Il vecchio Poulidor mette k.o. Eddy Merckx a soli due giorni dalla Milano - Sanremo
Il vecchio Poulidor mette k.o. Eddy Merckx a soli due giorni dalla Milano - Sanremo Alla Parigi-Nizza il primato sfugge al belga nella tappa conclusiva Il vecchio Poulidor mette k.o. Eddy Merckx a soli due giorni dalla Milano - Sanremo Prospettive pessimistiche per la « classicissima » di domani: un duello tra belgi, con italiani come comparse - Svanita ogni preoccupazione, si correrà sul tracciato tradizionale - Ocana assente à i E' tempo di Milano-Sanremo. L'inverno che ha rovescialo sull'Italia pioggia a torrenti per quasi due mesi, ha pure annacquato le prime sfide del ciclismo 1972, impedendo che si creasse per la «classicissima» di primavera la consueta atmosfera di piccante attesa. Si e giunti alla vigilia della «Sanremo» quasi senza accorgersene, assistendo, dopo l'effimero exploit iniziale di Marino Basso nel Giro di Sardegna (favorito, anzi praticamente imposto, dalla «guerra privata» tra Merckx e De Vlaeminck), ad un'avvilcnte serie di prove di nullità del ciclismo italiano: battuti da Roger De Vlaeminck nella Milano-Torino, i «nostri» si sono ripetuti a livello di ignavia suicida nella Tirreno-Adriatico, facendosi superare da tutti, ma proprio tutti, gli stranieri in gara. E' un discorso vecchio, ormai: il nostro è un ciclismo senza ricambi, un ciclismo di senatori, che hanno bisogno di scaldare al sole le loro vecchie ossa, prima di entrare in forma. Finché piove e fa freddo, possono vincere le Olimpiadi dei reumatismi, non le corse. Per questo si è arrivati alla vigilia della Milano-Sanremo in un'atmosfera di scetticismo ancora più marcato che in passato. La prospettiva che il traguardo di domani sia più che mai una questione privata tra belgi nemmeno si discute. A dare tuttavia una certa patina di incertezza alla «Sanremo» e giunta però da Nizza la clamorosa notizia della sconfitta di Merckx, beffato dal vecchio Poulidor proprio nella cronoscalata finale della corsa a tappe francese. Il grande Eddy insomma, continua a non vincere, anche se in questa particolare occasione ha delle attenuanti senz'altro logiche. Era chiaro che le conseguenze della caduta di qualche giorno fa si sarebbero fatte sentire soprattutto in salita e la sorpresa della Parigi-Nizza e quindi tale soltanto in parte. La sconfitta di Merckx a due giorni dalla Milano-Sanremo basta tuttavia ampiamente per garantire alla corsa di sabato un cliché diverso da quello dell'obbligatoria soggezione al fuoriclasse belga: Eddy è stato battuto (non dagli italiani, è chiaro) e può essere battuto ancora. V'è inoltre la sicurezza di poter contare sulla sete di rivincita di Merckx, il quale è in debito di risultati verso la sua Casa, alla quale deve offrire qualcosa di concreto prima di chiedere, com'è sua intenzione, l'autorizzazione a disertare il Giro d'Italia o il Tour. O una gumcic grande impresa di Merckx o una grande sconfitta del «numero uno»: questo è ciò che ci prepara la «Sanremo» ed è in ogni caso un programma che fa notizia, anche se quasi certamente il ciclismo italiano vi reciterà un ruolo di comparsa. Tra i pochi che credono in una possibilità di inserirsi nel duello tra i belgi è Marino Basso. Il velocista veneto, che indica come favoriti Merckx, De Vlaeminck, Sercu e Leman, dice tuttavia che se v'è qualche possibilità di smentire questo pronostico, essa spetta a lui: «Gli altri — dice — per imporsi debbono arrivare da soli, cosa estremamente difficile su quel percorso. Io invece sono migliorato in salita e potrei riuscire a non farmi staccare sul Poggio. E se arrivo con i primi, allo sprint, tra me e i belgi il duello ò aperto». Quanto alle notizie logisti che sulla corsa, le apprensio ni circa la praticabilità del percorso sembrano svanite. Gli organizzatori, facendo pressioni presso le autorità competenti, sono riusciti ad ottenere, lo sgombero a tempo di record sia della strada del Turchino sia dell'Aurelio, bloccata da una frana tra Porto Vado e Bergeggi. Salvo ulteriori colpi di scena provocati da nuovi peggioramenti del tempo, la «classicissima» si svolgerà quindi sul traccia to tradizionale, senza avventurosi sconfinamenti nell'entroterra ligure. In ogni caso il manto stradale sarà quello che sarà. Le operazioni di punzonatura si svolgono oggi pomeriggio nella severa cornice del Castello Sforzesco di Milano. Gli iscritti sono circa duecento, ma si sa già che tra essi mancherà Luis Ocaha. Lo spagnolo è dolorante ad un ginocchio, rientra a casa per curarsi, ben sapendo — come lo sapeva a suo tempo Anguetil — che la Milano-Sanremo non è corsa per lui. Gianni Pignata Merckx, grande sconfìtto SbIs1:Il1 Italmarine espone IL FAVOLOSO SUPER CATALINA 28' il motorcruiser più lussuoso ed economico del suo tipo Venite a vedere il Super Catalina 28'. il motorcruiser per navigare al largo, nelle acque pulite. Una barca superba, dallo scafò in vetroresina con carena a V modificata, dalla linea agile e aggres: siva. che offre sei'comodi posti letto, e tutto un mondo di comfort. Una barca lunga m. 8,69 e larga m. 3,18 con cabina separata a prua, un ampio pozzetto e prendisole, toeletta privata, e ripostigli da per tutto. Dotato di due potenti motori diesel Perkins da 90 hp l'uno, è il cabinato più economico del suo tipo, sia per il prezzo d'acquisto che per i costi d'esercizio. Per gli amanti della velocità, è disponibile anche in due versioni a benzina. Vi aspettiamo. 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