"Re Hussein con tutta la sua famiglia deve sparire dalla faccia della terra,, di Igor Man

"Re Hussein con tutta la sua famiglia deve sparire dalla faccia della terra,, Il monarca è stato condannato a morte dai palestinesi "Re Hussein con tutta la sua famiglia deve sparire dalla faccia della terra,, Il consiglio rivoluzionario di Al Fatah ha dichiarato il sovrano di Giordania colpevole di tradimento e pronunciato la sentenza capitale - Nuove accuse di contatti segreti con esponenti di Israele - Il piano di federazione, presentato da Amman, sarebbe stato preparato dalla Cia (Dal nostro inviato speciale) Beirut, 17 marzo. La Resistenza ha condannato a morte Hussein. « L'eliminazione della famiglia reale hascemita è un imperativo categorico », afferma un comunicato diffuso stasera dal consiglio rivoluzionario di Al Fatah (la principale organizzazione della guerriglia palestinese), riunitosi sotto la presidenza di Arafat. « Il rovesciamento del regime monarchico giordano è l'obiettivo di Al Fatah in questa fase della lotta », aggiunge il comunicato, secco e drammatico. Nei campi dei profughi palesti¬ nesi — in Libano ce ne sono 250 mila — l'annuncio è stato salutato con manifestazioni di entusiasmo. Già oggi pomeriggio correva voce che i membri del «settembre nero», la setta segreta della Resistenza che nell'inverno scorso assassinò al Cairo il primo ministro di Amman, Washfi Teli, avessero giurato di uccidere Hussein. «(7 piccolo re farà la fine del suo complice e di suo nonno Abdullah. Ormai la partita e all'ultimo sangue: o Hussei.' o la Resistenza. Il re deve morire perché ha tradito, con lui dovrà scomparire dalla faccia della terra la sua fami- glia, una famiglia di assassini », gridano i profughi palestinesi. Hussein ha parlato di liberazione dei territori occupati, Israele ha denunciato il suo piano, «pericoloso per la pace e lesivo degli interessi israeliani » ma nel mondo arabo si è convinti che il progetto, lanciato 48 ore fa dal sovrano, sia stato «concordato con il nemico». Le accuse di Golda Meir sarebbero solo una cortina fumogena per ma- scherare la collusione. un'ox^ex-azione condotta dalla Cia, che avrebbe favorito la trattativa tra la Giordania e Israele. Oggi Hussein parla di Gerusalemme araba come capitale della Cis-Giordania, federata con la Giordania, e questo provoca le irate reazioni di Israele, che considera la città «capitale eterna» dello Stato, ma domani il sensazionale piano di Hussein potrebbe subire «opportune rettifiche» e venire accettato dagli israeliani. I fedayn sciorinano il «lungo elenco dei contatti tra Amman e Gerusalemme». Nel settembre del 1968, a Londra, Hussein incontrò il ministro degli Esteri di Israele Eban. Nel novembre del 1970 la rivista Time rivelò come il vice primo ministro israeliano Ygal Allon e re Hussein si fossero incontrati » «recentemente, in qualche parte del deserto di Arava», per stabilire un'azione comune contro la Resistenza. Dopo di quella data, consiglieri dei due si sarebbero incontrati almeno dodici volte. L'ultimo contatto che avrebbe preparato « il piano del tradimento » si è avuto nel febbraio di questo Eeykal, il più autorevole commentatore egiziano, ha scritto oggi su Al Ahram che il piano del re è il frutto di anno a Gerusalemme: l'ex ministro della Difesa giordano, Anuar Nusseibeh, si è incontrato con Golda Meir, con Dajan e col ministro Hitlel. Nusseibeh ha ammesso gli incontri, minimizzandone tuttavia la portata. Igor Man

Persone citate: Arafat, Fatah, Golda Meir, Nusseibeh, Re Hussein, Ygal Allon