Romano troppo debole per Arcari

Romano troppo debole per Arcari L'italo-americano è finito k.o. in sole quattro riprese Romano troppo debole per Arcari Il campione del mondo si è trovato di fronte un avversario deludente e timoroso - Il piuma francese André Jamet «demolito» da Girgenti - Pochi spettatori al Palazzo dello Sport Bruno Arcar!, Ieri sera, sul ring del Palazzo dello sport torinese (poca gente in platea per la schiacciante concorrenza del derby Torino-Juventus) ita dovuto far tutto da solo. L'avversario, Vitalo-americano Al Romano, si e sgonfiato da solo, annichilito dalla paura prima ancora di incrociare con lui il primo pugno. Il campione del New England ha resistito a Bruno per poco più di tre riprese ed è stato dichiarato k.o., dopo essere stato contato altre volte nella ripresa precedente, appena 42 secondi dopo l'inizio del quarto round. Al Romano era venuto dalla sua North Adams ricco dt speranze e di ambizioni; il suo record lo faceva considerare come un avoersarlo dignitoso per il guardiadestra genovese: Dewey Fragctta, il rappresentante dt Sabbattnl in America, lo aveva raccomandato come un elemento solido, coraggioso, spettacolare. Ed anche in palestra, a Torino, le impressioni, per quanto forzatamente superficiali, erano apparse discrete. Sul ring, invece, è stata tutt'altra cosa. DI Al Romano abbiamo potuto vedere soltanto la costanza nel fuggire « pedalando » all'tndletro e rifiutando categoricamente la lotta, la disperazione con cut ha scagliato qualche destro alla cieca per cercar di fermare un avversario ormai scatenato, l'ostinata resistenza che lo ha portato a subire, prima di cedere definitivamente, colpi che avrebbero messo k.o. non uno ma tre avversari. Bruno Arcarl si è Disfo togliere, in tal modo, per la resistenza e la folle paura dell'italo-americano, la possibilità dt offrire al pubblico torinese uno show completo delle sue capacità. Il campione del mondo ha scelto pereto la strada più onesta per mitigare una delusione che non dipendeva certamente da lui: Ila accorciato i tempi, ha incalzato implacabilmente il terrorizzato Al Romano, ha cercato insomma di fare spettacolo da solo, e ci è indubbiamente riuscito. L'Arcari a peso libero, cioè ad un limite da autentico peso welter, è una spaventosa forza della natura, una macchina da pugni a cui e praticamente impossibile resistere. Non per niente Rocco Agostino, il suo manager, volerà martedi a Londra con la speranza di concludere per l'autunno prossimo (dopo che Bruno avrà, come si spera, mantenuto il titolo dei wclters junior con Henrtque) anche il mondiale della categoria superiore con il messicano José Napoles. Anche il picchiatore di origine cubana avrà da temere contro un slmile Arcarl. Tornando al disgraziato confronto di ieri sera. Bruno ha fatto tutto ti possibile per supplire alla mancanza di un vero avversario: il vero Al Romano forse era stato messo k.o. dalla sua inspiegabile paura, ancor prima di « assaggiare » i pugni di Arcarl. La buona volontà del campione del mondo non è però bastata per soffocare la delusione del pubblico, che ha accolto con molte e giustificate disapprovazioni la troppo rapida conclusione del match. L'organizzatore Sabbattnl, sia pure senza colpe dirette, ha in parte guastato quanto di buono aveva costruito a Torino nelle ultime manifestazioni, soprattutto quella che aveva visto Arcarl mei. tere k. o. Percy Pugh. Sabbattnl ha tuttavia confermato che è sua intenzione, se verranno superate determinate difficoltà logistiche, di allestire a Torino il « mondiale » tra Bruno ed Henrique alla data del 17 giugno. E' un debito da pagare ad un pubblico che ha accettato ieri sera con una certa signorilità questo h infortunio sul lavoro ». Se l'episodio fosse avvenuto a Roma il Palasport sarebbe stato lastricato di frutta e verdura spiaccicate. La cronaca di questo match deludente è presto sbrigata. Al Romano, pallido e dominato dalla paura. Ita cominciato l'incontro limitandosi a scappare ostinutamente, girando dalla parte opposta a quella in cut Arcari, che è falsa guardia, organizzava la sua boxe. Il pubblico si è presto spazientito e lui incominciato a fischiare. Arcarl si è innervosito per la passività dell'avversario ed ha accelerato l tempi per mettere fine il più rapidamente possibile ad un match che non aveva più senso. Al Romano è riuscito, in qualche modo, ad arrivare indenne al traguardo del secondo round, ma nella terza ripresa, ormai inquadrato Il bersaglio, Arcarl non lo ha mollato più. Una scarica violentissima e prolungata di Bruno è stata assorbita con difficoltà da Al Romano, contato in piedi dall'arbitro Tremarolt. L'italoamericano ha ripreso a lottare, per andare a terra In seguito ad un gancio sinistro alla mascella. Dopo il conteggio, il campione del mondo lo ha ancora aggredito implacabilmente, ma il gong ha salvato Al Romano dal crollo. Un rinvio di soli pochi secondi, in quanto all'Inizio della quarta ripresa un montante sinistro al mento ha fatto giustizia di Al Romano: l'italo-americano si è afflosciato bocconi al tappeto, si è rialzato ancora groggy e l'arbitro Tremaroli ha giustamente proseguito il conteggio fino al termine. Nel resto del programma il campione d'Italia dei pesi piuma Giovanni Girgenti ha vinto largamente Il confronto a distanza con ti suo prossimo sfidante Cotena. Con la sua fredda. Implacabile boxe d'Incontro, il siciliano lui demolito progressivamente la resistenza del francese André Jamet. riaccompagnato al suo angolo nella sesta ripresa, dopo aver subito in precedenza due conteggi. Il fratello minore di André, Michel Jamet, lia invece sufficientemente impegnato il napoletano Cotena, cedendo soltanto ai puntt. Vivacissimi anche I match che hanno preceduto la sfida Ira il campione del mondo e Al Romano. Battaglia tra napoletani tra i pesi superwelter Belsole e Pasquanello. Quest'ultimo è stato ingaggiato all'ultimo momento e logicamente era preparato alla meglio: Belsole lo ha bombardato per tre riprese e Pasquariello ha retto e risposto finché ha potuto, alzando poi il braccio in segno di abbandono a tre secondi dal termine del round. Il lungo algerino Salah Arafa, giudicato come una facile vittima dell'imbattuto peso welter Domenico Dt Jorio, ha dato invece del filo da torcere al terzo napoletano della serata, risorgendo clamorosamente e producendosi in spumeggianti reazioni ogni volta che sembrava spacciato. Ne sono naie otto riprese ricche di tensione, che Di Jorio ha vinto nettamente. Gianni Pignata PIUMA: Girgenti batte per k.o. tecnico a l'50" della (ì ripresa André Jamet. PIUMA — Catena, di Napoli (kg 58.800) batte Michel Jamet, Francia, (kg 55,900). SUPERWELTER: Beisele (Portiri, kg 68.300) h. Pasquarlello (Montaguto, kg 67,800) per abbandono al terzo round. WELTER: DI Jorio (Mugliano, kg 66.700) b. Arafa (Algeria, kg 67,800) al minti In 8 riprese. WELTERS: Arcarl (Genova), campione del inondo del welters Junior, kg 65, batte AI Romano (Usa), kg 65.600, per K.O. al 42' della quarta ripresa. Bruno Arcari