Inchiesta per la valanga che ha ucciso sette alpini

Inchiesta per la valanga che ha ucciso sette alpini Esistono responsabilità del comando? Inchiesta per la valanga che ha ucciso sette alpini Da tempo nella zona c'era pericolo di slavine - Gli ufficiali dicono che la sciagura non era prevedibile - Inutili le ricerche del soldato travolto sui monti del Friuli dal corrispondente Bolzano, lunedi mattina. La morte di sette alpini nell'alta vai Venosta, presso il contine italoelvetico e a poca distanza da quello austriaco, ha suscitato vivissima impressione in tutto il Paese. Sono sorti molti interrogativi j sul perché di questa disgrazia che ha falciato tante vite umane e la procura della Repubblica di Bolzano ha deciso di aprire un'inchiesta giudiziaria, che è stata affidata al sostituto procuratore dott. Corniola. Ieri mattina il magistrato si è recato sul posto insieme con una guida alpina e un ufficiale dei carabinieri per accertare SS esistono responsabilità ad alto livello tra gli ufficiali del IV Corpo d'Armata che hanno programmato le esercitazioni invernali, oppure a livello esecutivo. Le ragioni degli accertamenti della magistratura sono dovute al fatto che notoriamente in provincia di Bolzano, in questi ultimi giorni, a causa del disgelo, era stato segnalato dal Cai, dalla Alpenverein Ila consorella associazione alpinistica di lingua tedesca) e dagli esperti della montagna, che era sconsigìiabile intraprendere escursioni sui monti. Gli ufficiali del IV Corpo d'Armata dicono che le esercitazioni si devono fare non soltanto quando c'è il bel tempo, e che si tratta d'una sciagura dovuta all'imponderabile. I valligiani invece sostengono che con le condizioni avverse della temperatura i militari non dovevano intraprendere la murcia di trasferimento in alta montagna. Ora il dott. Corniola, con la competenza che gli deriva anche dal suo stato di servizio militare, dovrà stabilire esattamente quanto è accaduto e se è stata effettivamente un'imprudenza mandare gli alpini con il compito di scavalcare la forcella di Slincia. Si ricorda che a Braies, il 7 marzo di due anni or sono, morirono altri sette alpini della « Tridentina » in un'analoga esercitazione invernale, ma l'inchiesta allora aperta non si è ancora conclusa a causa delle perizie e delle controperizie quanto mai difficili che si sono dovute compiere. Sono in corso anche accerEnzo Pizzi (Continua in 2 pagina)

Persone citate: Corniola, Pizzi

Luoghi citati: Bolzano, Braies, Friuli