Sarnpdoria senza attenuanti contro un Napoli in gran vena

Sarnpdoria senza attenuanti contro un Napoli in gran vena Heriberto ha schierato una "squadra da trasferta,, Sarnpdoria senza attenuanti contro un Napoli in gran vena Più opportunista ed incisiva la squadra di Chiappella - Decisivo l'apporto di Sorniani, Altafini e di Juliano, tornato grande regista - Il blucerchiato Salvi è entrato solo nella ripresa dal nostro inviato Genova, lunedi mattina. Sarnpdoria k. o.: due gol e due pali a portiere battuto per il Napoli, una sola rete per i blucerchiati, e per di più a tempo quasi scaduto, quando ormai la partita era Irrimediabilmente persa. Una sconfitta senza attenuanti: Chiappella ha vinto il duello con Heriberto perché dispone di una squadra più forte, più opportunista; di una squadra che sa ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. La Samp attaccava con manovre lunghe ed elaborate che non approdavano a nulla; il Napoli giocava in profondità, con tre o quattro passaggi arrivava in zona gol. Contro una squadra cosi incisiva, i blucerchiati'^- specie nel secondo tempo — hanno fatto la figura degli allievi di fronte al maestri. Heriberto, che non ama il rischio, aveva predisposto una tat- tica prudenziale, da partita in trasferta: all'ala destra aveva schierato Casone, che doveva marcare Improta, ed aveva lasciato Salvi in panchina. Non si trattava di prudenza eccessiva: perché la Samp — come si è visto chiaramente nella ripresa, quando è entrato Salvi — non ha forza d'urto; se attacca in massa finisce inevitabilmente con lo scoprirsi e fare il gioco degli avversari. Heriberto pensava che andare all'arrembaggio sarebbe stata una follia, contro dei marpioni come Altarini e Sormani. E non aveva tutti i torti. Se il Napoli avesse giocato per lo 0 a 0, i piani di Heriberto avrebbero funzionato in pieno. Ma la squadra di Chiappella è scesa in campo per i due punti, lo si è visto subito: si difendeva con ordine, poi partiva in contropiede con tre o quattro uomini, ad un ritmo vertiginoso. Altafini in più di un'occasione ha addirittura battuto sullo scatto Santin, che pure ha otto anni meno di lui; Sormani ha fatto ammattire Sabatini, Improta ha costretto Casone a inseguirlo per tutto il campo. Nella fascia centrale, poi, Boni non è mai riu- scito a fermare Juliano, che è risultato il vero « cervello » della squadra. La Samp si è accorta subito del pericolo ed ha cercato di non sbilanciarsi in avanti, di tappare tutti i buchi. Suarez, sempre lucido ed efficace, ma troppo solo, stazionava quasi costantemente nella propria area, a volte agiva addirittura da battitore libero, quando Lippi si faceva tagliare fuori; Lodetti giocava leggermente più avanzato, ma Pogliana non | lo mollava un attimo; Fotta cer- I cava di dribblare tutti, ma se non finiva a terra per conto suo perdeva il pallone prima di tro varsi in posizione di tiro. E Cristin, anche se riusciva qualche volta a liberarsi di Panzanato, aspettava passaggi che non arrivavano mai. Un quadro desolante. Logico che Zoff si annoiasse, e che invece Battara fosse impegnato in un duro lavoro. Dopo soli sei minuti Juliano raccoglie un cross di Improta dalla destra e, con una bella rovesciata, colpisce in pieno la traversa; al quarto d'ora Sormani tira due volte: prima di testa, poi riconquista la palla e calcia di destro da pochi passi; Battara è fuori causa, ma Sabatini riesce a respingere proprio sulla linea. Due grosse occasioni da gol, per il Napoli. Alla Samp, invece, le briciole: un rinvio di Zurlinl (non difficile) ad un metro dalla porta, al 5', due tiri di Cristin nel finale: uno alto, l'altro parato. 