Quando l' «antipatico» scrive

Quando l' «antipatico» scrive «Ebdòmero»: uno straordinario romanzo di De Chirico Quando l' «antipatico» scrive Giorgia De Chirico: « Ebclò- gimero». Ed. Longanesi, pa- \qgine 176, lire 1400. Luisa Spagnoli: « Lunga vita \ di Giorgio De Chirico », Ed. Longanesi, pag. 200, lire 1400. La storia letteraria è. come a conoscerli da vìcino: con sentenze spesso inappellabili, 0 comunque di rado annullate. Accade cosi che libri beil'issimi, davvero vitali per una cultura, al di la anche decennì: csqeprsogni istituzione, matrigna. I vEsclude dal suo affetto scrii- j stori ed opere, senza peritarsi, prImdndell'epoca in cui hanno visto. Ssiano ingiustamente] gal silenzio. 1-er ] (la luce, condannati ed anche quando se ;ne tenta coraggiosamente il\ recupero, è una partita per¬ csa in partenza. Nel l'oio,m d oro delle patrie lettere, quei i s r^^i^'^L^^'. J"e"? I * *'.quesw " c«*"' 1L'";"' ul Ebdòmero, un libro per più L^ ccleorc fuon d-llu^ c - ",. . , - ,. .- ,. : iliriche non avranno amilo di lcittadinanza. E' questo il caso. temo, di rttualmente ignorato aai,n lfrri norsn"u' ?. ^'rc "l a italiano Giorgio De Chirico, a proprie spese , totradiuit.^MMmj^ìgcese. lo pubblico nel HIJ'J a 1 Parigi, nel 1U57 lo cento, E' giusto, intanto, dirlo ro 5i lo ristampo ■e in italiano ed\un editore piccolo e coraggioso. Vanni Scheiwiller, lo vesti di una sopracoperta per garantirgli quel minimo di diffusione che da sé non poleva trovare; nel '04 lo ripubblico in francese Filinimarioli ed ora Longanesi ritenta l'impresa nella collezione Olimpia. date per mostrare come co- | Ci siamo persi in queste [deste opere, quanto più sono \ raffinate più originali, tanto i vengono ostinatamente ; ignorate. Eppure Ebdòmero | è uno dei pochi romanzi che iresteranno del nostro Nove-[ maiv-.o' Solo se non si pensa ci questo genere letterario come a qualcosa di troppo angusto. Ebdòmero non raccon ta, per intenderci, una incen da articolala secondo le leg- gì del verisimile: è un lungo, zininterrotto sogno: una se- j squenza onirica filalissimu in \ rcui, ami, da sogno sgorga lsogno. Racconto di un sogno,\lquindi, se proprio vogliamo ; etichettarlo: e sogno al lem- po stesso di tanti possibili racconti, appena intrapresi e', subito smessi perché altre \ visioni incalzano: in un pue- saggio elladico, in cui im- \ pietriscono rovine, marmi pa- riì svettano in sublime soli- ! Indine, s'ergono come stingi ' monumenti. E' troppo tacile stabilire ' dei nessi, sollecitati dal dira-, narsi deìla nostra immagina- Sjone Cjsuaze c.0,; , qra-idi\ guaM del De Chirico me-\ (afiliWU ,si pensa subito al-\ ;-jrm,, dell'arrivo o al ! camo d'amore della collezione Rockefeller, rispettiva- menle del ,12 e del -U). ma sarebbe indebito criticameli ' *« instaurare tra quei capo-.II vero e che De Chirico i,, ,.0mnro ,i,n,,u, ,,u,, Ì^^rtÙSSR^^ "' " "teiiuiloolio a essere ic (KO(U«rufC Ila quei C'IIJU- laVQri morlci e y libro un rapporto di filiazione. note certe sue ,e ma _ a voler restare nei terreni della prosa — sin dal 18, g^ ,-ìvista Valori plastici. Sj putecuno di ui leggere i)mni dì m(ru narratività (ne citù ltno soltanto. Zeusi l'è-1 sploratore; che prefiguravano cadenze e atmosfere del libro più tardo. Scrittore dunque di pura e sorgiva locuzione, non di ripiego o di riflesso, il De Chirico di Ebdòmero lo è anche nel controllo della materia. La catena di visioni che per-1 corre il libro, s'alterna e si [fonde con mistura perfetta alla riflessione, all'invettiva ' \ al referto psicologico, senza che mai narrato e monologo si sopraffacciano: ed ogni episodio di questu folgorati- \ite avventura onirica, bencllé [illuminato d'una luce spettra- le d'incubo, è poi. nelle sue\ intime giunture, saldamente costrutto e dominato da una colonia strutturale fermissima. Ecco perché parlare di questo inquietante Ebdòmero come dell'archetipo del roman- zo surrealista e. in sede I l storiografica, inesatto, I sur- , e realisti, die fecero segno del ; v loro odio-amore De Chirico,, g secondo quel miscuglio dì ge- ' Slosia ed ammirazione ch'era \ s connaturato alla loro passio- \ è "e militante, mirarono nei g loro romanzi ad una narrati- i r vita centrifuga, in cui auto- I c bìografismo e visionarietà \ v esplodevano verso l'esterno i lin una disordinata tensione \ r vitalisticu: De Chirico è inve- d ce narratore centripeto che \ a caparbiamente riconduce il \ v discorso — persino l'a cita- , j *«one. il ricordo erudito, la Parodia letteraria — ad un : u Principio costitutivo essen-\rziale- Di aui l'impressione di 1 ncompattezza cne semPre svaria e divaga ldi Ebdòmero. r ePP«re mai si disperde: mappa fraslagliatissìma, ma perspicuamente delineata /inar¬ co nei particolari. Chi, a lettura ultimata, vo usl esse saperne di più del libro del suo autore può ora ri¬ olgersi alla divertente biorafia che ne ha scritto Luisa pagnoli. Uso l'aggettivo in enso pieno e nobile, tanto raro imbattersi da noi (neali per secolare tradizione a iscrivere la vita altrui, senza adere nell'accademismo più ieto o nella più sfrenata apoogia/ iti un racconto così ilae e stimolante: folto di dati da soddisfare anche i filologi rcigni, pettegolo senza scotienienza, sorridente ma con uicio verso il Maestro. Ne balza vivo il ritratto di un « antipatico di professior.e». più che per disposizione innata: un mis. ntrono cu ettuale che si finge ine rioso degli uomin, .n ntel- un urtista consapevole in ommo grado del proprio taento ma anche munito di una buona dose dì autoironia. Guido Davico Bonino i j \ lda Giorgio De Chirico fotografalo accanto ad uno dei suoi molti autoritratti, stavolta in costume secenlcsco dl il è l i I d ù d b

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