Il Comune vuole risolvere il problema "Tesoriera,,

Il Comune vuole risolvere il problema "Tesoriera,, Il Comune vuole risolvere il problema "Tesoriera,, Una commissione studierà il modo per dare alla città l'uso del parco e della villa I trasporti dell'Atm e le agitazioni Oreal II Comune intende risolvere il problema della Tesoriera. Il piano regolatore entrato in fun- zione nel '59 prevede la destinazione a verde pubblico e ad attrezzature scolastiche di una parte dell'area, mentre destina il resto a verde privato. In seguito alla scarsità di verde riscontrata nella zona, e per soddisfare le richieste della popolazione, l'amministrazione civica come soluzione provvisoria ha già provveduto ad affittare la parte antistante della villa, ad uso parco pub- bileo. Adesso però occorre tro- vare una soluzione definitiva del problema, che consenta di met- tere a disposizione della cittadinanza l'intera proprietà. A tale scopo è, stato deciso di formare una commissione consiliare consultiva, che prenda in esame le diverse possibilità di recupero della Villa Tesoriera ad uso pubblico. Ieri sera il Consiglio comunale ha nominato la commissione, presieduta dal vicesindaco e assessore all'edilizia privata on. Secreto e composta dall'assessore al patrimonio dr. Lucci, dall'assessore all'urbanistica arch. Picco (de), dal dr. Benzi (psdi) e da Ciarli (prii, dall'on. Todros (pei) e dall'ing. Bastianini (pll). Nella discussione Novelli (pei) ha ricordato che il suo gruppo aveva già presentato una proposta di delibera per l'esproprio della Tesoriera e ha dichiarato che comunque I comunisti non accettano compromessi per tale esproprio, richiedendo la pura e semplice applicazione della legge 865, mentre intendono partecipare ai lavori della commissione per quanto concerne gli immobili e gli oggetti. Il sindaco ha risposto che la proposta del pei è generica: « Quanto al verde, il piano regolatore prevede che fosse pubblico per due terzi e privato per l'altro terzo. Un esproprio sarebbe possibile soltanto modificando il piano regolatore, attraverso una lunga pratica. Esistono inoltre delle costruzioni immobiliari, la villa e i prefabbricati dell'Istituto Sociale, più le attrezzature sportive. Il Sociale, in- l dipendentemente dal vari punti | di vista, non si può negare che abbia una tradizione nell'ambito scolastico torinese; i gesuiti intendono trasferirlo altrove, ami il terreno è già pronto, ma l'operazione comporta tempo e spesa, quindi occorreranno trattative. Perciò è necessario uno studio preventivo e globale di tutto il problema, al quale è giusto che partecipino anche le minoranze it. In apertura di seduta era stata discussa un'interrogazione del co. munisti Quagliotti, Ayassot e Giu¬ , u0, sui fatti recentemente acca j duti all'Oreal di Settimo, « coin j volgendo anche mezzi e dlpendcn 1 o; ier a tua ua la a, nli dell'Atm ». L'assessore al Lavoro Fantino ha ricordato come dal 12 gennaio l'azienda avesse tentato il licenziamento di 115 persone, motivandolo con la riorganizzazione interna dovuta alla chiusura di alcuni reparti, mentre è In progetto un altro stabilimento nel Sud. Successivamente 1 dipendenti hanno occupato i locali in assemblea permanente. Della vicenda si sono occupate un po' tutte le autorità, ieri sera era in corso una riunione in Prefettura: « Auguriamoci che la vertenza, sorta in un momento di crisi particolare, trovi uno sbocco positivo evitando l licenziamenti » ha detto Fantino. Quanto all'Atm, fin dal '63 è subentrata alla « Satti » nel servizio per Settimo riservato al dipendenti dell'Oreal fa tariffe speciali, ma senza contributi dell'azienda). Per ragioni tecniche locali, non è mal stato possibile manovrare 1 pullman davanti allo stabilimento, bisognava entrare nell'Interno. Dopo l'occupazione dell'll febbraio la manovra non era più possibile, i pullman dovevano fermarsi all'incrocio delle due strade. Ma il tratto è stato liberato il 7 marzo e adesso 11 servizio ha ripreso il giro normale: (i Un sindacato ha ritenuto questo fatto un appoggio al crumiraggio, gli altri due no. Non bisogna sottovalutare il dramma di duemila persone che combattono per difendere ti loro posto di lavoro — ha osservato l'assessore — ma d'altra parte, trattandosi di un servizio pubblico, credo sarebbe stato difficile per l'Atm agire diversamente n. * * Un passo avanti nella lotta contro l'inquinamento idrico? Qualcosa si sta muovendo In Comune. L'assessore ai lavori pubblici, ing. Montanaro, è preoccupato per la situazione del Sangone, nelle cui acque si scaricano le fognature di una decina di Comuni. Dice: « Anche quelle di Torino, nel tratto da corso Settembrini e corso Traiano in giù fil resto va a finire alla confluenza del Po con la Stura). Se pensiamo che nei periodi di magra il Sangone ha una portata di 0.60 metri cubi al secondo, mentre quella minima del Po è di 12 .metri cubi al secondo, vediamo che il Sangone è una vera fogna all'aperto ». L'unico rimedio è la costruzione di un impianto depurativo. Per studiare 11 problema si sono riuniti recentemente In Comune 1 sindaci e gli assessori di Bruino, Rlvalta, Orbassano e Beinasco, di Grugltasco, Nichelino e Moncalierl. Dice ancora ring. Montanaro: « abbiamo discusso la possibilità dt un collettore unico parallelo al Sangone, che vada a una centrale dt depurazione da costruirsi nella zona delle Voliere, presso Moncalleri, nell'ansa del torrente. La proposta ci ha trovati tutti d'accordo e per realizzarla è stato suggerito un consorzio ». Il sindaco Gattini di Orbassano stava già perfezionando un accordo con quelli di Beinasco, Rlvalta e Bruino per costruire una fognatura comune, con un proprio impianto depurativo. Analoghe trattative erano in corso tra le amministrazioni di Moncalieri e Nichelino. Se anche Torino avesse fatto il suo, per esigenze non più rinviabili, sarebbero stati tre gli impianti sul Sangone: con maggiore spesa e minor efficienza. Con un Impianto unico di depurazione, tutto il torrente sarà bonificato. La spesa sarà di qualche decina di miliardi, ma un'apposita legge prevede un contributo statale pari all'80 per cento della spesa. Ieri sera il Consiglio comunale, su proposta di Montanaro, ha deciso di affidare al prof. Mario Quaglia, all'ing. Lorenzo Enrietto e all'ing. Andrea Chiaves l'incarico per il progetto di massima dell'impianto. Carabinieri — Gli allievi del 26" corso prestano giuramento oggi alla caserma Cernaia. La cerimo nia avrà inizio alle 10,15; sarà deposta una corona d'alloro sul cippo al caduti.