Insegue e uccide a coltellate il guardone che lo spiava sull'auto con la fidanzata

Insegue e uccide a coltellate il guardone che lo spiava sull'auto con la fidanzata L'omicidio di notte nelle campagne intorno a Treviglio Insegue e uccide a coltellate il guardone che lo spiava sull'auto con la fidanzata La vittima è un muratore di 32 anni sposato e padre d'una bimba - L'assassino, 23 anni, è stato arrestato ma è ancora in attesa d'imputazione - Visto l'uomo che l'osservava dal finestrino della vettura, l'ha rincorso per i campi fradici di pioggia e abbattuto con una pugnalata al ventre (Dal nostro corrispondente) Treviglio. 28 febbraio. Un muratore, padre di famiglia, sorpreso a spiare due fidanzati appartatisi su un'auto in aperta campagna è stato raggiunto dal fidanzato al termine di un lungo inseguimento nella notte, nella campagna inzuppata d'acqua, ed è stato colpito con una coltellata al basso ventre: è morto all'istante. Il tragico episodio è avvenuto questa notte nelle campagne di Suisio, un paese nela zona di Treviglio. La vitima è il trentaduenne Giuseppe Bonasio, sposato e padre di una bambina di 5 anmi abitante a Chignola d'Iso a; l'uccisore, che sostiene di aver agito per legittima difesa, e nega comunque di aver avuto intenzione di ammazzare, è il ventitreenne Giampietro Pirola, abitante a Suisio, un ragazzo descritto come particolarmente vivace e rascibile. Il Pirola è stato dichiarato n arresto e trasferito al carcere in attesa di una precisa mputazione a suo carico che per ora, è di omicidio: non si sa se gli verrà contestata 'accusa di omicidio volontàri0 oopure quella di omicidio preterintenzionale La vittima è descritta come un operaio piuttosto tranquilo: grande lavoratore, si era costruito da sè la sua villetta nella quale abitava con la famiglia e la figlia Simonetta di cinque anni; tre anni fa, n seguito ad un grave incidente di moto, si era procurato ferite alla testa; da allora non si era più rimesso completamente. Era quello che si dice un tipo un po' strano, portato forse a certe manie, compresa quella del'occhieggiare le coppie dei fidanzati appartati in campagna. L'identificazione del Bonasio è stata lunga e laboriosa: soltanto alie 11 di questa mattina, praticamente a 11 ore dall'omicido, è avvenuto il riconoscimento, nell'obitorio di Suisio. La famiglia della vittima era molto preoccupata per l'assenza del congiunto uscito di casa ieri sera alle I 22,30, dopo aver detto alla | moglie che sarebbe andato a ' fare un giro in paese. La mo- ! glie si era coricata e solo questa mattina, risvegliandosi, si era accorta della mancanza del marito a letto. Ave- edludicadva dato l'allarme ed erano co-1 "minciate le ricerche, conclu-1 ^sesi con la pietosa identificazione della salma nella sala mortuaria di Suisio Ma ecco i fatti nella versione del Pirola, sostenuta anche dalla deposizione della sua fidanzata, una ragazza di ventanni, anch'ella operaia di Suisio. I due fidanzati si itophvooh I | ' ! - erano appartati sulla «500» , edel Pirola verso le 23.30, nel-1 le campagne di Suisio, in [ muna zona dove dichiarato lo stesso Pirola ieri sera prima del delitto c'erano altre otto auto con altrettante coppiette. I due stavano conversando quando, d'un tratto, la -1 "gazza ha gridat0:,. «Gtom-1 ^etro, -a!'0'"da c!u c e dle,r0 come ha ! p1a a a i a i ii lunotto posteriore dell'auto, guarda quel tizio come ci osserva, che cosa vorrà? Ho paura, ho paura...». Il Pirola ha guardato ed ha notato il viso di un uomo intento ad osservare con attenzione gli occupanti dell'auto. Allora ha acceso la pila che portava con sé, lanciando il fascio I di luce in direzione del voi-1 i to dello sconosciuto; poi, da | sotto il tappetino della mac- j china, ha tolto un coltello ti- j po pugnale da cacciatore che j porta con sé perché, come « ' ha dichiarato, teme che qual j che malintenzionato possa assalirlo. Armatosi del colj tello e rassicurata la giovane j umica, il Pirola ha rincorso il «guardone» che, vistosi scoperto, ha abbandonato il i nascondiglio dietro un cespu- glio e si è dato alla fuga nelle campagne. L'inseguimento è stato lun1 go, finché il Pirola ha raggiunto lo sconosciuto e gli ha , gridato: «Chi sei. che cosa | vuoi, perché stavi a spiar; ci?». A questo punto pare, | secondo la versione dell'uccisore, che lo sconosciuto, cioè ! il Bonasio, si sia voltato di i scatto e gli abbia sferrato I un pugno al naso: i lividi at- lestano che il pugno è stato | effettivamente dato con forza, II Pirola, temendo che l'uomo che gli stava di fronte potesse avere la meglio su | 111111 ] 111111111111111111111111111111111111 (.. ( i [ 1111 ! i L di di lui, gli ha gridato: «Guarda che sono armato del coltello, non fare sciocchezze». E in quel momento gli è an- 1111m m11 11111:11 m 1111111 [ 11111111 1111111 che partito il colpo con icoltello, un colpo dal basso verso l'alto, al ventre, e iBonasio è barcollato e stramazzato a terra morto, senza un solo grido. Il Pirola aveva cercato dportare i primi soccorsi all'avversario e, avendo constatato che era deceduto, ha raggiunto di corsa l'auto, dove aveva lasciato la fidanzata, e con lei si è costituito alla caserma dei carabinieri dCapriate d'Adda. r. p -f Il il bd Bergamo. Giampietro Pirola e la fidanzata, Elsa Manzini (Telefoto Mauri) | Giuseppe Bonasio

Luoghi citati: Bergamo, Suisio, Treviglio