Leone al rito funebre per i 46 "paras,, morti

Leone al rito funebre per i 46 "paras,, morti La cerimonia a tre mesi dalla sciagura aerea della Meloria Leone al rito funebre per i 46 "paras,, morti Il presidente della Repubblica è giunto ieri mattina in forma privata a Livorno - Nella cattedrale ha espresso il suo cordoglio ai familiari dei Caduti (46 della Folgore e 6 della Rai) - E' stala la prima visita fuori Roma dal giorno della sua elezione nostro servizio Livorno, lunedì mattina. Nel secondo trigesimo della sciagura aerea della Meloria (Livorno), in cui morirono 52 tra paracadutisti italiani e aviatori britannici, il presidente della Repubblica, Giovanni Leone, ha assistito ad un solenne rito funebre svoltosi stamani nella cattedrale di Livorno. Giovanni Leone con la sua presenza ha voluto dare una prova di solidarietà umana e rendere un estremo omaggio ai giovani paracadutisti della « Folgore » e agli aviatori britannici caduti. Il capo dello Stato è giunto a Livorno unicamente per partecipare a questa cerimonia funebre e per esprimere ai familiari dei militari caduti il profondo dolore della nazione intera e ' suo personale per il lutto che cosi dolorosamente ha colpito tante famiglie in ciò che avevano di più caro, il figlio, il fratello, il marito. E' stata la prima visita, al di fuori di Roma, del presidente della Repubblica dal giorno della sua elezione. Una visita svoltasi in forma privata, senza il previsto cerimoniale, senza lo schieramento delle truppe, senza ù l o fanfare e squilli di tromba. Una presenza dedicata a rappresentare la nazione in questo secondo triste trigesimo, al quale, come sempre, ha partecipato commossa la gente di Livorno. Giovanni Leone era accompagnato al suo arrivo dal ministro della Difesa, on. Mario Tanassi, dal consigliere militare gen. Bucchi e da pochi alti funzionari della presidenza. L'auto sulla quale il presidente è giunto a Livorno, proveniente dalla tenuta presidenziale di San Rossore, era scortata da corazzieri motociclisti. Dinanzi alla chiesa, il capo dello Stato è stato accolto dall'ex presidente della Repubblica sen. Giovanni Gronchi, dall'ambasciatore di Gran Bretagna sir Patrick Hancok, dal vescovo di Livorno ' mons. Alberto Abiondi, dal sen. Togni in rappresentanza del Senato, dall'on. Lucifredi in rappresentanza della Camera. Nella cattedrale, un grande paracadute sovrastava la navata centrale, nel mezzo della quale era un catafalco, ricoperto dalle bandiere britannica e italiana, su cui erano i baschi dei paracadutisti italiani ed i berretti dei sei aviatori della Raf, precipitati al largo di Livorno con l'« Hercules » C 130 all'alba del 9 novembre dello scorso anno. A fianco del catafalco, circondato da garofani bianchi e rossi, una corona di alloro del capo dello Stato e due corazzieri in alta uniforme. Lungo le pareti della chiesa numerose corone, mentre ai fianchi dell'altare prestavano servizio d'onore un reparto della « Folgore » con bandiera e un reparto di formazione del presidio di Livorno. Il capo dello Stato, entrato nella cattedrale, ha sostato dinanzi al catafalco ed ha quindi preso posto sul primo banco della fila di sinistra della chiesa. Sull'altro lato erano i familiari dei Caduti, circa trecento, con in prima fila i parenti stretti dei Ca duti inglesi, tra cui la moglie del capitano G. C. Harrison. comandante dell'« Hercules » C 130, che aveva in braccio la figlioletta di cinque mesi. Poco più indietro un'altra bambina, Daniela, figlia del sergente maggiore Celozzi, uno dei Caduti paracadutisti. Particolare momento di commozione generale si è avuto quando, al termine del rito religioso, una tromba, nascosta in una navata late rale, ha suonato il silenzio. Subito dopo, il presidente della Repubblica ha sostato nuovamente davanti al cata falco e si è quindi diretto verso i familiari dei Caduti, per ciascuno dei quali ha avuto parole di conforto, esprimendo nel contempo la sua più viva partecipazione al dolore che li ha colpiti. Dopo aver ricevuto sul sa a ! grat0 della cattedrale il salu-110 delle autorità presenti. - | Giovanni Leone è risalito sulà i i'aut0 presidenziale, sempre ò- ì scortato da corazzieri moto- ciclisti, per ritornare a San Rossore. r. s. II presidente Leone accarezza la figlia del sergente maggiore Celozzi (Telefoto)