Altra attesa in carcere di Guido Guidi

Altra attesa in carcere Altra attesa in carcere (Nostro servizio particolare) Roma, H marzo. Il processo a Pietro Valpreda sarà celebralo a Milano: la corte d'assise di Roma ha riconosciuto di essere incompetente per territorio a giudicare coloro ai quali l'accusa attribuisce la responsabilità degli attentati compiuti il pomeriggio del 12 dicembre 196». I giudici hanno preso questa decisione al termine di una seduta in camera di consiglio durata otto ore. Pietro Valpreda non è riuscito a nascondere il proprio disappunto: infatti, l'ordinanza pronunciata questa sera significa, in pratica, che il processo potrà essere celebralo fra dieci mesi, nella migliore delle ipotesi. E poiché la corte si è limitata a dichiarare la propria incompetenza, anziché annullare contemporaneamente la sentenza istruttoria, Pietro Valpreda, Emilio Borghese. Roberto Gargamelli e Michele Merlino attenderanno in carcere l'inizio del prossimo dibattimento. Il motivo della decisione è in apparenza un argomento squisitamente giuridico; nella sostanza si tratta invece d'una critica sottile alla istruttoria. Perché? Il presidente, Orlando Falco, ha dato una risposi a a questo interrogativo nella sua ordinanza, spiegando che la Corte ti risii gli arti. 477 prima parta. 39 ultima parte. 42 del Codice di Procedura penule, dichiara la propria incompetenza per territorio e dispone la trasmissione alla Corte d'assise di Milano, perché l'episodio contestato al capo B n. 3 con la qualificazione giuridica di detenzione e trasporto illegale di esplosivi e di altri congegni micidiali cosi come e attribuita nel dispositivo della sentenza di rinvio a giudizio va giuridicamente qualificato come delitto di strage ai sensi dell'art. 422 del Codice Penale ed unificalo sotto il vincolo della continuazione agli altri due episodi di strage contestati al capo 2. lettere A e B delle imputazioni di cui al dispositivo della sentenza di rinvio a giudizio ». La terminoloifte giuridica può essete facilmente tradotta se si tiene presente che l'episodio al quale la Corte ha fatto riferimento per dichiararsi non competente a giudicare è duello della bomba trovata alle 16.25, inesplosa, vicino ad un ascensore nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala: essa fu fatta scoppiare da alcuni artificieri alle 19,30, per ordine del procuratore della Repubblica di Milano, dopo essere stata trasportata ;,i un cortile interno. Questo episodio, secondo il giudice istruttore, non doveva essere ritenuto reato di strage, ma soltanto di detenzione e porto illegale di esplosivi. Una premessa necessaria: il magistrato competente a giudicare un reato continuato è quello de: luogo dove la continuazione c'è stata, e cioè del luogo dove è avvenuto l'ultimo fatto. In conseguenza di questo principio, la procura della Repubb'iea di Roma ed il giudice istnittorc si sono riconosciuti competenti a indagare e quindi ad affidare alla Corte d'assise di Roma il processo, considerando che il pomeriggio del 12 dicembre 1969 sono avvenuti soltanto due reati di strage: quello in seguito allo scoppio della bomba a Milano nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in piazza Fontana (sedici morti e ottantotto feriti) e quello provocato dallo scoppio della bomba a Roma, con quattordici feriti. Poiché il momento in cui è stato commesso il reato di strage non coincide con l'esplosione, ma con quello nel quale fu collocato l'ordigno, il giudice istruttore ha stabilito che la bomba a Milano fu depositala dall'attentatore alle 16,10 e a Roma alle 16.IH. Sulla base di questo ragionamento, il giudice istruttore ha ritenuto quindi che fosse competente il magistrato romano a giudicare Valpreda e gli altri imputati. Rimaneva l'episodio della bomba trovata a Milano in Guido Guidi (Continua a pagina 2 in terza colonna)

Persone citate: Emilio Borghese, Michele Merlino, Orlando Falco, Pietro Valpreda, Roberto Gargamelli, Valpreda