Condannati gli industriali per il Polcevera inquinato di Marco Benedetto

Condannati gli industriali per il Polcevera inquinato A tarda sera la sentenza del processo di Genova Condannati gli industriali per il Polcevera inquinato Pene oscillanti da quindici giorni d'arresto con la condizionale e 20 mila lire di multa - La requisitoria in pretura era toccata ad una graziosa procuratrice legale. - I difensori hanno chiamato in causa anche il Comune e la Provincia (Dal nostro corrispondente) Genova, 1 marzo. 11 pretore di Sampierdarena, Roberto Sciacchitano. ha condannato stasera dodici dei tredici industriali genovesi processati per inquinamento. Le pene vanno da un massimo di quindici giorni di arresto, con la condizionale, a ventimila lire di multa. Gli industriali sono stati riconosciuti colpevoli di aver violato la legge sulla pesca del '65. e la legge del 1931 sugli scarichi per aver riversato, senza autorizzazione, nelle acque del torrente Polcevera e dei suoi affluenti Torbella e Sardorena gli scarichi delle rispettive fabbriche che i periti hanno ritenuto dannosi per qualsiasi forma di vita. Il processo aveva avuto inizio ieri mattina. Stasera, pochi minuti prima della mezzanotte, il pretore di Sanipierdarena nel cui territorio si trovano le aziende incriminate ha pronunciato la sentenza: sono stati condannati a 15 giorni di arresto e 50 mila lire di multa ciascuno, col beneficio della condizionale e d'Ella non iscrizione: Luciano Solia, 37 anni, («Solpar»), Ennio Fossi, .39 anni, (« Houghton »), Gianfranco Fila, 47 anni, («Pettinatura Biella»), Armido Dagnino, 57 anni («Dagnino e Marchese »). A 150 mila lire di multa sono stati condannati rispettivamente Leopoldo Lenzi, 52 anni («Soda») e Attilio Oliva, 32 anni (« Colorificio Attiva»); a 75 mila lire di multa Luciano Pitrè, 50 anni (« Industria chimica ligure ») e Giorgio Tassani, 59 anni («Colorificio Tassani»); a 25 mila lire di multa Leonardo Sobrero, 47 anni (« Frugone «fe C. »); a 20 mila lire di multa oiascuno Enrico Rosso, 46 anni (« Savabini »), Manlio Gogioso, 45 anni («Oleificio Gasimi»); Manfredo Broccati, 60 anni (« Broccati «fe Vassallo »). E' stato invece assolto Mario Cipriani, 57 anni, il quale ha dimostrato al processo di non essere il titolare della « Soda » della quale è legale rappresentante il Lenzi. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di tutti gl'imputati, a pene oscillanti fra le cento e le duecento mila lire. Poiché nei processi in pretura la pubblica accusa è sostenuta da avvocati, oggi è toccato ad una graziosa procuratrice legale, Marina Celle, sostenere il ruolo di p. m. L'aw. Celle ha pronunciato la sua requisitoria basandosi sulle perizie chimiche e biologiche compiute nell'autunno scorso sulle acque del torrente Polcevera: « E' chiaro, j da quelle relazioni, che le a-1 ziende dei signori oggi ìmpu- \ tati hanno trasformato il Poicevera e i suoi affluenti. Tor- j bella e Sardorella, in qualcosa di indefinibile, in un liqui- \ do nel quale è impossibile qualunque forma di vita. Lo hanno fatto scaricando nei torrenti ogni genere di sostanze inquinanti, che poi so- j no defluite in mare, compiendo un danno irreparabile ». I difensori, che hanno pre-1 so la parola subito dopo si I sono alternati, per oltre cin-!due ore, con le loro amn- j b"®' - - j. ,, i Ha cominciato l'aw. Ru- bartelli, difensore di Mario | Cipriani . ie Leopoldo Lenzi ;(« S.O.D.A. »): « Le perizie — ha detto — sono state eseguite senza rispetto alcuno per ì diritti della difesa: i legali degli imputati non hanno potuto assistere né ai prelievi, né alle analisi ». Il patrono ha aggiunto: « Ci stupiamo, tra l'altro, del fatto che in questo processo non figuri fra gl'imputati l'amministrazione dell'ospedale " Celesia " di Rivarolo, che scarica nel Polcevera migliaia di litri di liquame al giorno ». Ha concluso dicendo: « Tutti noi siamo sensibili al probLma ecologico che ha portata mondiale Ma dobbiamo anche convincerci che la strada per risolverlo non passa per l'aula di iquesta pretura, ma per quella del Parlamento: solei con leg- gi adeguate si potrà difendere l ambiente ». L avv. Salvarezza ha invece sostenuto che le aziende da lui difese (« Pettinatura Biel- la » e « Sobrero » ) hanno « la rcgolare autorizzazione del Gemo civile a prelevare ac- qua dal torrente e a riscari- carta il « Le acque , iversate nel Polcevera dalla Pettinatu- ra Biella — ha aggiunto il le- gale — non sono incannanti, perche vengono utilizzate so- lo per lavare della lana. Alla " Sobrero ", addirittura, viene risciacquata lana già lavata ». L'avv. Dallorto è il legale di Manfredo Broccati, conti- tolare di un'azienda, la «Broc- cati e Vassallo», dove lavora- no i due soci che danno il nome aì!a ditta e un operaio: «E' un'impresa artigianale, dove vengono lavati fusti di olio d'oliva: talmente piccola da risultare perfino insignificante ». E ha incalzato l'avv. Ardiri, patrono di Armido Dagnino ( « Dagnino e Marchese»): «Ma come è possibile che questi piccoli industriali siano responsabili dell'inqui- namento dell'intero mare? Il mare è un macello ma non è certo colpa del signor Dagnino: lo è piuttosto di industrie ben più grosse e importanti, come Italsider, Garrone, Esso, lo è soprattutto della pubblica amministrazione, che non ha assolto i suoi compiti T-er salvaguardare l'ambiente naturale ». L'aw. Ravazzi ha insistito sullo stesso tema (« Gaslini » « Lavabini »): « Perché — si è chiesto — in quarant'anni la Provincia e il Comune non sono mai intervenuti, permettendo che si arrivasse all'attuale situazione? Perché solo adesso si accorgono degli scarichi, dopo che, sette anni fa, è stata varata ima legge che prevede perfino la reclusione per i responsabili dell'inqui- namento? E' chiaro dunque che' ì veri colpevoli della degradazione dell'ambiente naturale non sono qui, in quest'aula ». Ha concluso l'aw. Failla («Colorificio Attiva»): « Gli errori risalgono all'autorità pubblica; non è giusto per quegli errori, commessi da altri, condannare i titolari di queste dodici aziende ». Marco Benedetto Genova. Uno degli imputati interrogato dal pretore di Sampierdarena (Tel. Nazzaro)

Luoghi citati: Biella, Genova, Rivarolo