"Polizia più forte giudici più severi" di Guido Guidi

"Polizia più forte giudici più severi" Per combattere l'aumento della criminalità "Polizia più forte giudici più severi" Queste le misure indicate dal procuratore generale della Cassazione - La sua relazione pare destinata a suscitare consensi ma anche vivaci polemiche - I magistrati di sinistra, accusati di fare della politica, risponderanno a Guarnera nelle « controinaugurazioni » dell'anno giudiziario nostro servizio Roma, lunedì mattina. La criminalità alimonia in modo allarmante. Le cifre indicate sabato dal procuratore generale della Cassazione nel suo intervento, con il quale in pratica si è inaugurato l'anno giudiziario, sono di per sé fin troppo eloquenti: i reati in genere, che nel 1969 furono complessivamente 871 mila 651, sono diventati, nel periodo 1 luglio 1970-30 giugno 1971, 993 mila 604, con un aumento che, in due anni, supera il 13 per cento. Ma ancora più impressionante è l'esame di al¬ cune situazioni nel dettaglio: quella relativa ai furti e quella relativa agli omicidi. I ladri, nell'arco di dodici mesi, hanno compiuto 456 mila 248 imprese: come dire che in Italia avvengono 1250 furti al giorno, circa 52 furti ogni ora (e bisogna tener conto che non tutti i furti vengono denunciati). Gli omicidi, che nel 1969 furono soltanto 738 tla cifra fu giustamente ritenuta lusinghiera dagli esperti) sono saliti in due anni a 1131 con un incremento superiore ài 30 per cento. Sono aumentati anche le rapine, le estorsioni e i sequestri di persona che, diminuiti rispetto al 1969 (allora furono 3677), fra il luglio 1970 e il giugno 1971 hanno registrato un balzo in avanti di quasi il 26 per cento, arrivando a 3482. Che fare di fronte a questa situazione definita dal j di febbraio. procuratore generale della Cassazione « preoccupante a tale segno da tenere in allarme larghi strati della popolazione ed in modo particolare i ceti commerciali, le aziende bancarie, i pubblici istituti, i trasportatori dì denaro e di valori »? Ugo Guarnera ha escluso che fare ricorso a mezzi eccezionali (e il riferimento ad un eventuale ripristino della pena di móVte, come taluno auspica è stato evidente) possa costituire un rimedio efficace. Secondo l'illustre magistrato è sufficiente applicare la legge, essere severi nelle pene, rinunciare alle amnistie, potenziare la polizia. Il discorso del procuratore generale della Cassazione sembra destinato a suscitare consensi, ma anche vivaci polemiche. Un argomento che presumibilmente darà origine a numerose critiche è proprio quello delle iniziative da restituire alla polizia. Dopo le ultime parziali riforme, alla polizia non è consentito procedere all'interrogatorio di coloro che vengono fermati, neppure se sorpresi in flagrante. Il p. g. si è fatto eco delle lagnanze dei funzionari di polizia, il cui compito si limita a procedere agli arresti perché gli interrogatori sono ormai diventati un compito esclusivo del magistrato. Questo — sostengono taluni — comporta delle improvvise battute d'arresto nell'attesa che arrivi il pretore o il sostituto procuratore della Repubblica, con conseguenze — aggiungono gli esperti — quasi sempre negative perché non si riesce a sfruttare il momento psicologico favorevole per sapere dall'arrestato indicazioni utili per il completamento della inchiesta. Restituire questo potere di iniziativa alla polizia, secondo il p. g. potrebbe essere opportuno « una volta — ha aggiunto a commento di questa sua proposta — che si è stabilita la necessità dell'assistenza del difensore agli interrogatori ». Le maggiori critiche, però, sembrano riservate al discorso del p. g. nella parte che si riferisce alla opportunità di vietare ai magistrati di essere iscritti ad un partito e di svolgere attività politiche. I giudici che aderiscono alla corrente di estrema sinistra nella Associazione nazionale magistrati, al termine di una riunione svoltasi ieri a Bologna hanno preannunciato un vivace ordine del giorno nel quale polemizzano con Ugo Guarnera, riservandosi di rispondere alle sue affermazioni nelle cosiddette «controinaugurazioni » dell'anno giudiziario che saranno tenute nelle varie città fra sabato 15 e martedì 25 gennaio e in una grande manifestazione indetta a Torino nel mese 1 Guido Guidi

Persone citate: Guarnera, Ugo Guarnera

Luoghi citati: Bologna, Italia, Roma, Torino