Sallustro condannato a morte dai rapitori

Sallustro condannato a morte dai rapitori Il direttore della Fiat-Argenti Sallustro condannato a morte dai rapitori Chiedono un milione di dollari e una speciale « indennità » da discutere con l'azienda - Esigono la liberazione di 50 guerriglieri detenuti - Riunita d'urgenza la Giunta militare argentina; finora si è sempre rifiutata di negoziare con i terroristi i? pieni poteri a Pecceiper trattare (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 24 marzo. 1 terroristi argentini che hanno rapito Oberdan Sallustro hanno fatto sapere stasera che l'industriale italiano è stato « giudicato, trovato colpevole e condannato a morte ». Tuttavia l'esecuzione non avverrà e il direttore della Fiat Argentina verrà rilasciato se sarà versato a titolo di riscatto un milione di dollari e se saranno liberati cinquanta guerriglieri. Le richieste dell'« Esercito rivoluzionario del popolo », come si è autodesignato il gruppo trotzkista autore del rapimento di Salluslro, sono elencate in un lungo comunicato di quattro pagine, il quarto finora pervenuto. Il testo è stato abbandonato nella toilette di un bar cittadino e recava l'indirizzo dei due principali quotidiani di Buenos Aires. Ecco l'elenco completo delle condizioni poste dai rapitori: 1 ) Scarcerazione degli operai della Fiat detenuti dalla polizia in seguito alle agitazioni avvenute nei mesi scorsi; 2) riassunzione dei lavoratori che erano stati licenziati in seguito ai predetti incidenti; 31 ritiro delle forze di polizia che dal tempo degli incidenti mantengono un servizio di sorveglianza intorno allo stabilimento Fiat di Cordoba; 4) versamento, sotto forma che verrà indicata, sia in danaro sia in prodotti destinati ad opere popolari, d'una somma pari a un milione di dollari (equivalente a circa 600 milioni di lire italiane); 5) liberazione e garanzia della libertà di lasciare il paese per recarsi in Algeria di cinquanta « guerriglieri » attualmente detenuti dalle autorità argentine; 6) pubblicazione da parte della stampa dei testi dei prossimi comunicati dell'organizzazione; 7) versamento di un indennizzo direttamente allTSrp, il cui ammontare non è stato precisato e che dovrà essere convenuto con la Fiat. Il signor Oberdan Sallustro — precisa quindi il comunicato — è stato giudicato da un tribunale del popolo, riconosciuto colpevole e condannato alla pena di morte. La sentenza sarà eseguita « mediante fucilazione » se le richieste non verranno integralmente accettate. L'impressione suscitata in questa capitale dalla gravità delle esigenze dei guerriglieri dell'I jp è enorme. Le condizioni pecuniarie, per quanto assai pesanti, non costituiscono un ostacolo insormontabile. Per quanto riguarda invece il prezzo politico — intorno al quale la facoltà decisionale non spetta alla Fiat ma al governo argentino — si tratta di un complesso di esigenze il cui accoglimento urta con tutta la ira dizione delle autorità locali, le quali si sono sempre dichiarale risolutamente contrarie a trattare con individui che esse definiscono « criminali ». Si ricorda che lo stesso Erp dopo aver sequestrato il console britannico a Rosario di Santa Fé, Stanley Sylvester, non tentò neppure di trattare con il governo, e si limitò a chiedere ed ottenere dall'azienda diretta dall'industriale sequestrato, il mattatoio Swift, il pagamento di una som na da erogare nell'acquisto di generi di prima necessità a favore di baraccati: questa volta invece l'Esercito rivoluzionario del popo- lr)" p0ne cori le spalle "af mu ro il governo argentino, che si trova dinanzi al dilemma, di mettere a repentaglio la vita di un benemerito dell'industria nazionale, oppure di abbandonare una linea di condotta finora gelosamente mantenuta. L'ambasciatore d'Italia Giuseppe De Rege ed il dottor Aurelio Peccei sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica generale Lanusse cui hanno chiesto di accettare le esigenze dei guerriglieri dell'Erp per la liberazione di Sailustro. Lanusse ha risposto: « Vorremmo accogliere tali esigenze. ma dobbiamo rispettare l'autorità dello Stato ». A tarda sera, dopo una brevissima riunione, tenutasi nel palazzo del governo, e alla quale hanno preso parte il presidente della repubbli- ca LailUSSe, i comandanti supremi delle tre armi e i membri del Consiglio nazionale di sicurezza, si è din lisa l'informazione che « il governo argentino non tratta e non tratterà con delinquenti comuni, che come tati agiscono al margine della iegge, delle norme etiche di qualsiasi società e delle più elementari condizioni di convivenza umana ». Dario Ascoli Buenos Aires. La moglie di Oberdan Sallustro c il dirigente rapito (Telefoto Ansa)

Persone citate: Aurelio Peccei, Cordoba, Dario Ascoli, Giuseppe De Rege, Oberdan Sallustro, Sallustro, Stanley Sylvester, Swift

Luoghi citati: Algeria, Buenos Aires, Italia