Ha un nome lo'"smemorato di Garlasco,, vissuto per cinquantanni nell'ospizio

Ha un nome lo'"smemorato di Garlasco,, vissuto per cinquantanni nell'ospizio Il fratello e la nipote lo hanno riconosciuto Ha un nome lo'"smemorato di Garlasco,, vissuto per cinquantanni nell'ospizio L'uomo avrebbe 74 anni e sarebbe finito nell'istituto assistenziale dopo aver perso la memoria nella guerra del '15-18 - Da 10 giorni è ospite di parenti /Dal nostro corrispondente) Vigevano, 24 marzo. Basilio, lo smemorato di Garlasco, avrebbe un nome. Si chiamerebbe Amedeo Pistocchi ed avrebbe 74 anni bSarebbe finito presso l'istitu- ìto assistenziale «Sant'Anna»!di Garlasco dopo aver perso I la memoria in seguito alle ferite" riportate "durante "là | prima guerra mondiale (Vuo-l, , infatti, presenta alcune icicatrici ili due dita della !mano destra e sulla punta de] 1 naso) Questo è quanto sostiene ' Ottavio Pistocchi, 64 anni, ; pensionato e padre di quattro ' figli, titolare di una pensione j a casal Borsetti, un comune ; in provincia di Ravenna. Non i ha più dubbi che lo smemora- ' tu eli Garlasco sia suo fratello j e dello stesso avviso è lai nipote Gabriella Pistocchi, di j4i anni, la quale risiede a i Ravenna e che in questo pe-1riodo è impegnata a districa- !re l'ingarbugliata matassa per giungere attraverso le proce- dure legali al riconoscimento ufficiale di Basilio. Da dieci giorni lo smemora- to di Garlasco è loro ospite e non vuole più ritornare all'i stituto «Sant'Anna», dove e stato prelevato dopo l'autori* zazione rilasciata dalla prefet tura di Pavia. Abbiamo parla Ito con Ottavio Pistocchi e la nipote mentre erano in attesa | di essere ricevuti dal sostituI to procuratore della Reputa¬ blica di Vigevano, dottor Alberto Dell'Orco, col quale avranno un nuovo colloquio nei prossimi giorni. «Basilio ha riconosciuto i luoghi dov'è vissuto», hanno detto- «Quando siamo arrivati " Bagnile di Cesena — ha aggiunto la donna — c secso dalla macchina ha volu- *Q recarsi a vedere una stalla ^oye aveva lavorato da ragazzo- Ha indicato anche il punt0 ov'era ricoverata una ca valla». "Ha ripreso la memoria ai eento per cento», ha sottoli neato Ottavio Pistocchi. Poi la nipote ha aggiunto: «La prima volta che i carabinieri della stazione di Alfonsìne gli '"""io latto visita, tremava come una foglia. A distanza j dì qualche giorno, però, ha i familiarizzato. Evidentemente jla divisa dei carabinieri gli i ricordava un momento poco 1 lelice della sua esistenza ». ! La Pistocchi si riferiva ai l'epoca in cui Basilio venne fermato dai militi della sta I zione di Veggiano (Padova) I mentre vagava senza una me- ! ta e venne condotto in carce ! re in attesa di accertamenti ta un primo tempo fu ritenuto un disertore; ben presto però si accorsero che si trattava di uno smemorato. La situazione in cui venne a trovarsi Basilio si complicò enormemente e dopo circa tre anni di carcere ( nel f rat| tempo era stato dichiarato «idiota») a seguito di una richiesta della sottoprefettura del circondario di Lomellina, che aveva la sua sede in Mortara, l'uomo venne assegnato all'ospizio «Sant'Anna». Era il 1920. Da allora, ha trascorso più di mezzo secolo fra le mura di questo istituto, sbrigando faccende domestiche e altri umili lavori. Non ha mai protestato. Ora che ha trovato affetto e comprensione nella casa di chi sarebbe suo fratello, non vuole più tornare a Garlasco. g. r.

Persone citate: Alberto Dell'orco, Amedeo Pistocchi, Gabriella Pistocchi, Ottavio Pistocchi, Pistocchi