In Questura il ragioniere che dice di essere donna di Alberto Rossi

In Questura il ragioniere che dice di essere donna Minaccia di spogliarsi domani in Cassazione In Questura il ragioniere che dice di essere donna Fermato dai vigili in corso Vittorio mostra la patente con la foto di un'avvenente ragazza e le generalità maschili - Multato Disavventura del rag. Alberto Rossi, l'avvenente indossatrice che ha minacciato di spogliarsi, domani, davanti alla corte di cassazione, se i giudici non pronunceranno una sentenza in cui riconoscono il suo cambiamento di sesso. I giornali — Stampa Sera per prima — ne hanno parlato venerdì, annunciando un secondo, clamoroso gesto di Frine. Da cinque anni il rag. Rossi, che abita a Sanremo, attende una correzione del suo stato all'ufficio dell'anagrafe. Ma per ottenerla, è necessaria una sentenza che finora il Tribunale di Genova e la corte d'Appello gli hanno negata. Nel frattempo però l'orientamento della giurisprudenza è mutato e il legale dell'indossatrice, avv. Rodio, ha buone speranze che la Cassazione, domani, accolga la sua istanza e rinvìi nuovamente la causa in Tribunale. Nell'attesa che la Suprema Corte prenda in esame il gra- jve problema che lo riguarda, |il rag. Alberto Rossi e venu- to ieri pomeriggio a fare una gita a Torino, in compagnia di un amico, Annibale Bonomo, 22 anni, ospite di una pensione di via Garibaldi, anche lui ansioso di essere riconosciuto, al più presto, donna. Sulla Fulvia coupé del Rossi, hanno compiuto un azzardato sorpasso in corso Vittorio angolo corso Massimo d'Azeglio. I vigili Cunial e Capra, intimato l'alt, si sono trovati davanti due belle ragazze. Quella al volante, alta e slanciata, capelli color rame sulle spalle, perfetto maquillage; la vicina, bionda e provocante. Le guardie hanno chiesto i documenti, e poi si sono guardati stupiti. Sotto le fotografie femminili, il nome di due maschi: Alberto Rossi e Annibale Bonomo. Non sospettando di avere che fare con due persone dal sesso indefù.Ito, hanno pensato alla falsificazione del documento. Ma il ragioniereindossatrice è intervenuto: « Sono faccende nostre che non vi riguardano. Siamo donne, anche se sulla patente c'è il nome di un uomo ». T vigili si sono stretti nelle spalIe: K n documento non è regoiare seguiteci in Que- stura ». Prima di essere interrogate dagli agenti della Buoncostume, le due « ragazze » hanno telefonato al loro avvocato. Alla sua presenza hanno raccontato, succintamente, la loro storia. Verbalizzate le loro dichiarazioni, sono state rilasciate. Il « travestimento » non è più punito con l'arresto, ma solo con una contravvenzione. All'uscita' dalla Questura, Alberto e Annibale sono fuggiti per evitare i fotografi. E' probabile che dopo la sentenza della Cassazione non avranno più paura dei flash. Il rag. Alberto Rossi: « Sono una donna »

Persone citate: Alberto Rossi, Annibale Bonomo, Capra, Cunial

Luoghi citati: Genova, Sanremo, Torino