L'ambiente dove matura il crimine

L'ambiente dove matura il crimine Ultima vittima d'una catena L'ambiente dove matura il crimine Ancora una volta l'omicidio nasce nel mondo del vizio - La clandestinità in cui "esercitano" le mondane è all'origine di una lunga serie di delitti impuniti Un'agenda con decine di nomi, I tante piste quanti erano i suoi | amici. il controllo degli «ultimi | spostamenti», ricostruiti sulla ba- | se di qualche insicura testimo nianza. «Ieri pomeriggio era a piedi in via Ormea; di sera è passala pili volte per le vie del centro, guidando l'auto e sostando spesso in corso Matteotti». Qui si fermava di frequente anche Martine Beauregard. Puntualmente nelle indagini sull'omicidio di Franca Croccolino si ripercorrono strade sempre eguali: quelle ogni volta imboccate dagli inquirenti dopo la scoperta del cadavere di una prostituta. Stringi stringi, la peggiore delinquenza torinese si condensa nel mondo del vizio: tra sfruttatori e sbandati d'ogni risma, che dal sordido ambiente traggono protezione, possibilità di ricetto e di sporco guadagno. Sono sempre molti, ma in diminuzione, i delitti passionali, per rapina o per interesse. Aumentano invece quelli all'infimo grado della criminalità, ammesso che si possa tracciare una scala di valori nell'ambito di prostitute, travestiti, e loro protettori occasionali o «patentati». Qualche settimana fa era toccato a «Sofia», pugnalato sotto il muro di cinta del camposanto di Moncalieri. Prima ancora erano state uccise la mondana di piazza Carducci; quella anziana di corso Casale; la «ninfa» di Nichelino massacrata a colpi di pietra, come la sua «collega» alle Basse di Stura; la prostituta trovata nel Po con il cranio fracassato, presso 11 ponte Isabella. E così via, risalendo il cammino d'una violenza a senso unico. Le vittime sono donne sventurate per condizione mentale e scelta di mestiere. Non ha torto l'opinione pubblica quando protesta per gli aspetti più scandalosi della prostituzione stradale. Accanto alla richiesta di eliminare «lo sconcio propinato a tutti, anche ai più giovani», c'è una critica di fondo alla liberalizzazione del meretricio, avvenuta con la legge Merlin. Provvedimento di civili e onesti principi, ma che non ha raggiunto gli obbiettivi prefissi: il recupero di donne «legalmente sfruttate» e la difesa della salute pubblica. Le prostitute sono scese a schiere sui marciapiedi. Con il moltiplicarsi delle malattie veneree, c'è un aggravamento del contagio. Si potrà obiettare che Franca Croccolino «esercitava» In un pied-à-terre, al riparo dai perico li di rapinatori o maniaci che, raccogliendola sulla strada con la loro auto, potessero usarle vin¬ lenza. E' accertato però che 11 piccolo alloggio era una « semplice scelta economica », della donna. Lei continuava a reclutare la maggior parte dei clienti sui marciapiedi o percorrendo lentamente in auto le vie del centro, nelle ore serali. Comtmque sia, la vittima agiva in quella sfera semiclandestina che è tipica di ogni passeggiatrice. Ai margini della legge, taglieggiata prima dai titolari di miseri alberghetti; poi dall'immancabile sfnittatore, appena ha avuto il piccolo alloggio; costretta a mantenere legami con numerosi individui di un mondo turpe conosciuto quando aveva deciso di abbandonare la cuflietta da infermiera per il piU remunerativo baby-doll. Esiste una sempre più radicata convinzione: è preferibile che queste donne siano libere di « lavorare » in casa propria, con garanzie di legge che le pongano In qualche misura al riparo dalle infamie degli sfruttatori e dalle accuse di scandalismo. In Paesi non meno civili del nostro si è giunti alla sistematica tassazione delle prostitute. Perché non pensnre seriamente anche da noi a quest'aspetto fiscale e a una globale disciplina del settore? IE' uno degli argomenti trattati durante la tavola rotonda de La Stampa, di cui riferiremo nei prossimi giorni). Il delitto nel mondo dell'amore mercenario non sarebbe cancellato di colpo. Ma molto più raramente saremmo sconvolti da notizie di violenze e fatti di sangue ai piedi di un canapè.

Persone citate: Franca Croccolino, Martine Beauregard, Merlin, Stringi

Luoghi citati: Moncalieri, Nichelino