QUALCHE TITOLO IN VETRINA

QUALCHE TITOLO IN VETRINA QUALCHE TITOLO IN VETRINA pri sin Il lettore di Piero Chiara su- I bira di home al suo nuovo li- bio Con la faccia a terni e ai- \ tre storie (ed. Mondadori, lire , 2000) una doppia sorpresa. Dap-! ma scoprirà, nel lombardis- imo Chiara, una insospettata radice siciliana: i racconti di questo libro narrano appunto il ritorno dello scrittore nella Si- cilia del padre e dei suoi avi. 1 lì poi incontrerà una diffusa vena autobiografica, che era esclusa dagli alni racconti. La esperienza della lena siciliana. dove lo scrittore si avventura I per rilrovare j segnj di un suo I probabile passato e per rincon- i naie antichi parenti, è la sint-; boi esperienza dell'* irrazio-1 naie ». dell conoscitivo sempre riposalo: è la scoperta 1altro » dall'ordine in cui Chiara ha idi un mondo non più codifica bile dalla ragione, elle si affida unicamente alla forza degli jistinti c dei sentimenti. Con questo libro insomma Chiara 1aggiunge, scrive Pampaloni nel- [la presentazione, nelle - sue ve- I ne di seritiorc razionalista e| lombardo qualche goccia di san- t \ gite più oscuro»; e non ira-\ b , porla che lo scrittore dichiari, | c! per conio suo, quasi a rimuo-lhe « ri-1 « vere ogni tentazione, eli tornare sui posli della vita pas-1 M sala a compiere verifiche e rie- u vocazioni aia sempre un passo s- sbaglialo », ponga per « sempre ; l. 1 una pietra negli anni che non ci ! d; ai cgli occhi] rla somigliano più ». a * * a " Ila assassinato . del silenzio I questa specie di a I tempo f in illitsic.ii I e ci cono I duce I al baratro del nulla. Il - i Rinnegalo e l'amore 11 I cuori -; scino pietre I dissepolte II -1 Chi vive più I se ognuno è a 1 ni I di cattedrali I e di epa e senza Iddio I che orinai blatera a i a vuoto I ira false proporzio- a Ioni ciechi? ». Su queste note meste e ammonitrici sì intrec¬ i j ciano le Rapsodie di Giuseppe n ì Susillo (ed. Itulscambi, lire a 11000): il linguaggio tradisce, l- senza filisi veli, il forte ascetie-ldcnlc di Lorca. e | Pubblicato per la prima vol tu nel 1858 con il titolo Della \ bellezza educatrice, bellezza e | civiltà di Niccolò Tommaseo j tliora ristampalo nella collana ! d1 « Scrittori italiani » dell'editore c 1s|aglire 5000) contiene pdi interventi icoriei z1 Mar/orali. una serie ui niwiraiu ^GU,lkMd sui problemi dell'arie, sui suoi a ; lini e i suoi mezzi. Si ripren- i m ! dono qui temi già impostati e ì n; a lungo discussi dalla querelle i classico-romantica: il line mo] rulistieo dell'arie e la teoria dell'imitazione, il rifiuto della mitologia come paganesimo c la rivalutazione del Medioevo, la l'unzione politico-popolare dell'arte e la precettistica normativa. Il libro comunque non | desaunsce il proprio interesse in , questa sua prospettiva semplice- mente teorica; come sempre j Tommaseo coinvolge — quale . ehe sia il suo discorso — la j propria esperienza personale. L anche Bellezza e civiltà è ricco | di intensissimi spunti autobio- ! liei g. der. j

Persone citate: Bellezza, Niccolò Tommaseo, Pampaloni, Piero Chiara, Tommaseo