Cadono le speranze di ritrovare ancora viva la maestra di Biella di Piero Minoli

Cadono le speranze di ritrovare ancora viva la maestra di Biella Sconvolta dal suicidio della sua allieva di 12 anni Cadono le speranze di ritrovare ancora viva la maestra di Biella Vane le ricerche nella zona - L'ultima volta l'insegnante era stata vista giovedì della scorsa settimana dopo la tragedia (Dal nostro corrispondente) Biella, 6 marzo. Nell'animo dei parenti di Lidia Julio, l'insegnante biellese di quarantacinque anni, scomparsa da cinque gioirti, la speranza che la maestra sia ancora viva si sta lentamente spegnendo. Il corso del torrente Cervo, nel tratto che costeggia la città, stamane è stato esplorato a palmo a palmo dai vigili del fuoco dì Biella. Successivamente, a Bioglio, carabinieri e volenterosi hanno compiuto un'ampia battuta, soffermandosi in particolare nei pressi della frazione Mornengo, luogo d'origine della maestra. Non è stato trovato alcun indizio. L'ultima traccia di Lidia Julio risale alla tarda mattinata di giovedì scorso: secondo una testimonianza riferita ieri, la maestra era quasi sicuramente in piazza La Marmora, nel centro della città, a poco più di cento metri di distanza dalla scuola elementare da cui era fuggita verso le otto. L'aveva sconvolta la notizia, appresa dai giornali, del suicidio di una sua allieva di dodici armi, Maria Mancuso, alla quale era affezionata. Il giorno prima, la bambina si era gettata da una finestra della propria abitazione, in via Serralunga, a causa dei rimproveri dei genitori per aver « marinato » la scuola. Un cameriere, Ennio Zerbola, ha narrato al cugino dell'insegnante, Ermanno Savio, di quarantadue anni, che da cinque giorni dirige le ricerche senza concedersi riposo, di aver notato la donna verso le nove e di averla rivista alle undici. In quelle due ore, giovedì, la maestra avrebbe continuato a camminare nel piazzale, in su e in giù, con gli occhi gonfi di pianto. Che cosa abbia fatto la maestra Julio dopo di allora, rimane, al momento, un mistero. Le ipotesi possono es¬ sere due. Spinta da un senso di colpa, del tutto ingiustificato, l'insegnante ha voluto materialmente allontanarsi il più possibile dalla scuola, ove in pratica era maturata la tragedia (era stata lei, doverosamente, a segnalare ai genitori l'assenza ingiustificata di Maria), ed è partita per chissà dove; oppure una sproporzionata reazione al tragico fatto l'ha indotta a compiere un gesto disperato. « Ci siamo chiesti molte volte, in questi giorni, per delimitare la zona delle ricerche e renderle più efficaci — dicono i parenti dell'insegnante —, cfte cosa avremmo fatto se fossimo stati al posto di Lidia. E' una domanda assurda, che non può avere risposta. La impossibilità di far qualcosa per lei, se è ancora viva, aumenta la nostra angoscia ». Piero Minoli

Persone citate: Ennio Zerbola, Ermanno Savio, Lidia Julio, Maria Mancuso

Luoghi citati: Biella, Bioglio