Il rilancio del disarmo di Vittorio Zucconi

Il rilancio del disarmo ANALISI Il rilancio del disarmo (Nixon discuterà, con il Cremlino, la riduzione delle forze in Europa) (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 27 marzo. Nixon rilancerà a Mosca la proposta di una riduzione multilaterale ed equilibrata delle forze nel Centro Europa. L'offerta, partita dalla Nato nello scorso autunno, è rimasta finora senza seguito, per l'indifferenza dei sovietici e per lo scarso sostegno dato da Washington alla « missione Brosio » (il sondaggio affidato all'ex segretario generale dell'Alleanza, ancora in attesa della convocazione dal Cremlino). L'assicurazione che tale problema sarà all'ordine del giorno nella visita di Nixon al Cremlino è stata data oggi ai paesi della Nato da Martin Hillenbrand, inviato speciale del presidente americano, nella cui amministrazione è sottosegretario per gli affari europei. Hillenbrand ha compiuto una « missione lampo », partecipando ai lavori del consiglio Nato con l'incarico di « consultare » gli alleati alla vigilia del viaggio di Nixon. Di fronte agli ambasciatori Nato, Hillenbrand ha dettagliatamente esposto i temi chiave del viaggio: conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, la riduzione delle forze nel continente la cosiddetta «Mbfr» (« Multilateral Balanced Forces Reduction »), i negoziati sulla limitazione delle armi strategiche «Salt», gli scambi commerciali, i rapporti con l'Asia e il Terzo Mondo. Con questa missione, affidata ad Hillenbrand, Nixon — si dice stasera alla Nato — ha voluto fugare i malumori creati dal totale silenzio mantenuto dalla Casa Bianca nei confronti dei partners atlantici sul viaggio in Cina. In particolare, la ripresa del tema « riduzione delle forze » appare come un gesto conciliatore della Casa Bianca, cui qualcuno aveva rimproverato lo scarso interessamento a tale iniziativa. Hillenbrand (che è rientrato questa sera a Washington) aveva anche l'incarico di compiere discreti sondaggi sulle intenzioni di alcuni paesi a proposito della conferenza sulla sicurezza. A parte tutto, la Casa Bianca non ha gradito l'Iniziativa di Francia, Norvegia, Danimarca e Belgio che hanno aperto contatti ufficiosi preparatori con Mosca attraverso la Finlandia. Quando la notizia trapelò, portavoce americani presso la Nato giudicarono « prematuro ed un poco avventato» quel passo, riaffermando la tesi Usa favorevole ad una lunga e minuziosa preparazione e soprattutto contraria ad uno «scavalcamento» di Nixon. Oggi la Casa Bianca desidera accertare fino a che punto gli altri paesi siano disposti a seguire l'esempio dei francesi e degli scandinavi. La «missione Hillenb- md» segue di pochi giorni i 'aggio di un altro con ;'.erf speciale di Nixon, Dav i Kr inedy, che la settimana . io sa . (si apprende oggi) ha avuto riservatissimi contatti con la Nato e con la Comunità europea. A Kennedy era affidato il compito di un sondaggio economico nei confronti degli alleati atlantici di Washington che fanno anche parte della Comunità. Soprattutto, sembra che l'accordo per avviare la prima tappa della unione economica e monetaria europea (ratificato proprio lunedì scorso dai «Sei») desti qualche preoccupazione alla Casa Bianca. L'amministrazione americana nutre il timore che l'intesa europea possa assumere un senso anti-americano, nei fatti se non nelle intenzioni. Per questo Kennedy, che ora si trova in Spagna per un'altra missione riservata, ha ricevuto l'incarico di rappresenta re in permanenza gli Usa in'Europa, pur senza avere una sede fìssa. Il Consiglio della Nato ha anche esaminato, oggi, la questione maltese, commentando con « viva soddisfazione » la firma dell'accordo tra Londra e Mintoli. Vittorio Zucconi