Thalita Poi forse ebbe l'eroina al Number One: sbagliò dose?

Thalita Poi forse ebbe l'eroina al Number One: sbagliò dose? Thalita Poi forse ebbe l'eroina al Number One: sbagliò dose? Si sospetta che a fornire lo stupefacente sia stato il « professore » - Non esclusa l'ipotesi di un delitto - Estranea alla vicenda del « night » l'attrice Caro! André (Nostro servizio particolare) Roma, 29 marzo. La morte di Thalita Poi e la forte dose di eroina che la provocò hanno dato nuovo impulso all'inchiesta in corso da un mese e mezzo sui trailici di droga che si svolgeranno al « Number One», il locale,notturno più alla moda di Roma. Si sospetta infatti che a fornire 10 stupefacente alla giovane moglie di Paul Gctty .ir. sia stato Bruno Ruggeri, che già si trova in carcere da parecchi giorni con pesanti accuse. Nei confronti del «professore», indicato come il principale spacciatore, il magistrato avrebbe emesso anzi un nuovo avviso di procedimento. Il sostituto procuratore della Repubblica, Domenico Sica, sta compiendo un supplemento di istruttoria sulla tragica fine di Thalita Poi, dopo che i periti incaricati degli esami tossicologici hanno escluso l'ipotesi del suicidio con i barbiturici, affermando che la morte fu dovuta a una dose eccessiva di eroina: la droga più potente che esista in circolazione. Si cerca quindi di stabilire se anziché essersi tolta volontariamente la vita, la moglie dell'erede di una delle più grosse fortune del mondo sia rimasta piuttosto vittima della sua inesperienza nell'uso di questo stupefacente o addirittura di un omicidio. Thalita Poi e Paul Getty jr. erano frequentatori del « Number One », dove più volte la giovane donna fu vista anche insieme con altri amici. Fin qui, naturalmente, nulla di strano, anche se alcuni si sono lamentati per essere stati definiti « assidui » del night di via Lucullo, come l'attrice diciassettenne Carol André, fotografata a fianco di Helmut Berger durante una serata organizzata per la consegna di un premio cinematografico e che in seguito non ebbe altre occasioni di frequentare il locale. Da che cosa nasce, dunque, 11 legame che pare unire la morte di Thalita Poi ai traffici del « Number One »? E' stata una fotomodella francese a fornire ai magistrati la traccia. Si chiama Marie Hélène Avelline, conosciuta nel suo ambiente di lavoro col nome di « Federica ». Per no- j ve ore fu interrogata nei giorni scorsi dal giudice istruttore, Antonio Stipo, e dal pubblico ministero, Domenico Si'. i quali poi la misero a cu. fronto nel carcere di Regin i Coeli con Bruno Ruggeri. con Paolo Vassallo e con Dante Micozzi. Le dichiarazioni che la fotomodella ha fatto ai magistrati sono coperte dal segre to istruttorio. Un settimanale pubblica tuttavia nel suo prossimo numero un servizio in cui si dice che la Avelline « affermava, in tempi non sospetti, di sapere che la morte di Thalita Poi era dovuta a una iniezione di eroina e di aver avuto a questo proposito le confidenze di due suoi amici: Dante Micozzi e Bruno Ruggeri. detto anche "il Faina " ». E' stata perciò la testimonianza della fotomodella francese a far sorgere il sospetto che it fornire l'eroina per la fatale iniezione siano stati i personagg: coinvolti nell'affare del « Number One ». Ovviamente sia Ruggeri sia Micozzi hanno respinto una simile ipotesi. g. fr.

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