Thoeni, settimo nel "gigante" ha perso una buona occasione

Thoeni, settimo nel "gigante" ha perso una buona occasione In Val Gardena trionfano gli svizzeri con Bruggmann Thoeni, settimo nel "gigante" ha perso una buona occasione Gustavo, su un tracciato poco adatto ai suoi mezzi, ha deluso nella seconda manche rosicchiando soltanto un punto a Duvillard, leader della Coppa del Mondo - Brillante prova di suo cugino Rolando, terzo - Oggi rivincita nello slalom speciale: si teme un bis elvetico (Dal nostro inviato speciale) Val Gardena, 16 marzo. Sembra scritto che questa Coppa del Mondo debba designare il proprio vincitore soltanto all'ultima gara. Nella sua «escalation» verso il primato. Gustavo Thoeni ha infatti rosicchiato soltanto un punto al rivale Duvillard, buttando al vento un'occasione veramente buona per dare al francese la botta definitiva. In compenso è esploso Rolly Thoeni, sostenuto da una forma stupenda che lo ha portato al terzo posto in classifica e al primo nella prestigiosa combinata della «3-Tre», che ora guida davanti all'altro azzurro Besson, oggi decimo grazie ad una seconda manche spettacolosa. Il successo è toccato allo svizzero Bruggmann. La vittoria era prevedibile, data la forma dell'elvetico, ma le proporzioni del successo sono state veramente enormi. Eddy ha stabilito il miglior tempo nella prima manche con quasi due secondi sul più vicino inseguitore, e nella seconda si è ripetuto con un buon secondo di margine. Dietro a Bruggmann, la seconda manche ha allineato l'austriaco Tritscher, Rolly Thoeni, Zwilling, Penz e il giovanissimo Hinterseer. Soltanto al settimo posto è Gustavo Thoeni, seguito all'ottavo da Duvillard. Gustavo ha compiuto una prima manche brillante e piena di saggezza, piazzandosi in quarta posizione, con la seconda a portata di mano. Non aveva compiuto un'impresa straordinaria, proprio per una tattica decisa in precedenza, e nella seconda serie avrebbe avuto tutte le carte in mano da giocare. La discesa-boom l'aveva fatta Rolly, attaccando come un dannato su una pista già piuttosto malconcia dopo il passaggio di ventisette concorrenti, e proteggeva le spalle al cugino, inserendosi con Zingre e Hinterseer davanti a Duvillard, piazzato soltanto ottavo. Gli altri azzurri avevano ottenuto risultati brillanti. Helmut Schmalzl, Besson e Plank erano più o meno sul medesimo tempo, mentre dal gruppo dei «diseredati» in punteggio era salito inaspettatamente Anzi. Tutto era rimandato alla seconda manche e sinceramente c'era già aria di vittoria: non vittoria di tappa, con Bruggmann assolutamente irraggiungibile, ma nell'inseguimento alla lepre di Coppa, Duvillard. A completare l'atmosfera di successo si registrava a questo punto l'eliminazione di Bernard Russi, squalificato, ed il ridimensionamento di Augert, che era partito dichiarando altezzosamente di voler vincere e si trovava in classifica intorno al ventesimo posto. ."""oi la seconda discesa, su un percorso che Ermanno Nogler ha tracciato esatta¬ mdnvg mente al contrario di come fa d'abitudine. Nessun angolo, nessun trabocchetto, soltanto porte filanti da prendere in velocità Senza errori. Gustavo non gradiva la sorpresa e nella ricognizione appariva teso e contratto. Brutto segno, soprattutto quando si deve scendere per primi senza uomini validi a far da riferimento. Gustavo decideva di forzare fin dall'inizio e derapava malamente nelle prime porte perdendo piccoli centesimi di secondo uno sul- Val Gardena. Gustavo Thoeni in azione ieri nello slalom gigante: una grande occasione sciupata (Telefoto Ap)