac Stiofain, capo dei «Provisionals», l'ala più potente e anche più crudele dell'Ira, a Dublino. Anche le mogli degli internati sono in agitazione. Le consorti dei 132 uomini, detenuti sotto il sospetto di essere guerriglieri a bordo della nave Maidstone. nel porto di Belfast, hanno annunciato che inizieranno da stasera lo sciopero della fame. Lo sciopero è una protesta per le condizioni inadeguate in cui sono costretti a vivere i loro mariti. Gli internati stessi stanno già attuando lo sciopero della fame da venerdì scorso. Essi si lamentano della bassa qualità del cibo i hanno trovato schegge di vetri e capelli umani nelle vivande) e della scarsa libertà di movimento a bordo della Maidstone. Domani, a Belfast, a Londonderry e in un'altra decina di località dell'Irlanda del Nord (oltre che a Dublino), si terranno imponenti manifestazioni, per commemorare la rivolta di Pasqua del 1916. Il 24 aprile di 56 anni fa, i repubblicani insorsero contro gli inglesi, conquistarono alcune zone della città e proclamarono la Repubblica. Si arresero dopo sei giorni di combattimenti e tremila morti. Nella tesa atmosfera di quest'anno, si teme che le dimostrazioni repubblicane provochino gravi incidenti, anche se i cortei sfileranno soltanto nei quartieri cattolici. r. p.

Persone citate: Martha Crowther