0 a 0, comunque, alla fine del primo tempo, anche se con qualche brivido per la Samp. I blucerchiati però crollano nella ripresa, quasi subito. Al 9' n Napoli è già in vantaggio: Negrisolo commette fallo su Manservisi poco fuori area, sulla destra: Sormani batte il calcio di punizione, è un tiro basso e teso, Manservisi allunga la gamba e al volo devia il pallone in rete. Passano tre minuti e la Samp à in ginocchio: Altafini batte sullo scatto Santin e serve Improta, solo al centro dell'area: Battara e a e esce alla disperata, ma Improta lo scarta, rincorre la palla e la devia nella rete sguarnita. Ormai la partita e segnata, le tattiche prudenziali non servono più. Heriberto, a questo punto, gioca l'unica carta che gli rimane, fa entrare Salvi e toglie Casone. La Samp non sa andare all'arrembaggio, ma ora non può fare altro che tentare 11 tutto pei j tutto, anche se c'è il rischio di I fare il gioco del Napoli. Con Salvi i blucerchiatl si gettano avanti a testa bassa: ma hanno le idee confuse, attaccano senza convinzione, sono imprecisi. E le marcature vanno a farsi benedire. Così è il Napoli che, quasi senza sforzo, arriva nell'area dei blucerchiatl, approfittando di enormi spazi vuoti. Al 20', ad esempio, Altafini passa a Sormani, che al volo « pesca n Perego completamente smarcato davanti a Batterà: il pallone picchia contro il palo e torna in campo. Due minuti dopo Lodetti per fermare Perego non trova altro mezzo che sgambettarlo in piena area, ma Carminati non infierisce contro la Samp. Al 28' Altafini, lanciato a rete, manda il pallone sopra la traversa. I blucerchiatl attaccano, ma sono disordinati, e Zoff è sempre inoperoso: la Samp sembra un pugile che colpisce l'aria, anziché l'avversario. Ad un minuto dalla fine, quando già molti tifosi hanno lasciato lo stadio indispettiti, il gol arriva: Salvi passa a Negrisolo, che si districa bene in mezzo ad una selva di gambe e, dall'altezza del dischetto, segna con un tiro angolato. Ma è un gol amaro, che ormai non serve più a nulla. Maurizio Caravella Sarnpdoria 1 Napoli 2 SAMPDORIA: Batterà 6; Santin 5, Sabatini 6; Boni 5, Negrisolo 6, Lippl 5; Casone 5 (dal 57' Salvi 6), Lodettl 6, Cristin 6, Suarez 7, Fotla 5. 12" Pellizzaro. NAPOLI: Zoff 6; Ripari 6, Pogliana 7; Zurlinl 6, Panzanato 6, Perego 7; Sormani 7, Juliano 7, Manservisi 6, Altafini 7, Improta 7. 12" Trevisani 13' Montefusco. Arbitro: Carminati 7. Reti: Manservisi al 54', Impiota al 57', Negrisolo all'89'. Lo Bello domenica alla trerftm.tes«ma Se domenica prossima, come sembra, arbitrerà 11 big-match del campionato fra Juventus e Milan, Concetto Lo Bello festeggerà la sua 300* presenza in Serie A, un record per le « giacche nere ». Ieri a Catanzaro, l'arbitro siracusano ha totalizzato la 299* presenza. Queste le presenze di Lo Bello in Serie A: 1933-54 1; 1954-55 9; 1955-56 17; 1956-57 18; 1957-58 17; 1958-59 19; 1959-60 19; 1960-61 16; 1961-62 17; 1962-63 19; 1963-64 20; 1964-65 19; 1965-66 16; 1966-67 19; 1967-68 16: 1968-69 17; 1969-70 12; 1970-71 18; 1971-72 10. Totale 299. j I Due personaggi ieri a Marassi. Lo spagnolo Suarez, che ha festeggiato la sua 300' partita nel campionato italiano, e il portiere Zoff, che ha eguagliato il record delle presenze consecutive appartenente ad un « collega » degli Anni 30, il bolognese Gianni. Suarez ha esordito in Italia nel 1961 (Inter-Atalanta 6-0); Zoff gioca ininterrottamente in Serie A da 172 partite, dapprima nel Mantova e poi nel Napoli

Luoghi citati: Catanzaro, Genova, Italia, Napoli, Perego