Il processo a un tupamaro fa tremare tutta Dusseldorf

Il processo a un tupamaro fa tremare tutta Dusseldorf La banda di terroristi non esita a sparare Il processo a un tupamaro fa tremare tutta Dusseldorf Domani compare in giudizio il meccanico Karl Heinz Ruhland, che ha confessato dal corrispondente Bonn, lunedì mattina. La paura che si ha in Germania della banda di « lupamaros » capeggiata dagli ex giornalisti Andreas Baader e Ulrike Meinhof è diventata psicosi. Essa è passata dalla popolazione agli ambienti della polizia e a quelli della giustizia. Forse per il fatto che gli estremisti di sinistra non esitano a sparare quando si sentono in pericolo, come attestano una decina di scontri a fuoco negli ultimi otto mesi, con quattro morti (due poliziotti e due studenti) e una decina di feriti. Domani, martedì, nel Palazzo di Giustizia di Duesseldorf si aprirà il processo contro uno degli affiliati alla banda, il meccanico Karl-Heinz Ruhland, di 26 anni, arrestato nel dicembre del 1970 durante ima retata in Renania, poche ore prima che insieme con Andreas Baader, Ulrike Meinhof e altri otto complici, attaccasse a mano armata 4 banche nel bacino della Ruhr. Il Ruhland, che ha confessato, viene considerato come un « traditore » dagli altri membri della banda ancora in libertà, e le autorità giudiziarie e di polizia hanno motivo di temere che possa venire assassinato durante il processo o peilomeno minacciato in modo tale da ritrattare tutto ciò che ha confessato. I più intimoriti sono gli avvocati di Duesseldorf. In una mozione firmata da 60 di loro, essi chiedono che e'--a 250 processi civili e pena ;n programma per questa settimana a Duesseldorf vengano rinviati, perché « non potrebbero svolgersi in condizioni normali ». Il Palazzo di Giustizia di Duesseldorf è stato trasformato in una fortezza. Già da tre giorni è stato circondato da cavalli di frisia e a partire da stamane tutte le persone che vogliono entrarvi vengono sottoposte a visite corporali. Dietro ai cavalli di frisia è stato eretto un secondo sbarramento, dotato di una macchina per daggi «X», dinanzi alla quale dovranno passare tutti coloro che intendono entrare nel palazzo, dopo che saranno stati perquisiti. « Entreranno tanti scheletri », è stato il commento di un avvocato. Il processo contro il giovane Ruhland comincerà tuttavia regolarmente e la ma- gistratura non intende annullare gli altri processi. « Abbiamo preso tutte le misure possibili — ha assicurato il portavoce della magistratura, Klaus Wagner —. Ruhland sarà al sicuro dietro una vetrata a prova di proiettile, come Adolf Eichmann a Gerusalemme. Sfido chiunque a minacciarlo o a tentare di liberarlo ». La banda Baader - Meinhof tuttavia potrebbe tentare il colpo, se si deve credere alle rivelazioni del quotidiano «Bild Zeitung». Scrive il giornale (e la polizia non smentisce) che la banda, la quale si è garantita riserve di un paio di milioni di marchi (oltre 300 milioni di lire) mediante una quindicina di assalti armati a banche, dispone dmi un'attrezzatura tecnica che farebbe invidia a James Bond. I « tupamaros » sarebbero in grado di lanciare appelli radio sulle onde ultracorte accendere bombe a distanza sulle vie dell'etere, intercettare e disturbare le comunicazioni radio della polizia. Della banda farebbe parte da poco tempo uno specialista di elettronica il quale avrebbe procurato una serie di apparecchiature modernissime, tra cui stazioni radio che permettono di trasmettere perfino sulle lunghezze d'onda di 2 e di 4 metri. L'anno scorso, per liberare uno dei loro soci, l'avv. Horst Mahler, i « tupamaros » organizzarono un'impresa colossale, costruendo in un'officina artigiana un elicottero biposto che avrebbe dovuto scendere nel cortile del carcere durante l'ora della passeggiata e levarsi in volo mentre tutta la banda al completo avrebbe dovuto distogliere l'attenzione dando l'assalto all'edificio dall'esterno. Furono traditi da un complice che fece una « soffiata » alla polizia. Ora è tornata la paura, e la si incontra ogni giorno, per le strade di tutta la Germania. Ogni due o tre giorni la polizia organizza in tutto il Paese colossali blocchi stradali con agenti armati di « maschinenpistole », mentre in cielo gli elicotteri sorvegliano il traffico t. s. Andreas Baader

Luoghi citati: Bonn, Germania, Gerusalemme, Renania