Wallace in testa ai democratici dopo i primi scrutini in Florida

Wallace in testa ai democratici dopo i primi scrutini in Florida Confermati i pronostici sulle "primarie,, di ieri Wallace in testa ai democratici dopo i primi scrutini in Florida Muskie è al secondo posto davanti a Humphrey e Jackson, ma i risultati definitivi possono riservare sorprese - Nixon indisturbato raccoglie quasi tutti i voti repubblicani - Campagna elettorale con i «computers» e i telefoni ì (Dal nostro ccrrispcndente) New York, 14 marzo. I risultati iniziali delle « primarie » in Florida sembrano confermare i pronostici della vigilia: vittoria del presidente Nixon tra i repubblicani, del governatore razzista dell'Alabama Wallace tra i democratici. V'è però una grossa sorpresa. Tra i democratici, figura per ora al secondo posto il senatore Muskie, il vincitore delle « primarie » del New Hampshire, e non, come previsto, l'ex vicepresidente Humphrey, o il senatore militarista Jackson. Naturalmente, è ancora troppo presto per trarre un bilancio delle elezioni (la gente continua ad affluire alle urne) ma le indicazioni sono importanti. Sul successo del presidente Nixon, che ha ignorato completamente la campagna elettorale, mancano dati precisi: si pensa che egli otterrà circa l'80 per cento dei voti degli elettori repubblicani. Ci sono invece i dati del successo di Wallace, limitatamente al cinque per cento dei seggi elettorali democratici. Wallace ha ottenuto ii 32 per cento dei voti contro il 18 per cento del senatore Muskie e il 10 per cento dell'ex vicepresidente Humphrey. Col 95 per cento dei seggi ancora da controllare, qualsiasi cosa è però possibile. Se Wallace è solidamente al comando, Muskie invece è minacciato. I seggi si sono aperti staI mane alle 7 e si chiuderanno | alle 19 (le 1 di stanotte in ' Italia). L'affluenza alle urne i è calcolata sul 60-65 per cenj to, ma dovrebbe aumentare I in serata. Il tempo è buono, e qualcuno dei candidati ha ] tenuto gli ultimi comizi sta: mattina. Gli elettori iscritti |al partito democratico (senI za iscrizione non si può voj tare in Florida) sono 2 miI lioni 133 mila, quelli iscritti I al partito repubblicano 773 mila: gli poco più iscritti di 300 a l d è o o. tutti democratici. Oltre che per un candidato, i cittadini sono chiamati a pronunciarsi sul busing, il trasporto cioè degli alunni bianchi e negri a scuola sullo stesso bus. La maggioranza è rigidamente contraria alla misuja integrazionista.- I computers hanno introdotto un elemento di curiosità nella giornata odierna. Alcuni candidati, infatti, hanno inviato agli elettori un nastro magnetico con un messaggio «personale» preparato dagli elaboratori. Humphrey, in questo il più moderno, si è addirittura servito degli elaboratori per telefonare agli elettori. All'alzarsi della cornetta, il computer è scattato con la registrazione: « Qui Hubert Humphrey. Vorrei un minuto per parlarvi delle "primaI rie". Quest'anno, vi è molto I in gioco... ». Humphrey ha , speso 100 mila dollari a tale i scopo, quasi il doppio di | quanto speso per la televi' sione. Muskie ha usato in1 vece gli elaboratori per l'inI vio di decine di migliaia di | lettere in tutto lo Stato. Per quanto riguarda i rej pubblicani, non v'è dubbio j che le « primarie » della Fioi rida ribadiranno la supremazia del presidente Nixon: il suo unico concorrente, il conservatore Ashbrook, raccoglie solo le simpatie di una sparuta minoranza. Ma per quanto riguarda i democratici, le « primarie », anziché diminuire aumenteranno la confusione. Nel New Hampshire, una settimana fa, la lotta s'era ristretta a Muskie (48 per cento dei voti) e al senatore pacifista McGovem (37 per cento). Adesso, in Florida, oltre ad essi vi sono altri 9 candidati: Wallace, Humphrey, Jackson, il sindaco di New York Lindsay, quello di Los Angeles Yorty, la deputatessa negra Chisholm, Mills, McCarthy e il senatore Hartke. L'azione di disturbo più grave è quella di Wallace. Il governatore razzista dell'Alabama non ha nessuna speranza d'essere accettato dalla leadership democratica. Egli intende tuttavia presentarsi in una dozzina di « primarie » nel « profondo Sud », e ne vincerà almeno la metà. Si prevede che formerà di nuovo, come nel '68, il « partito americano »: nel '68 egli ottenne il 13,5 per cento dei voti contro Nixon e Humphrey, ma oggi la sua posizione è più forte. Egli si oppone al busing e all'integrazione in genere, propugna iriarmo e la riforma fiscaleUn particolare importante è che l'ala progressista dedemocratici non ha saputo concentrarsi su un candidato, come invece ha fatto icentro, con Muskie: McGovem, Lindsay e la Chisholm si stanno praticamente togliendo voti a vicenda. Il penegri sono jmila, quasi | zerà dopo il quarto o quinto I ricolo per essi è grave, per che difficilmente chi si piaz posto in Florida riuscirà a distinguersi nelle primarie successive. Le prossime elezioni si svolgeranno tra sette giorni nell'Illinois e tra 21 nel Winsconsin. Per i primi di aprile, l'orizzonte democratico dovrebbe schiarirsi. e. c. Il governatore Wallace, visto da Levine (Copyright N. Y. Revlew of Books. Opera Mundi c per l'Italia La Stampa) Pcat

Persone citate: Chisholm, Hubert Humphrey, Levine, Mills, Nixon