Londra assume i poteri in Nord Irlanda dopo il fallimento dei negoziati di pace di Renato Proni

Londra assume i poteri in Nord Irlanda dopo il fallimento dei negoziati di pace La lunga crisi dell'Ulster è giunta a una svolta cruciale Londra assume i poteri in Nord Irlanda dopo il fallimento dei negoziati di pace Per un anno Belfast rimarrà senza governo e senza Parlamento - Verso la fine del predomìnio protestante? Heath invia il ministro Whitelaw a sostituire Faulkner - Il premier irlandese dichiara: ho preferito dimettermi piuttosto che accettare le condizioni inglesi - L'Ira minaccia di proseguire le azioni terroristiche (Nostro servizio particolare) Londra, 24 marzo. La supremazia politica dei protestanti nell'Ulster è finita, dopo mezzo secolo. L'ha abolita il governo britannico con un'iniziativa che trasferisce tutti i poteri costituzionali da Belfast a Londra. Il controllo diretto di Westminster sull'Irlanda del Nord sarà effettivo da giovedì prossimo, dopo l'approvazione delle necessarie leggi da' parte del Parlamento inglese. Questa decisione è stata presa da Edward Heath, primo ministro del Regno Unito, in seguitò al fallimento dei negoziati per concordare un piano di riforme nell'Ulster con il «premier» nordirlandese Brian Faulkner. Il passaggio dei poteri dal governo dello Stormont a quello di Westminster è al centro del « pacchetto » presentato stamattina alla Camera dei Comuni da Heath. Si apre, così, una fase d'intensa attività politica che è densa di speranze, ma anche di pericolose incognite. Parlando alla nazione, per televisione e radio, Heath ha detto che questo è « un nuovo inizio per porre fine al circolo vizioso della violenza ». Egli ha detto, ai nordirlandesi che questa « è la vostra chance di giustizia, di prosperità e soprattutto di pace ». Ma le due fazioni dell'Ira, a Dublino, hanno già annunciato che continueranno la guerriglia. La sospensione del Parlamento di Belfast (con i suoi poteri legislativi) e del governo nordirlandese durerà per un anno, ma potrà essere prolungata dal Parlamento di Westminster. La Royal Ulster Constabulary, la polizia nordirlandese, si troverà sotto il controllo dell'esecutivo britannico, come le truppe inglesi. E' stato sul problema del trasferimento a Londra dei controlli sulle operazioni di sicurezza che i colloqui Heath-Faulkner sono falliti, ieri sera tardi. Brian Faulkner resterà in carica sino al giorno in cui l'esecutivo verrà esautorato. In un discorso amaro, Faulkner ha chiesto alla popolazione di comportarsi con dignità e con calma. Il premier nordirlandese ha detto che ha preferito dare le dimissioni, piuttosto che accettare il « pacchetto » inglese. Heath ha nominato anche un segretario di Stato per l'Irlanda del Nord, che prenderà praticamente il posto di Faulkner. La carica è stata affidata a William Whitelaw, l'abile ministro per i rapporti con il' Parlamento. Whitelaw è scoppiato in lacrime, quando i deputati gli hanno fatto gli auguri per la sua « diffìcile e pericolosa missione ». Il segretario di Stato per l'Ulster avrà il potere di nominare una commissione di nordirlandesi che lo con siglieranno e lo assisteranno nello svolgimento delle sue funzioni. Questa commissione sarà costituita da persone che rappresenteranno le due comunità nordirlandesi. Per lo Stormont, dunque, è la fine. Se verrà restaurato, esso non sarà più lo strumento di predominio di un milione di protestanti su mezzo milione di cattolici. E' chiaro che la sospensione del Parlamento e del governo di Belfast trasformano l'Ulster in una regione del Regno iiiiiimiiiiiin mimili ni: inumili iinm mimi. Unito come la Scozia o il Galles. Ma Heath ha detto: « Le nostre proposte non rappresentano di per sé una soluzione definitiva per i problemi dell'Irlanda del Nord ». Ciò significa che l'iniziativa di Londra è destinata probabilmente a svilupparsi nei prossimi mesi. Heath ha detto che la lotta contro il terrorismo conti-nuerà. Egli ha garantito che l'Ulster continuerà a far par te del Regno Unito, sino a che i suoi abitanti lo vorranno. Tuttavia, Heath ha annun- ciato che si terrà al più presto un plebiscito sulla questione della riunificazione dell'Irlanda. Questo referendum verrà poi indetto ad intervalli regolari di un certo numero di anni. Ma per riunifìcare l'Irlanda, ci vorrà anche l'ap provazione del Parlamento di Belfast, sebbene esso sia tem- poraneamente sospeso per te sue altre attività. Infine, nelle prossime settimane, l'esercito inglese fi cui capi appoggiano l'iniziativa politica di Heath) rimetterà in libertà gli internati che non rappresentino « un rischio inaccettabile » per la sicurezza della provincia. Ci sono, attualmente, circa 900 internati nell'Ulster. Deludente, ma prevista, è stata la reazione degli « Officials » e dei « Provisionals » dell'Ira. Thomas McGiolla, de- gli « Offlcials », ha detto: «Noi siamo totalmente contrari al controllo diretto di Westminster ». Sean McStiofain ha riproposto le condizioni dei « Provisionals » per la fine della guerriglia: amnistia per i prigionieri politici, aboli¬ zione del parlamento di Belfast e ritiro delle truppe inglesi dalle strade dell'Ulster. L'Ira, dunque, continuerà la sua campagna di tenore. Non si possono escludere neppure violente reazioni degli estremisti protestanti. Oggi, a Belfast, 7000 operai dei cantieri navali hanno marcia- to in segno di protesta. L'esercito inglese ha 15.000 soldati nell'Irlanda del Nord. Stasera è stato reso noto che altri 4000 soldati sono pronti a partire per l'Ulster. Renato Proni 1