Nixon fa interrompere i colloqui sul Vietnam

Nixon fa interrompere i colloqui sul Vietnam Improvvisa conferenza alla Casa Bianca Nixon fa interrompere i colloqui sul Vietnam Fino a quando i comunisti li useranno a scopo di propaganda - Offensiva del Vietcong in Indocina - Hanoi ha mfovi aerei russi? (Dal nostro corrispondente) New York, 24 marzo. L'offensiva nordvietnamita e vietcong in Indocina, incominciata tre giorni fa col cannoneggiamento della capitale dei Cambogia Phnom l'enh. si intensifica di ora in ora. Nel Laos, mezzi motocorazzati sono giunti in appoggio alle truppe comuniste che assediano la base di Long Tieng, a 120 chilometri a nord-est di Vientiane. Nel Vietnam del sud, aumentano le infiltrazioni dalla zona smilitarizzata, e una violenta battaglia infuria presso l'antica capitale imperiale Huè. Nel Cambogia, ancora a Phnom Pcnh, guerriglieri hanno fatto saltare il ponte principale sul fiume Mekong, uccidendo cinque persone. Sono esplose anche due chiatte, una carica di carburante, l'altra di generi alimentari. L'offensiva potrebbe assumere proporzioni senza precedenti con l'avvio di bombardamenti aerei da parte dei comunisti. I servizi segreti americani hanno appreso che sono pronte alcune squadriglie comuniste ai confini. Hanoi avrebbe promesso al Vietcong «incursioni sul Sud Vietnam» entro pochi giorni. Essa userebbe bombardieri di fabbricazione sovietica, difesi dai moderni Mig. Hanoi avrebbe di recente ottenuto nuove forniture dall'Urss, e avrebbe allestito un'imponente flotta aerea militare. Il New yorfc Times commenta oggi che se le notizie sono vere, il conflitto «camberebbe volto». Finora, infatti, il dominio americano nell'aria è stato incontrastato. A Washington, gli eventi sono seguiti con estrema attenzione dal ministro della Difesa Laird, dal segretario di Stato Rogers e dal presidente Nixon. Gli Stati Uniti hanno quattro portaerei nel Golfo del Tonchino, ma per ora preferiscono lasciare la controffensiva ai sudvietnamiti. L'aviazione di Saigon ha trasferito dodici caccia a Da Nang: alcuni reggimenti stanno inoltre marciando verso il Cambogia a occidente e la zona smilitarizzata a nord. Dopo i massicci bombardamenti di gennaio e febbraio, Washington sembra in fase di attesa. Continua il ritiro delle truppe americane, e alla fine del mese prossimo solo 69 mila soldati resterebbero nel Sud Vietnam. Il governo Usa ha ormai rinunciato ad attuare il disimpegno totale prima delle elezioni presidenziali di novembre. Di fronte all'offensiva, esso si è irrigidito, sospendendo le trattative di Parigi. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato che «le possibilità di una loro ripresa saranno vagliate di settimana in settimana». In altre parole, Washington aspetta che i nordvietnamiti e il Vietcong sospendano le ostilità e avanzino proposte concrete di accordo. Laird ha anche aggiunto pubblicamente che non vi sarà pace senza il rilascio dei prigionieri di guerra da parte di Hanoi. A un giornalista del New York Times ammesso nel loro paese, i nordvìetnamiti hanno detto che la questione dei prigionieri «è secondaria», e. c. gtdptrisp

Persone citate: Laird, Long Tieng, Nixon, Rogers