Abbondante liquidità non ancora utilizzata di Giulio Mazzocchi
Abbondante liquidità non ancora utilizzata Ventimila miliardi all'inizio '72 Abbondante liquidità non ancora utilizzata L'anno s'è iniziato con un forte aumento, rispetto a 12 mesi prima, delle somme che le banche hanno posto a disposizione della clientela - L'andamento nel '71 per i diversi tipi di credito (Nostro servizio particolare) Roma, 13 marzo. L'anno si è aperto con un forte aumento. rispetto a 12 ,m.si prima dellc somme c]le ie banche hanno gia posl() a disposizione della propria clientela, ma che non sono state ancora utilizzate: si' tratta di quasi 20 mila miliardi, contro meno di 13 mila un anno avanti. Le cifre fornite dalla « centrale dei rischi » della Banca d'Italia sono riferite a tutti i crediti d'importo superiore ai 30 milioni, cioè ai crediti offerti alle imprese, di ogni tipo. Tra il 31 dicembre del 1970 e il 31 dicembre 1971, tutta via, si notano andamenti un poco diversi per tipo di credito. Se nella media generale il sistema bancario ha accresciuto del 28,8 per cento la sua « apertura » alla clientela, l'aumento si è limitato al 12 per cento laddove è richiesta una garanzia del cliente, è stato di oltre il 26 per cento per quanto riguarda i prestiti a medio e lungo termine (che sono quelli più direttamente legati agli investimenti) e, addirittura, del 34,8 per cento nel settore « a breve », che è quello che si riferisce alle somme necessarie I per impegni correnti o, al i più, come prefinanziamenti per operazioni agevolate di investimento. Il comportamento della clientela è stato diverso da quello delle banche (che tuttavia hanno agito, almeno in I parte, sulla base delle richie- j ste). La clientela, infatti, ha accresciuto i suoi debiti contro impegni reali in misura discretamente inferiore al possibile; anche i debiti a breve sono aumentati solo in i ragione del 21 per cento; soitanto i debiti a medio e lungo termine (per investimeliti) sono cresciuti in misura percentuale quasi parallèla al crescere dell'apertura di | credito. Anche il tipo di dati fornito dalla Banca d'Italia in questa occasione conferma che v'e un'abbondante disponibilità, in questo momento, di mezzi finanziari. Tuttavia, evidentemente, i tassi d'interesse per i prestiti a breve sono ancora tali da non sol 1 lecitare opportunamente la clientela, la cui esigenza di l'ondo è sempre quella, dati alla mano, di avere crediti per investimento. Che questi fondi possano oggi essere ottenuti non solo in banca ma anche attraverso emissioni sul mercato, che « rastrellino » la liquidità inutilizzata dal sistema, è testimoniato anche dalle cifre odierne. Nel periodo più vicino, tra fine ottobre e fine dicembre dello scorso anno, il sistema i bancario ha accentuato tin | corrispondenza alle riduzioni ; del lasso di sconto ufficiale) j la sua apertura di crediti. Nel lo stesso periodo la loro itti lizzazione s'è elevata rispetto j alla media annua, specialmen- 1 te per i crediti a medio e lun- ij go termine: di fronte a un au | mento di 1201 miliardi di | questa offerta, v'è stato un aumento di 1175 miliardi nel loro utilizzo. E' in atto, quindi, una sia pur lieve accentuazione degli investimenti produttivi. La Banca d'Italia, infine, ha anche fornito, su richiesta dflll'« Agenzia Italia », le indicazioni d'un mutamento del suo operato, nel corso del '71, re- .1 lativo alla creazione di liqui 'dita, che s'intravedeva dai dati pubblicati sabato e domenica. Nel corso del '70, cioè, il finanziamento alla Tesoreria dello Stato avveniva in modo diretto, mentre nel corso del '71 è stato effettuato con emissioni, largamente sottoscritte dal sistema bancario. La Banca d'Italia ha esattamente finanziato, nel '70, il 60 per cento del fabbisogno del Tesoro non coperto da entrate di bilancio, mentre questa percentuale lo scorso anno è scesa al 25 per cento. L'azione congiunta del Te soro e dell'istituto, mentre non ha sottratto fonti (data la larga liquidità) all'intermediazione diretta delle banche con la clientela privata, ha incanalato una parte di¬ screta della liquidità verso gli istituti speciali, i quali operano a fronte di precisi piani d'investimento. Resta valido l'avvertimento di tutte le nostre autorità monetarie: verso fine anno la ripresa economica negli Stati Uniti porterà ad un aumento dei tassi e quindi a un risucchio monetario dall'Europa. Si af- *— — — nevolira, a quel punto, l'offerta di denaro attualmente fatta da tutti i sistemi bancari europei alle clientele nazionali. Investire, in altri termini, diventerà nuovamente più caro. Giulio Mazzocchi
Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Stati Uniti
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