Il "giallo,, dei milioni spariti forse un complice nel consolato
Il "giallo,, dei milioni spariti forse un complice nel consolato L'ufficio della bella diplomatica a Genova Il "giallo,, dei milioni spariti forse un complice nel consolato La funzionarla, che nel febbraio scorso fu «contestata» da quattro peruviani, ha detto: «Non mi sono accorta di nulla, sono stata fuori quasi tutta la notte » - Nessun segno di scasso (Dal nostro corrispondente) Genova, 22 marzo. im.b.) Non ancora risolto è il « giallo » del furto di trenta milioni compiuto ieri nell'ufficio della console del Perù a Genova. La vittima è nota: è infatti la signora Edda Marino Reyno, una bella donna di 32 anni, alta e bionda, « contestata » in febbraio da quattro suoi connazionali che invasero il Consolato accusandola di « razzismo ». Il furto risale alla notte fra lunedi e ieri: i ladri hanno aperto la porta d'ingresso e la cassaforte con chiavi false e si sono impossessati di trenta milioni: ventuno in contanti e nove in assegni bancari. Gli inquirenti hanno interrogato a lungo tutto il personale e la stessa console. La signora Marino Reyno ha confermato quel che ha dichiarato appena il furto fu scoperto: « Sono stata fuori casa buona parte della notte. Al mio rientro sono andata subito a dormire. Non mi sono accorta di nulla ». L'appartamento della console è attiguo all'ufficio, in piazza della Vittoria, a poche decine di metri dalla Questura. « Le indagini sono mollo difficili e complesse — ha detto stasera il dott. Arrigo Molinari. vice comandante della «Mobile» — soprattutto perché chi ha fatto il "colpo" non ha lascialo nessuna traccia: è entrato con chiavi false, quindi senza forzare nulla, e con chiavi false ha aperto la cassaforte. Il furto, proprio per questa ragione, presenta molti punti oscuri ». Come abbiano fatto i ladri a procurarsi le chiavi false è l'interrogativo fondamentale che gli inquirenti si pongono. Per portare a termine un'impresa del genere occorre un « basista ». C'era qualche amico dei ladri nel Consolato? Proprio in questo senso si stanno muovendo le indagini. Come si ricorderà, durante il processo ai quattro peruviani condannati il 18 febbraio scorso per un tentativo di rapina ai suoi danni la signora Marino Reyno disse | di non sapere dove si trova vano le chiavi della cassaforte: « Le custodisce sempre la segretaria del Consolato ». La donna, però, non le porta a casa la sera, ma le ripone in un nascondiglio sempre diverso, quando lascia l'ufficio. Possibile che i ladri siano stati cosi fortunati da trovare le chiavi, le abbiano usate e poi rimesse al loro posto? E' un altro degli interrogativi di questa vicenda. La polizia scientifica, infatti, non ha trovato nessun segno di scasso, nemmeno nello scrivanie. Nessuno, al Consolato, si accorse di nulla finché la segretaria, ieri matti na, prese le chiavi dove le aveva lasciate la sera prima, ha aperto la cassaforte, troi vandola vuota. Genova. Il console del Perù, Edda Rcyno (Tclei'. Ansa)
Persone citate: Arrigo Molinari, Edda Marino Reyno, Edda Rcyno, Marino Reyno
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