QUALCHE TITOLO IN VETRINA

QUALCHE TITOLO IN VETRINA QUALCHE TITOLO IN VETRINA Gerolamo Unisoni ebbe un ; successo vivissimo nel Seicento, | con le sue opere narrative che | si riducevano a favole in prosa j in cui agivano personaggi della | cronaca politica e mondana, lMa ,u successo di breve durata. Dj u , Seueccn|0 |lc|. , ].0(lo.vmo (u p|.oposto ' dal | I Gamba nel catalogo dei rumar, ^ri in prosa, suschando la protesta vivace della « Biblio- | leca Italiana» che non perdo- j nava questa riesumazione dello i cred iato Urtinoli » con i ~uui ti del mondo». Ora nella col-; lana « Scrittori italiani» direna : ( |,bri ira «i più seipili e sguaia-1 1 d" Montanari c Poppo, Franco Lanza ne ripropone La gondo-\la a remi (Ed Marzorati lire\Suo, un roln/o dT vàig " ,i- -i - i i pruno di una trilogia che coni-:j prendeva anche II carrozzino | alla moda e La peata smarrita. \ E' una rilettura che sorprende J per la fresca inventiva del Bru-\soni: inianio per la figurazione \ del protagonista che appare una |i sona di «'superman» del seco-1 lo XVII; ina poi per il colori-1 M lissimo « intrigo » della vicenda \ te e soprattutto per i frequenti j v quadri di costume, rarissimi nel-1 it la letteratura del Seicento. le■k ir ge - ... ... ,t,.M ,v- runa. Alfredo Oria,,,, dopo ^Scrinare ili fastosa vena ri¬ «™'»'^»»» "" »««™« »» \ v e*,ao.a '""all «""«'""|J». anche dagli speeia-\m "i" 'Idi Ottocento, senza me ' ^ mare neppure quella sorte toc , u '' scrittori, nache dm ' «' * 'allori locali. Nacque |: /«"** """ "'« fortuna la da- ^ "!c"" dignitosi, di un pubblico « f^'^^Ap\re mdulgciuei, che lo de fini \v\'^nitore non disinteressalo,-. ",. domina,o dal i iiciisUro i- ihill.i »w»iii-imi. r:'1""'" 1 uuua uspeiiazione | llcl Pubblico » e nacque sicura- \ metile l'apologia che dei suoi J romanzi lece la cultura lasci- e\sla. Eppure a rileggere u^gi i g \ suoi romanzi questo tonile si- |letizio stupisce. Ncll'81, con No, ;1 Oriutti insieme ut l'ogazzaro di - c Malombra portava in Italia la ematica del decadentismo fruiiveste: indagando, senza grussulatila da canonista, le ossessioni e i mostri del subconscio e inau- gurando una intricata casistica erotica. I. più tardi, con Gelosia nnnurtmm ^2-)? ' P proposti tu un unico volume ila àudio Cattaneo, per 'editore \ attecchii proponeva m mmo (. rf. pc,rsulumio. ^. Mimil hisimificanle » dalla u,sla ignifi poco ahi inaia alla mer, - , dilazione . . frustralo continuamente nelle sue morbose fan|wfc ^ ,, ^ (,. ^'.^ -fa ^ ^ penmHnfr eh* ma rìprno. 41v , ' . ,. "" '"""' ''" Svevo- p" "' * a Protagonista di tanti romanzi novecenteschi. * * Freschissimo del largo suc- ecssu ottenuto in America, giun- g« Il professore di Lack Lyon (Ed. Garzanti lire 2200). E' un;du\, romanzo sulla mafia, do-ciiiiieni.no come II padrino su falli reali: ina a differenza del celebre romanzo di Puzo, non si esaurisce unicamente nella sua portata documentaria, si legge anche come un'autentica prova letteraria per la sua impegnativa problematica umana e per la sua persuasiva rieiaborazione stilistica. Sul libro si ritornerà più distesamente, basta qui accennare di scorcio alla sua vicenda. E' la storia di un giovane professore d'università, con alle spalle un passalo di miseria. Un giorno viene interpellalo da un capo-malia perché si l'accia precettore del liglio: c una svolta della propria esistenza che il « professore » accetta come una sfida. Gioca in lui il desiderio donchisciottesco di redimere una società perduta; ma gioca anche l'attrazione fortissima che su di lui esercita quella società. E' una situazione ambigua in cui il protagonista s'invischia sempre più e che finirà con il consumarlo. g# der.

Persone citate: Alfredo Oria, Cattaneo, Franco Lanza, Lack Lyon, Marzorati, Puzo, Svevo

Luoghi citati: America, Italia