Rapinata e spinta nel burrone la donna è morta assiderata

Rapinata e spinta nel burrone la donna è morta assiderata Il misterioso "giallo,, sulle colline di Bologna Rapinata e spinta nel burrone la donna è morta assiderata L'uomo che era con la vittima si è fatto consegnare gioielli e borsetta, poi l'ha scaraventata dall'auto - Nessuno, però, ha visto la vettura dal corrispondente Bologna, lunedì mattina. Paola Tommasini, la donna trovata morta per assideramento sulle colline di Bologna, è stata scaraventata nel burrone da un uomo che l'avrebbe rapinata della borsetta, dell'orologio e della catenina. Lo hanno stabilito gli inquirenti, che cercano di giungere alla soluzione del « giallo ». In subordine, la polizia non esclude che la giovane possa essere stata depredata da uno « sciacallo », che l'avrebbe notata priva di sensi nel burrone. La polizìa si trova di fronte ad un caso sconcertante. Paola Tommasini salì su una auto, una «124» o una «125», accettando l'invito di un uomo. Costui avrebbe deciso di impossessarsi degli oggetti dì valore che la donna portava e della borsetta. Si diresse allora in via Sabbiuno (doveva essere pratico della zona). Qui, al buio, dopo un colloquio intimo, l'avrebbe minacciata (forse con un rivoltella) facendosi consegnare orologio, catenina e borsetta. Poi l'avrebbe costretta a scendere, obbligandola a seguirlo sul ciglio del burrone. Una spinta e la disgraziata rotolava per la china. La paura le avrebbe fatto perdere i senti. Il freddo, la neve furono determinanti. Paola Tommasini è morta, infatti, per assideramento. E' strano che nessuna delle passeggiatrici che si trovavano in piazza del Baraccano la sera del nove gennaio abbia rilevato (come è loro costume) il numero di targa della misteriosa auto. Perché è difficile che una donna ac- 1 celti di salire su una vettura senza che le colleghe o chi la protegge, non prendano il numero di targa, \ Finora, però, non si è fai j to vivo alcuno per collabo ! rare con la polizia e fornire '. elementi atti a facilitare la ! inchiesta. A meno che tutti vogliano, per misteriose ragioni, tacere: la paura o la omertà possono indurre al silenzio. * Il marito della vittima, il ventiquattrenne Angelo Capotti, uscito dalle carceri di San Giovanni in Monte, dove ha scontato una condanna di otto mesi, vuole identificare l'uomo che si accompagnò j con Paola. Il Capotti, pur es sendo separato dalla Tomma sini, aveva mantenuto con lei ! cordiali rapporti. Il marito i seppe della scomparsa della moglie mentre era in galera. segnare (sempre secondo le indagini della Questura) 15 milioni di lire in tre volte. Per convincere la donna a versare il denaro, Lamorgese si sarebbe qualificato come funzionario di una importante compagnia di assicurazione, vantando, nel contempo, conoscenze con alte autorità. La donna, ocnsegnata la ter¬ za quota, si è presentata agli uffici della compagnia assicuratrice chiedendo informazioni sul Lamorgese. Giovanna Ferro ha così scoperto che il presunto titolare delle «Biblioteche circolari romane » altro non era che un ex dipendente della compagnia stessa, licenziato per aver truffato l'istituto.

Persone citate: Giovanna Ferro, Lamorgese, Paola Tommasini

Luoghi citati: Bologna